“Dietro la bellezza, che in fin dei conti si compone di una materia fragile e caduca, si agita sempre la fiamma di una fortevolontà”
Budapest , la perla del Danubio
Quale migliore meta di Budapest per il mio Natale 2024 ! Un’esperienza indimenticabile. La maestosa capitale dell’Ungheria si estende per 525 km2, ed è divisa in 23 distretti ( circa 1,7 milioni di abitanti). La città magiara fa a gara per bellezza con Vienna e Praga , ma vince perché meno austera e più romantica. Come ha scritto il germanista Claudio Magris, Budapest è la vera perla del Danubio (largo 350 metri). Questo è l’osannato fiume, che taglia la metropoli :
Collegate da 10 ponti Buda e Pest sono molto diverse tra loro . Nel centro dell’acqua hanno in comune solo l’isola Margherita. Questa è una delle tante oasi verdi , che è aperta al pubblico dal 1908 (dopo essere stata trasformata in un harem nel 1700).
Senza dubbio quello che mi ha lasciato senza fiato a Budapest sono gli ampi viali (út) e le strade più strette (útca ) con i loro sontuosi edifici di fin de siècle . Per non parlare delle piazze monumentali (tér ) che incorniciano le principali attrattive di Budapest , che illuminata di sera evoca un’atmosfera fiabesca.
In bilico tra il vecchio e il nuovo Budapest vi farà innamorare per il suo fascino e il suo ricco patrimonio artistico, culturale, storico ed enogastronomico. Cliccate nel mio post in questo link per visitare Budapest in 4 giorni . E leggete quin basso per scoprire qualcosa di più su Budapest! Buon viaggio!
Budapest tra mito e leggenda
Secondo una leggenda le origini degli ungheresi risalirebbero a Honor e Magor , figli del sovrano Nimròd. I due fratelli si imbatterono in uno splendido cervo dalle corna d’oro durante una battuta di caccia. Lo inseguirono invano per catturarlo. Ma in compenso si ritrovarono nel bacino dei Carpazi. Qui incontrarono due principesse . La loro unione generò gli Unni e Magiari.
Questi ultimi storicamente furono delle tribù del centro Asia. Nel IX sec. d. C. questi guerrieri nomadi invasero quell’Ungheria romana che, con qualche sostrato celtico, era detta Pannonia . La sede principale dell’impero romano era ad Aquincum , l’odierna Obuda. Il suo nome significava “fonte d’acqua” . Cosa dovuta alla presenza delle terme , che tuttora sono una delle principali meraviglie di Budapest.
Arpad e re Stefano
Capostipite dell’Ungheria fu il condottiero Arpad . Suo nipote cristianizzato Stefano (XI sec. d. C. ) la plasmò definitivamente governandola da re.
Da allora in poi , a parte un’incursione dei Mongoli nel 1241 , il regno ungherese prosperò per 500 anni fino alla corona di Mattia Corvino (XV sec. d. C. ) .
Dovete sapere che la storia di Budapest fu tanto gloriosa quanto travagliata. Molti stranieri la invasero, però nessuno mai riuscì del tutto a domare la natura ribelle di questo popolo geniale e fiero .
Durante il Medioevo Budapest fu assediata dai Turchi con Solimano il Magnifico (1520–1566) . Dopo la Battaglia di Mohács ( 1526 ) per due secoli rimase nelle mani dell’Impero ottomano (fino al 1699).
Budapest e l’Austria
Sotto il re Francesco Giuseppe (1867) ci fu una certa autonomia e si costituì il regno Austro Ungarico . E nel 1873 Buda si unì a Pest e la secolare Obuda generando ufficialmete l’odierna Budapest .
Budapest durante le 2 Guerre Mondiali
All’indomani della Prima Guerra Mondiale l’Ungheria perse molti territori : Croazia, Slovacchia, Transilvania e parte dell’Ucraina . Questo accadde per gli accordi della Pace di Trianon (1920). Questo smacco politico scatenò il passaggio dell’Ungheria all’asse Germania Italia nella Secondo Guerra Mondiale. Tremenda sconfitta per l’Ungheria.
In seguito gli Sovietici la invasero . Scoppiò una rivoluzione nel 1956 che fu a sua volta repressa nel sangue.Quando cadde la Cortina di Ferro (1989) l’Ungheria diventò una Repubblica Parlamentare.
Nel 1999 passò alla NATO. Mentre nel 2004 entrò a far parte dell’Unione Europea. Questa elargì un prestito di 20 miliardi di euro per risanare la crisi economica del paese nel 2008.
