Cantina Anastasia nell’isola di  Rodi

Cantina Anastasia nell’isola di Rodi

“Il vino è poesia imbottiglata”

Robert Louis Stevenson

Cantina Anastasia : l’isola di Rodi in un calice!

Sicuramente la mia visita alla Cantina Anastasia nell’isola di Rodi  ( +30 6973 42 3768 , la perla più grande dell’arcieplago del  Dodecaneso in Grecia, è stata un’esperienza divina e indimenticabile  Ancora una volta il vino mi ha portato a scoprire non solo una terra nuova e affascinante ,  manche il  suo lato più autentico e vero: quello dell’entroterra.

Travolta e stanca  dalla frenesia del divertimento estivo durante il  mio giro dell’isola di Rodi in 1 settimana , avevo deciso di ritagliarmi un po’ di tranquillità. Così mi sono spostata dalla caotica capitale  di Rodi città a nord verso l’interno a ovest.  Sono stata precisamente  a Embonas. Questo  oltre a essere un delizioso borgo  di montagna, è anche la zona più vocata alla viticoltura del paese. La presenza di antiche anfore  rodiesi ritrovate in tutto il Mediterraneo attesta  che  il  vino qui si faceva sin  dal  VII secolo a.C. . Senza scordare poi che durante il periodo ottomano l’isola di Rodi mantenne un ruolo centrale nel commercio dell’uva Malvasia praticamente ovunque fuori dai propri confini  .

A rendere la mia permanenza ancora più  speciale nell’isola greca   è stata l’accoglienza calorosa di Jason Zafeirakopoulos  , manager della Cantina Anastasia  . Il giovanissimo winemaker mi ha mostrato e fatto provare  il meglio della tradizione enogastronomica dell’isola di Rodi.   Quella che vi sognate di ritrovare nei  ristoranti del litorale a sud ,  che vengono pratiamente presi d’assalto dai turisti , specie nei mesi più caldi dell’anno.

Come arrivare alla Cantina Anastasia

La Cantina Anastasia  è collocata a circa 30 km dal capoluogo   (indirizzo : Epar.Od. Kalamonas-Psinthou 6, Paradeisi, 851 06).  Per raggiungerla :

In alternativa:

Ovviamente la posizione della Cantina Anastasia nell’isola di Rodi  non è centralissima , ma  è proprio questo  il suo charme . Perché si è avvolti dalla quiete e dal silenzio. E si è lontani dal rumore , e dalla confusione cittadina. Al massimo  sentirete il canto delle cicale,  o il miagolio di qualche gatto e le chiacchiere di quelle poche anime che  vivono nei dintorni. Questo post è dedicato a tutti i wine  lover che si chiedono che fine abbia fatto il vino in Grecia! Ed è proprio alla Cantina Anastasia  che lo ritroverete!

Buona lettura!

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Storia della Cantina Anastasia nell’isola Rodi

Dal porto dell’isola di  Rodi sono partita di mattina presto con un mini van verso la Cantina Anastasia . Dentro la macchina ho incontrato  un simpatico gruppo di americani con cui ho fatto amicizia.  Non appena sono arrivata sono scesa dal veicolo e ho attraversato il viale alberato dell’ingresso impreziosito con un cancello in ferro battutto. Purtroppo il caldo è stato asfissiante. Normale ad agosto! Ma mi sono risollevata non appena mi sono  rifugiata con altri ospiti  all’ ombra  di  un  pergolato in legno antistante il parcheggio dell’azienda vitivinicola.

Ad aspettarci c’era Jason . Dopo un piacevole bicchiere di benvenuto ci ha invitato ad accomodarci nel ristorante all’aperto della sua  cantina  e ad ascoltare la sua  storia . Più che altro hanno parlato i suo occhi :  pieni di entusiasmo, quello  tipico della sua giovane età. Di fronte ho avuto un padrone di casa che, dietro i suoi trentanni,  ha fatto subito trapelare una personalità forte e determinata.  La stessa che lo ha portato a Bordeaux   in Francia, dove ha vissuto per studiare  enologia.

Non solo vino!

Al termine dell’università Jason  si è trasferito definitivamente nell’isola di  Rodi  per portare avanti la sua tenuta. Questa prende il nome da sua madre ,  che è appunto  Anastasia Triantafyllou,  che insieme al marito  Nikos  , imprenditore edile, l’avevano fondata nel 1995.  Si è trattato sul serio di un sogno che è  diventato realtà grazie a tanta fatica e  tanto amore per il vino e la propria patria!  Una passione tramandata da generazione a generazione :  il  nonno infatti  era stato il fondatore della Cantina Emery, una  delle cantine più storiche di Embonas.