Budapest oggi
Al momento il presidente è Katalin Éva Novák, che si è da poco dimessa per uno scandalo giudiziario! Come si vede la situazione politica ungherese è abbastanza complessa e fragile. Anche se adesso in Ungheria c’è la democrazia, molti la definiscono illiberale . Perché è totalmente sotto il controllo del primo ministro Viktor Orbán (3 mandati dal 2010) e del partito di destra Fidesz.
Parecchie sono le critiche mosse al suo governo . Perché è stato accusato di: corruzione, di diniego di asilo politico per gli immigrati . E ancora di controllo dei media e magistrati, e di mal funzionamento di scuole e ospedali. Speriamo in meglio, anche perché la nostra Italia non mi sembra essere messa meglio!
Budapest è l’Ungheria!
Tutto passa da Budapest . Soprattutto l’efficiente sistema infrastrutturale che attraversa la nazione . Ma se non ci abiti gli spostamenti sono praticamente impossibili. In sostanza Budapest è l’arteria principale dell’Ungheria, dove è concentrata metà della ricchezza nazionale. Si trovano qui la maggior parte degli istituti per la finanza e il commercio e le principali aziende (per lo più di farmaceutica e biotecnologia).
Grazie al turismo Budapest si sta sempre più arricchendo . Ogni anno accoglie oltre 4 milioni di visitatori da tutto il mondo. Perché è un mosaico di tesori da non farsi scappare, economica ed organizzatissima per il turista.
Praticamente Budapest è stata un’emozione infinita. Anzitutto tutti i suoi principali monumenti sono concentrati sulle due sponde del Danubio . Per cui è facile muoversi. E in totale sicurezza perché ovunque c’è sorveglianza ( escluse le periferie anonime dove è inutile addentrarsi ).
Un finesettimana a Budapest potrebbe bastare per perlustrarla al meglio. Ma non è sufficiente per rubare tutta la sua essenza. Quando andare? Quando volete, perché ogni stagione offre qualcosa di straordinario. Il clima d’inverno è rigido ma anche secco. L’ideale sarebbe la primavera sarebbe per le temperature miti rispetto alle umide estati.
11 tips prima della partenza per Budapest, a parte un paio di scarpe comode!
- Lingua:è l’ungherese ( gruppo della famiglia ugro-finnica attestata a partire dalla fine del sec. XIII.). L’inglese e il tedesco sono molto parlate;
- Religione: cristiana, minoranza ebraica e protestante;
- Sport: calcio, ciclismo, trekking, equitazione, basket, atletica , Gran Premio di Formula 1 nel circuito dell’Hungaroring;
- Wellness : a Budapest ci sono 125 sorgenti termali , e i Bagni Termali di Szecheny sono la SPA più gigantesca d’Europa;
- Fuso orario: lo stesso orario dell’Italia;
- Come telefonare: prefisso + 00 39 per l’Italia / + 00 36 dall’Italia. Il wi-fi free è quasi ovunque, per cui meglio chiamare con whatsup, skype o simili;
- Film contemporanei: Angi Vera(1978) di Pál Gábor , Mephisto di István Szabó (1981) , Il trapanatore di muri (1986) di György Szomjas, Hamu – Ashes di Ferenc Cakó (1996);
- La moneta a Budapest è il fiorino ungherese HUF: ovunque si può pagare in euro. Tranne magari nei piccoli negozi. Conviene portarsi dietro qualche soldo locale per piccole emergenze. E poi prelevate somme più alte direttamente a Budapest. Si può fare nei centri di cambio più convenienti, che potete visualizzare in questo link . Evitate aeroporti, stazioni e hotel dove il tasso di cambio è più alto;
- Presa elettrica: Tipo C e F, quelle di tipo europeo;
- Documenti: passaporto o carta di identità;
- Come arrivare a Budapest: in aereo (da Milano, Roma, Bergamo, Venezia, Forlì, Napoli, Bari, Catania e Pisa) . Oppure in treno da Roma, Firenze, Bologna, Milano, Venezia, Udine passando da Vienna ; e da Trieste con un cambio a Lubiana).
Cosa fare prima della partenza e all’arrivo a Budapest!