L’avventura enoica dei  signori  Zafeirakopoulos  è iniziata  con l’acquisto dei terreni e la costruzione di  due grandi  stabili dai tetti alti e spioventi .  Questi adesso sono colorati  di rosa pastello modellati volutamente in stile neoclassico , come le   celebri case dell’isola di  Symi.  Al loro interno entrambi i fabbricati ospitano spazi dedicati alla vinificazione, distilleria e ristorazione. Successivamente hanno fatto i primi  vini, e poi  sono seguiti  tanti altri nettari premiati .

Non contenti hanno introdotto  anche la produzione dello   Tsipouro, classica acquavite greca e dell’ olio. Beni preziosi che al presente si possono solo comprare  in loco.  Nel loro shop ( insieme ad altri souveniroppure  online attraverso intermediari come Vivino. La loro filosofia aziendale è quella di valorizzare il patrimonio viticolo isolano , rispettare l’ambiente, e modernizzare le tecniche di produzione. Passato e futuro si fondono alla Cantina Anastasia a Rodi  .cantina-anastasia-rodi-embonas-wine-travel-blog-weloveitalyeu

Cantina Anastasia a Rodi, perché fa del vino buono!

Dopo avere ascoltato attentamente le parole di Jason io e il gruppo di turisti lì presenti ci siamo  alzati dalle nostre sedie e   lo abbiamo seguito per un tour in mezzo ai filari piantati intorno la cantina ( 7000 ettari). Anzitutto ci ha spiegato che il  terroir di Embonas  (400 m.l.m.)  è unico per la sua posizione geografica e per  alcuni fattori pedoclimatici .

Come un gioiello  Embonas è incastonata alle pendici del  monte Attavyros ( 1.200 m.l.m.). E proprio qui,  come già accennato , che si concentra  la maggior parte delle cantine e dei vigneti  dell’isola . Il suo è un clima tipicamente mediterraneo. Le estati sono calde e secche , e ci sono  forti escursioni termiche tra giorno e notte. Di grande importanza sono anche i suoi  suoli che sono:  calcarei , ben drenati, collinari con un’ ottima esposizione solare . Il  loro punto di forza , essendo piuttosto impervi , è che sono stati risparmiati dalla fillossera del XIX secolo. Un mix esplosivo che conferisce mineralità e struttura ai vini, donandogli equilibrio e  aromaticità.

I vitigni della  Cantina Anastasia a Rodi

Mentre passeggiavamo   tra i vigneti Jason  ci ha anche spiegato che gestire una  cantina non è mai semplice: la natura può riservare imprevisti anche gravi. Quattro anni fa, ad esempio, hanno dovuto affrontare un incendio che ha causato danni ingenti.  Occorrono risorse economiche importanti sia per riparare queste inevitabili perdite sia per innovare impianti e macchinari. Infine  il suo racconto  è proseguito con una lezione interessantissima sul ciclo annuale  della vite , che è sato descritto in un inglese impeccabile. Ad aprile  le gemme cominciano a germogliare con  fiori e grappoli. Giugno e settembre è il periodo più delicato e rilevante di tutta la fase della fruttificazione: la vendemmia .

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L’uva tipica dell’isola di Rodi

Il risultato di tanto lavoro per la Cantina Anastasia è la produzione di varietà autoctone che si trovano solo nell’isola di Rodi, che rappresenta il cuore della viticoltura dell’intero arcipelago del Dodecaneso. In parte molti vitigni sono stati reimpiantati per dare nuovo vigore agli appezzamenti terrieri , tra le varietà più coltivate spiccano  :

Per i bianchi:

  • L’ Athiri:  il vino simbolo dell’isola di  Rodi  è  un bianco  DOP , delicato , molto agrumato con note di pera e  mela; buona acidità, e sapidità ,  performa particolarmente bene in vigneti d’alta quota;
  • Il  Muscat di Rodi:  un’ uva molto antica e  aromatica con sa di miele e albicocca; può essere elaborata anche in  versione liquorosa sia come vin doux naturel;

Per i rossi :

  • La  Mandilaria:  un vitigno rosso caratteristico dell’isola , speziato e ben strutturato; attecchisce in collina e pianura.

In seguito  Jason  ci ha confidato che è stato necessario allinearsi alle tendenze della viticoltura moderna: non ci si può isolare, e sperimentare è fondamentale. Con ottimi risultati – circa 12.000 bottiglie all’anno– hanno osato con dei  vitigni internazionali.

Rispettivamente.