- Acquistate on line la Budapest card : è una vantaggiosissimo tessera, che vi permette di avere sconti su trasporti pubblici, ingressi ai musei e tanto altro ancora;
- Cliccate qui per spostarvi dall’ Aeroporto Internazionale di Budapest Ferenc Liszt (24 km) fino al centro: ci sono 3 opzioni che impiegano circa 30 minuti (traffico permettendo). La prima è il minivan (€10). Questa è la soluzione più comoda , perchè vi porta a destinazione senza troppi cambi (da noleggiare dal vostro albergo). La seconda sono i bus (circa €2.50), che corrono ogni 20 minuti . Però vi lasciano in 3/4 stazioni centrali . L’ultima è quella dei taxi, più veloce e relativamente cara (€ 25/30);
- Se vi piace camminare a piedi ed evitare la macchina non perdetevi : la Linea M1 di Budapest (attiva fino alle 23:00). Questa è la seconda metro più antica d’Europa dopo quella di Londra. Aperta nel 1896 per le celebrazioni del millennio della nascita dell’Ungheria nel 2002 è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Come del resto altre chicche cittadine;
- Fatevi un giro con i tram , che li ho visti addobbati con tanto di lucine natalizie: sono di colore giallo . E in particolare la Linea 2 , che vi offrirà incantevoli percorsi panoramici!
Budapest da mangiare!
Budapest emoziona non solo l’anima ma anche il palato! La cucina ungherese è una miscela ghiotta di derivazioni asiatiche, turche e mediterranee. In tavola regnano salumi, carne, verdure, che sono sempre insaporite con crème fraîche, cipolla, aglio, strutto, e spezie .Tra queste ultime la regina è la paprika, che è un peperone importato dalla Spagna. Può essere sia dolce (per colorare e insaporire) che piccante (come sostituto del peperoncino).
Molti di voi avranno già assaggiato il loro piatto nazionale , cioè il gulash (o gulyás) . Si tratta di uno stufato di manzo cotto in abbondante brodo , carote, cipolle, patate , il tutto spolverato con l’intramontabile paprika. Il nome della pietanza vuol dire “alla bovara”. E ci racconta la sua origine: il companatico povero dei pastori magiari.
Questi mandriani erano soliti divorarlo in un capiente paiolo quando pascolavano le lore vacche dalla pianura della Puszta nei vari mercati europei. Da non confondere con il pörkölt , che è simile ma più concentrato , con pomodoro, cumino e accompagnato con gnocchetti di semola (galuska) . Questa pietanza è quella che è più diffusa all’estero.
12 piatti ungheresi da leccarsi i baffi!
- Crema di lenticchie con fegatini di pollo : è un contorno per selvaggina o arrosti fatto da lenticchie e fegatini;
- Fogas egeszaben sutve (luccioperca in padella): è un pesce che viene lardellato con pancetta affumicata e con burro;
- Gombapaprikás : è un intingolo di funghi;
- Halászlé : è una zuppa a base di pesce gatto, carpa, pesce siluro e luccio servito di solito la Vigilia di Natale;
- Krumplimpaprikas: è una crema di patate con peperoni, cipolla e aglio;
- Lángos : è una focaccia fritta da condire con panna acida e formaggio e tanto altro ancora;
- Lecsó : è come la nostra peperonata;
- Libamaj:(fegato grasso in padella): è il fois gras ungherese , rosolato in grasso d’oca;
- Rántott sajt : formaggio (trappista) di mucca a pasta dura fritto, come tutto quello che passa per l mani degli ungheresi;
- Szalami : un salume fatto di carne magra di suino della specie Mangalica , unico presidio slow food ungherese. Poi c’ è anche del bovino;
- Tokay Herany: stufato di rognone, manzo , maiale, e aromi;
- Töltött káposzta : involtini di cavolo ripieni di carne tritata, e riso.
La dolce vita di Budapest in 8 zuccherose golosità!
Gli ungheresi non sono grandi fan delle colazioni. Prediligono il salato al dolce . E pranzo e cena si fanno in ordine verso le 13:00 e non dopo le 19:30. Comunque a Budapest non sono di meno le prelibatezze della pasticceria create e ridefinite durante l’epopea austroungarica. Tra le più gettonate:
- Bejgli: è un rotolo di bontà alla nocciola e semi di papavero . Spesso è servito per le festività natalizie e pasquali;
- Kürtőskalács : sono dei cilindri di pasta brioches cotti al forno imburrati e spolverati con semi di papavero;
- Flódni: un’elaborata torta multistrato composta da quattro diversi ripieni: prima marmellata di prugne, poi noci, mele e semi di papavero. Ognuno di essi è racchiuso tra fogli di pasta;
- Palacsinta : sono uguali alle crepes francesi. Ma all’impasto si mette acqua frizzante e si fanno ripiene di marmellata e nutella;
- Rákóczi : è una pastafrolla con ricotta ungherese, marmellata e con chiusura di meringa, perfetta per il tè del pomeriggio!
- Somlói: fu ideato nel ristorante Gundel negli anni ’50 . Ed è il pasticcino più in voga fra gli ungheresi. Una golosità di pan di spagna, crema di vaniglia, cioccolata e panna montata;
- Torta Dobos: sono 6 strati di pan di spagna a cui si alterna una crema al burro, una al cioccolato e caramello;
- Torta Esterhazy: è fatta da strati di daquoise , che è un disco di albumi montati e farina di frutta secca. La farcitura è di nocciole alternate con crema al burro , e il finale è un tocco di glassa.
Torta Gerbaud e i café storici di Budapest
Merita un discorso a parte la Torta Gerbeaud (o zserbó), perché è un’istituzione in Ungheria. Questa è un dolcetto pazzesco che alterna pasta frolla, albicocca, noci e cioccolato . Fu inventato da Emil Gerbeaud . Questi fu il pasticcere svizzero che acquisì l’ omonimo café Kávéház Gerbeaud ( da Henrik Kluger nel 1858) in Vörösmarty tér .
Il Kávéház Gerbeaud non è solo il paradiso delle paste. Sotto l’impero austro ungarico fu rifugio per artisti, scrittori , uominid’affari e cospiratori. Ancora adesso si respira l’atmosfera decadente della Belle Époque (XIX sec) con i suoi soffitti alti, marmi policromi, affreschi e vetrate. Per fama compete solo con il New York Cafè in Erzsébet krt. 9-11 ( clicccate qui per scovare altri café storici a Budapest).
Etterem, il ristorante a Budapest!
Budapest può vantare ristoranti con stelle Michelin. Qui le sacre ricette ungheresi dalle radici contadine si rinnovano con la sperimentazione di chef talentuosi e di grido! Di ristoranti soprattutto a Pest ce ne è un’infinità e di tutte le tipologie. Solitamente sono chiusi la domenica e quelli più di livello anche il lunedì. Consigliato lasciare la mancia anche se non è obbligatoria. E spesso nello scontrino viene segnato anche l’importo del servizio (scala da 0, 10 , 15% ).
A Budapest non rinunciare a una capatina presso i borozós . Queste sono delle cantinette sparse ovunque , dove servono di tutto a poco prezzo. Sono l’evoluzione dei primi spacci di bevande che apparvero a Pest nel Settecento che proseguirono fino a Buda. Se non volete staccarvi dal banco, fa per voi!
Brindare con la birra a Budapest, si può?
Ma scordatevi di brindare con la birra a Budapest ! Perché i budapestini , almeno la vecchia generazione, ci rinunciò dal 1848. Gesto scaramantico per allontanare il ricordo dell’invasione degli austriaci, che invece festeggiarono proprio con il luppolo!
Questo trauma nazionale non ha però impedito l’affollamento dei sörözős o birrerie dove si possono provare bionde e altro di tutto rispetto (come le ungheresi Dreher, Borsodi e Soproni)
La mia selezioni dei 6 locali più esclusivi a Budapest
- Mercato centrale di Budapest, Vámház krt. 1-3, 1093 (se desiderate in particolare lo street food e volete acquistare souvenir) ;
- Trofea Grill , Király u. 30-32, 1061 Ungheria ( cucina classica ungherese e internazionale a prezzo fisso . Potete mangiare tutto quello che volete fino a quando non vi saziate, bevande incluse!);
- Lecso Hungarian Restaurant, Szent István krt. 10, 1137 (trattoria cucina tipica ungherese , economica) ;
- Dobrumba, Dob u. 5, 1074 ( menù internazionale di piatti europei e mediorientali) ;
- Ensō Budapest, Baross u 85, 1082 (cucina asiatica);
- Lánchíd Söröző, Fő u. 4, 1011 (birreria che serve dal pranzo alla cena piatti ungheresi con musica rock, jazz e blues) ;
Budapest da bere!
Con una tradizione vitivinicola antichissima risalente ai romani l’Ungheira è pure patria di ottimo vino nazionale e internazionale. Le sue colline calcaree ricche di terreni vulcanici producono dei nettari strepitosi, fra cui il mitico Champagne Törley.