Degustazione Cantina Anastasia a Rodi

Il momento magico è stato il  pop dell’apertura delle etichette più rappresentative della Cantina Anastasia a Rodi . Tra quelli che mi hanno colpito maggiormente :

  • Nefeli Dry 2022: da  Muscat di Rodi   , 12%, bianco brillante e fragrante. Al naso si apre con sentori di zagara, lime, mela verde e richiami salmastri. In bocca è fresco,  minerale , con  un finale agrumato;
  • Thalassinos Allegro 2022 : blend dei rossi della cantina, 13%; colore rubino intenso,  profumo di ribes nero ,  c’è del tabacco e tè nero.
  • Mandilari Dry 2022: fatto da  Mandilaria,   rosso dal carattere intenso, sentori di ciliegia , prugna, spezie.  Tannico, di struttura corposa, ha il gusto di  frutta matura ; corpo medi0-pieno, tannini presenti ma bilanciati, rotondo e raffinato;
  • Moscato di Alessandria: fatto dall’omonima uva, è un vino dolce molto aromatico. Si sente l’ albicocca, i fiori d’arancio e l’uva passa.  Vellutato e pieno, possiede equilibrio e una dolcezza che non è mai stucchevole.

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La cooking class  alla Cantina Anastasia a Rodi

Inutile affermare che la parte più entusiasmante del mio giro alla Cantina Anastasia a Rodi è stata quella del corso di cucina greca.  Ho avuto il piacere di provarla in abbinamento con gli elisir divini assaggiati prima con  Jason  . Lui , con un’eleganza tutta francese,  ha cambiato ruolo: da enologo a chef!

Ci siamo radunati  attorno a un lungo  tavolo nella terrazza del ristorante .  Era imbandito con tutti gli ingredienti delle principali ricette greche. Queste recano tracce della travagliata storia della Grecia e dei suoi incontri e scontri con popoli stranieri. Come quelli del Mediterraneo, dei  Balcani e dell’Oriente.

Ormai è risaputo che cuisine greca è salutare . A livello internazionale Il segreto della sua fama è che si basa su prodotti poveri, di stagione e freschi . Gli stessi che colmavano le ciotole sparse nel nostro desco della cantina.

Cosa abbiamo mangiato?

Con molta professionalità Jason  ci ha illustrato la tecnica di preparazione e cottura dei mezedes, una selezione di assaggi tipici greci . Tra questi :

  • Tzatziki: la celebre crema di yogurt, cetriolo e aglio,  irresistibile, ideale per accompagnare pane caldo e piatti grigliati;
  • Melitzansolata:una mousse morbida di melanzane cotte alla griglia . Vengono condite con olio , sale, pepe, aglio, e aceto . Sono da accompagnare con pane tostato;
  • Dolmades: ho personalmente imparato a piegare le  iconiche foglie di vite ripiene di riso . Questo è aromatizzato con cipolla e poi cotto a vapore in pentole di coccio. Li ho mangiati al ristorante greco e non mi hanno fatto mai impazzire. Fatti in casa è tutta un’altra cosa!

Ognuno dei commensali ha messo le mani in pasta e creato  un succulento pranzo . Mi sono divertita tantissimo. Sì, perché condividere le portate insieme agli altri è il piacere stesso del cibo. Non dimentichiamo che siamo in Grecia , la terra in cui l’ospitalità e sacra.

Per di più  ho appreso che la semplicità e la bontà delle materie prime sono il successo di un piatto. Non si deve aggiungere nulla se si prediligono già componenti di prima scelta. E questi non mancano affatto nella variegata gastronomia greca: cereali, legumi, verdure, olio extra vergine, formaggi, carne e pesce di qualità. Ecco perché essa fa bene ed è adatta a una dieta equilibrata e sana.

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Conclusione . Cantina Anastasia a Rodi

Esplorare  la Cantina Anastasia a Rodi significa vivere l’isola  in modo intimo. Si respira un’ aria diversa: si è avvolti  da pace e  ci sono dei panorami suggestivi . Atmosfere irripetibili in quei luoghi presi d’assalto dai turisti, specie nei mesi più caldi dell’anno. Programmare una tappa qui è come assaporare l’isola di Rodi d’inverno :  quella più vera  dei suoi abitanti,  delle loro giornate, delle loro piccole grandi cose. I loro sorrisi, la loro allegria e  convivialità.

Recarsi in questa cantina è farsi un dono , quello di catapultarsi in un contesto che trasforma l’ordinario in straordinario! Oltretutto si entra nel vivo del  mondo del vino in Grecia , che  si   è finalmente risvegliato negli anni ‘ 80  dopo secoli di buio . Questo grazie alle nuove generazioni . Come nel caso di  Jason , che hanno studiato all’estero . Hanno riportato in patria nuove competenze insieme a una crescente apertura verso i mercati internazionali e il turismo. E se cliccate qui e bloccate il vostro biglietto per il paradiso capirete meglio di cosa ho scritto finora.

καλό ταξίδι

 

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