In Ungheria ci sono 22 regioni vinicole regolate da severi disciplinari (1990) . Anche se la parte a nord est di Budapest è quella più fertile, specie per i bianchi. Così se a Eger primeggia il rosso più strutturato che è il Bikavér ( o Sangue di Toro, nella cittadina di Tokaj cresce il furmint.
Questo è il principale vitigno autoctono per i bianchi , responsabile del celebre Tokaj ungherese . Nelle sue varie declinazioni secche e dolci, il più celebre tra tutti è il Tokaji Aszú (passito) a cui si aggiungono le varietà di Hárslevelü, Sárgamuskotály, Oremus.
Tokaji Aszú , palinka e Unicum
Budapest si sorseggia in un bicchiere di Tokaji Aszú . Battezzato l’ elisir degli zar di Russia nacque per caso nel (XVII sec.) da filari abbandonati per l’incursione dei turchi. All’arrivo dell’autunno le muffe nobili attaccarono gli acini . Sebbene malandati furono raccolti e messi a riposare nelle botti fino a Pasqua. Al primo pop del tappo durante le feste il gusto sedusse fino ai nostri giorni.
E per un dopocena in Ungheria potrete ordinare le loro palinka, che sono dei distillati forti ottenuti dalla frutta (prugne, pere , albicocche). O il classico Unicum l’amaro ungherese per antonomasia . Ai wine lovers più audaci segnalo il Wine Festival di Budapest . Questa è una manifestazione enologica di successo che ormai è giunta alla sua 32 ° edizione ( 12/15 Settembre presso il Castello di Buda).
4 enoteche strabilianti
- DiVino Bar, Szent István tér 3, 1051 (molto elegante);
- Drop Shop Wine Bar, Balassi Bálint u. 27 (easy chic) ;
- Vino wonka, Corvin sétány 2 (intimo e informale);
- Boutiq bar, Paulay Ede u. 5, 1061 (ottimo anche per i cocktail).
Budapest nei secoli
Logicamente Budapest è perfetta per gli appassionati d’ arte e architettura, che si sono evolute a ritmo delle varie fasi storiche dell’Ungheria. Un melting plot di influenze celtiche, romane, turche, austriache e locali, che si sono fuse tra loro dando alla luce l’incantevole urbe magiara .
Dare uno sguardo generale alla genesi di Budapest dalle sue fondamenta romane fino al presente è doveroso per afferrarne il suo vero spirito. Un libro tutto da sfogliare!
Budapest romana
Quello che attualmente è il quartiere di Óbuda-Békásmegyer racchiude i resti del sito romano che rappresenta il nucleo primario dell’odierna Budapest. Nell’area archeologica sono visitabili :
- Resti della Villa di Adriano e della Villa di Ercole;
- Ruderi di case, del foro , delle botteghe, del macellum, della basilica, delle terme, dell’ anfiteatro, e dei Templi di Mitra;
- Il Museo di Aquincum : conserva interessanti reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi (ancora in corso). Tra questi statue in bronzo, il forno di un vasaio, un’ organo ad acqua ( III secolo) , stampi per le ceramiche, pavimenti a mosaico.
Budapest medievale
L’ aspetto odierno di Budapest risale invece al Medioevo quando il re Stefano I (X-XI sec.) pose la prima pietra per creare Buda. Da allora si susseguirono muraglie , guglie, e fortificazioni . E altri capolavori incentivati dal monarca Bela IV non appena Pest fu distrutta dai Mongoli (1242);
In seguito sotto il regno degli Angioini Buda si ampliò e si abbellì con il Castello Reale . Esso fu dotato di mura imponenti, che toccavano il Danubio. Questo ricco complesso, che fa di Budapest una cartolina, fu arricchito dal re Sigismondo di Lussemburgo (1387-1437) .
Mattia Corvino
A seguire Mattia Corvino (1458) immortalò il Castello Reale nell’eternità arricchendolo di ampliamenti in stile italiano. Il suo regno diventò crocevia di intellettuali, filosofi, poeti e anche pittori del calibro del Verrocchio e di Filippo Lippi.
Ovviamente Mattia Corvino amava l’Italia al punto da sposare Beatrice d’Aragona, una nobile napoletana. Perciò il Rinascimento toccò prima l’Ungheria di altri posti in Europa. Ne è un’esempio la famosa Biblioteca Corviniana , una delle più fastose del vecchio continente.
Budapest turca
Del dominio Ottomano (1541-1699) rimangono a Budapest :
- Qualche mausoleo ;
- Chiese trasformate in moschee;
- I bagni turchi di Rudas, Király, Veli Bej, e Rác. Questi ultimi si assomigliano l’un l’altro. Decorate all’orientale hanno una calda piscina centrale attorniata da piscine di diverse temperature, insieme a una sauna.
Budapest austro ungarica
Ben risaputo è che il secolo d’ oro dell’architettura per Budapest fu l’Ottocento sotto l’impero austro-ungarico , quando diventò canvas per i progetti urbanistici più ambiziosi.
Protagonista in assoluto di questa era fu il conte Ferenc Széchényi (1784-1820). Questi fu un illustre mecenate, fondatore della Biblioteca e Museo Nazionale . Uomo politico di un pezzo si distinse per aver fondato nel 1808 la Commissione per lo Sviluppo urbanistico di Budapest .
Ferenc Széchényi con il figlio István rivoluzionarono lo skyline cittadino, realizzando celebri architetture. Tra queste il Ponte delle Catene e gli infiniti boluveard di Budapest , come la straordinaria Andràssy ut (2, 5 km) . Fra le immense infrastrutture ottocentesche si annovera anche il quartiere ebraico di Erzsebetvaros e lo straordinario Parco di Varosliget.
Budapest nel fin de siècle
Nella sua complessità Budapest si modellò infine tra fine del 1800 e gli inizi del 1900. Si andò da una sensibilità artistica legata allo spirito patriotico ad un’altra che impose un certo ecclettismo. Gli architetti di allora mescolarono stili differenti in modo anacronistico, dando vita a strutture uniche che ancora oggi definiscono il panorama della città. Tra questi:
- Palazzo del Parlamento ungherese (gotico e rinascimento) ;
- Palazzi nobiliari e musei (neoclassicismo) :
- Bastione dei Pescatori (romanticismo e neoromanico ) ;
- Palazzo di Giustizia , Castello di Buda, il Teatro dell’Opera (neobarocco )
Al passaggio dall’impero asburgico a quello austro ungarico (1867 ) si registrò una certa crescita urbana a Budapest (si sviluppò oltretutto la scultura ) E nel 1896 si celebrò una magnifica Esposizione ( una fiera millenaria). Si edificarono nuove residenze aristocratiche, si aprirono strade, la metro e nuovi spazi residenziali al pari .
Budapest dal 1900 al Comunismo
A parte la realizzazione del Ponte di Elisabetta il 1900 non si distinse gloriosità . Sono i tempi delle fabbriche e delle abitazioni degli operai e degli sfollati e rifugiati di guerra. Il Modernismo prese piede e la funzionalità cominciò a prevalere sugli ornamenti.
Dal 1930 Budapest si ingrandì vertiginosamente e prevalse l’Art Nouveau , detta szecesszió (secessione) , che si percepisce :
- Nel fantastico Palazzo Gresham , dove si è stabilito il Four Season hotel ;
- Museo delle Arti Applicate, la Cassa di Risparmio Postale, e l’ Istituto Geologico di Budapest ( architetto Ödön Lechner).
Optical Art di Viktor Vasanley
Di notevole successo fu solamente la nascita della Optical Art di Viktor Vasanley. che sbalordiva con gli inaganni ottici delle sue zebre dipinte di bianco e nero. Per il resto nel primo dopo guerra l’impegno della comunità fu tutto devoluto alla ricostruzione focalizzata sulla praticità, spesso a scapito della bellezza storica.
Sotto il regime comunista a Budapest pullularono strutture rigide e utilitaristiche. Come quelli preseti nel quartiere di Újlipótváros. Specchio tangibile di un’epoca in cui l’espressione individuale era inesistente in ogni settore.
Budapest moderna
Dalla caduta del Comunismo a ora Budapest non cambiò molto. In 25 anni di svolta di regime e mercato (da socialista a libero) , non si registrarono rilevanti effetti sull’ urbanistica cittadina.
I principali interventi riguardano il restauro di edifici storici o il ripristino di spazi pubblici:
- Riassetto del lungofiume, la pedonalizzazione del centro, il restauro dei castelli , della Kossuth Lajos tér ( Piazza del Parlamento)
Visto poi i grandi introiti del turismo a Budapest per lo più si fecero sforzi per il mantenimento dei beni artistici. Per preservare l’old city si destinarono in lontananza da esso le novità architettoniche come :
- Il Bálna (2013) : è una struttura in ferro e acciaio a forma di balena fatta dall’architetto olandese Kas Oosterhuis. Si eleva per tre piani con all’interno un enorme centro commerciale ;
- Il Monumento del Millennio (2002): è un monumento storico raffigurante i Sette Capi Magiari e altri importanti condottieri nazionali fatto dall’architetto Albert Schickedanz;
- Il Teatro Nazionale (2002) : è un edificio moderno circolare di calcare, granito e legno pensato per spettacoli teatrali classici (21 mila metri quadrati );
- Puskás Aréna (2019): è lo stadio del calcio intitolato al mitico Ferenc Puskás . Chi è ? Eccovi accontentati in basso!
Ferenc Puskás, il numero 10 non è solo Maradona!
Il calcio non è solo un affare italiano santificato da Maradona. L’ungherese Ferenc Puskás stravolse il pianeta quando negli anni ’50 battè l’Inghilterra. Una tecnica di gioco da fuori classe che fece da scuola all’Olanda e che lasciò strascichi nei nostri stadi.
Ferenc Puskás iniziò da giovanissimo a correre nei campetti d’erba portandosi dietro la stessa forza interiore di quando lottava da soldato contro gli oppressori. Al culmine della sua carriera calcistica si trasferì a Milano e poi Liguria per le problematiche politiche della sua patria. Amava il cibo e lo stivale . E per una serie di coincidenze si ritrovò dopo una brutta depressione a stravincere nella squadra del Real Madrid.
Le note di Budapest
Capodanno a Budapest è qualcosa da fare almeno una volta nella vita. A spasso per i suoi viali alberati e addobbati a festa ho sempre notato ovunque manifesti su Zoltán Mága . Quest’ultimo è un ricercatissimo violinista ungherese che benedice ogni nuovo anno con un suo concerto all’ Arena dello Sport di László Papp (campione di pugilato ungherese).Una performance seguita da più di 10 mila spettatori con un repertorio musicale ungherese e non . La sua musica è spesso associata a motivi gitani .
Sì perché l’Ungheria si distingue per l’antichità , la qualità e l’importanza dei suoi canti e delle sue danze popolari . Per il suo ritmo così ardente il ballo Verbunkosh simboleggia perfettamente il temperamento ungherese. Poi esso fu ripreso con una transizione graduale da tempi lenti a tempi più veloci da Strauss, Brahms, Liszt, e Čajkovskij.
Liszt, Kodály e Bartók
Comunque l’Ungheria affondò le sue radici da un punto di vista musicale nel 1800 , cavalcando l’onda del sentimento patriottico umanistico del secolo che pervase la Scandinavia .
Per merito di tre grandi personalità quali Liszt, Kodály e Bartók la musica ungherese assunse un tono squisitamente nazionale . Il primo si occupò di variegare l’offerta musicale a un pubblico sempre più vasto e internazionale. Il secondo e il terzo raccolsero tutti i testi musicali di campagna promuovendo contenuti esclusivamente ungheresi (non furono esclusi sostrati zingari e del meglio delle varie culture del territorio).
Budapest e la musica di oggi
Le platee del Teatro dell’Opera di Stato Ungherese , dell’Accademia Musicale Ferenc Liszt , e del Palazzo delle Arti MÜPA sono sempre gremite, che si tratti della messa in scena di capolavori tradizionali, di interpretazioni contemporanee o di brani sperimentali dei giovani innovatori.
Budapest è orgogliosa anche delle sue band emergenti:
- Fran Palermo (rock);
- SoulClap Budapest (jazz, funk, hip hop) ;
- AWS (metalcore );
- Il trio Veronika Harcsa, Andrew J e Bálint Gyémánt (jazz).
Migliori posti dove ascoltare musica a Budapest
- Filarmonica Nazionale Ungherese : è da oltre novant’anni una delle principali orchestre sinfoniche ungheresi. Dal 1997 Zoltán Kocsis è stato assolto come direttore . Ottimo per la musica classica;
- A38 (Petőfi híd, 1117 ), Barba Negra (Szállító u. 3) , Dürer Kert (Öböl utca 1, 1117 ), l’Ackuarium Club (Erzsébet tér 12, 1051): musica dal vivo dei migliori artisti ungheresi e internazionali;
- Jazz Club (Hollán Ernő u. 7, 1136 ), Dobló ( Dob u. 20, 1072) , Jedermann ( Ráday u. 58, 1092 ): musica jazz dal vivo .
3 eventi top a Budapest
- Il Budapest Summer Festival all’aperto sull’Isola Margherita: è il più emblematico festival artistico dell’Ungheria . Nel teatro all’aperto di Városmajor si svolgono: concerti di musica classica e moderna , balletti, e tanto altro ancora;
- Festival di Primavera : arrivato alla sua 39° edizione (5-22 aprile) presenta anteprime mondiali sull’arte in generale con eventi di musica classica, opera, e jazz;
- Settimane artistiche in autunno: rassegne artistiche di ogni tipo invadono Budapest che si prepara al freddo dell’inverno con il calore di spettacoli di ogni genere.
Ungheria, terra di geni ed eroi
L’Ungheria è una nazione piccola ma ha dato tanto all’umanità in ogni campo: arte, sport, la musica, poesia, scienza, la matematica e tanto altro ancora. E che dire del cinema! Hollywood non sarebbe stata la stessa senza la Twentieth Century Fox e gli studi della Paramount ideati dai magiari Wilhelm Fuchs e Adolph Zukor .
Purtroppo dopo la Seconda Guerra Mondiale l’animo degli ungheresi fu distrutto da tanti episodi devastanti, quali la presenza dei nazisti, l’Olocausto, i russi e i comunisti. Purtroppo a loro proverbiale melanconia spinse molti al suicidio (triste primato per questo fazzoletto di terra magiara). Però in molti casi questa sorta di tristezza atavica fu canalizzata in un fare positivo . L’Ungheria partori talenti di fama internazionale (la maggior parte erano ebrei emigrati specie negli USA) di cui provo a citarne qualcuno.
9 ungheresi famosi nel mondo
- László József Bíró (1899 – 1985) fu un giornalista e inventore ungherese naturalizzato argentino, famoso per aver ideato la penna a sfera che porta il suo nome;
- Robert Capa: ( 1913– 1954), pseudonimo di Endre Ernő Friedmann fu un fotografo ungherese naturalizzato statunitense. I suoi reportage documentarono cinque diversi conflitti bellici, tra cui la Seconda Guerra Mondiale a Londra, nel Nordafrica ed in Italia. Ed in particolare lo sbarco in Normandia dell’esercito alleato e la liberazione di Parigi;
- Harry Houdini: (1874– 1926), fu un illusionistae attore austro-ungarico celebre pr le sue fughe impossibili;
- Il caffè di Francesco Illy: ( 1892– 1956) fu un imprenditore e inventore austro-ungarico naturalizzato italiano; fu il fondatore della Illycaffè;
- Sándor Márai: ( 1900– 1989) fu uno scrittore e giornalista ungherese . La sua fama è legata in particolare al romanzo Le braci del 1942 (apparso in Italia nel 1998) e L’eredità di Eszter (pubblicato nel 1999);
- Ferenc Molnár: (1878 – 1952), fu uno drammaturgo ungherese di origine tedesco-ebraica. Fu l’autore del libro I ragazzi della via Pál, classico della letteratura per ragazzi, pubblicato nel 1906;
- Joseph Pulitzer: (1847 – 1911) fu un editore e politico ungherese Nato a Makó (Ungheria) e vissuto negli Stati Uniti. A sua memoria e per sua volontà è stato istituito un premio, il premio Pulitzer, il più significativo nel campo giornalistico, assegnato per la prima volta nel 1917;
- Ernő Rubik: (1944) è un designer, e architetto ungherese all’istituto universitario d’arte e design Moholy-Nagy Művészeti Egyetem di Budapest. Deve principalmente la sua notorietà all’invenzione dell’omonimo cubo e di altri giochi di logica e strategia;
- Sándor Petőfi : è considerato il poeta nazionale ungherese del romanticismo, nonché una figura chiave della rivoluzione ungherese del 1848;
Conclusioni
Per concludere Budapest è stata al disopra delle mie aspettative. Un territorio così minuscolo ma straboccante di gioielli che lo impreziosiscono finemente. Budapest è senz’altro una tappa da prendere in considerazione per le prossime festività !
Ho avuto modo di immergermi nella cultura ungherese e l’ho trovata poliedrica, attaccata alle sue tradizioni ma desiderosa di innovarsi. Budapest è perfetta per qualsiasi tipo di viaggiatore, per le famiglie e per i bambini. Ad ogni angolo di Budapest vi aspetterà qualcosa di sorprendente. Mi raccomando non ci lasciate il cuore. Mal che vada potrete andarvelo a riprendere. Io la farò presto!
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