Corfù l’isola greca che non c’è

“Ancora una volta sentii quanto la cosa semplice e frugale fosse felicità: un bicchiere di vino, una castagna arrosto, un bracerie malconcio, il suono del mare. Nient’altro.”

Nikos Kazantzakis, Zorba the Greek

Corfù l’isola greca che non c’è

Senza dubbio Corfù è l’isola greca che non c’è! Nel senso che dopo averla visitata questa estate mi è sembrato di essere a Venezia,  Parigi o Londra! Questo perché   l’isola di Corfù è stata anticamente dominata da svariate popolazioni , che nel corso dei secoli l’hanno plasmata rendendola il gioiello che è oggi. Il risultato di questo passato  eterogeneo è una società cosmopolita abituata ad accogliere lo straniero e con un forte senso dell’ospitalità. Senza dimenticare che quello che ne è venuto fuori da tutte queste dominazioni è soprattutto un museo a cielo aperto, ovvero una piccola Europa con un’anima squisitamente greca . di scoprire qualcosa Vediamo in questo articolo di una meta esclusiva per cui ne è valsa la pena staccare un biglietto aereo!

Già al momento dell’atterraggio all’aeroporto Internazionale di G. Capodistria mi sono fatta un’idea della bellezza che mi aspettava. Lasciando la Puglia alle spalle, nei pressi di Kanoni   la vista di una laguna  in mezzo a una fitta vegetazione si è alternata e  una distesa di uliveti . E un senso di pace mi ha pervaso. Come quando ho intravisto dal finestrino il rosso delle tegole di paesini sonnecchianti sotto qualche timida nuvola banca. Sono stati cinque giorni di pura felicità che ho condiviso in un altro post (clicca qui) con 4 interessanti itinerari da non perdere!

Dove si trova l’isola di Corfù? Tra mito e realtà

Dovete sapere che l’isola di Corfù è immensa. Essa è la seconda (dopo Cefalonia) più estesa (613,6 km²) dell’arcipelago delle Isole Ionie . Posta tra il nostro stivale e l’Albania conta circa 110. 000 abitanti, di cui 36. 000 vivono nella sola capitale omonima. Per cominciare vediamo un po’ di notizie curiose al riguardo!

Intanto l’isola di Corfù  è anche conosciuta con il suo nome greco Kerkyra. Così si chiamava  una ninfa amata da Poseidone rapita e  ivi trasportata. L’appellativo Italiano invece deriverebbe dalla parola greca Κορυφώ (Koryphō), cioè  ‘i due picchi’(a indicare probabilmente le due cime della  Fortezza Vecchia  ).

L’isola dei Feaci di Ulisse

Secondo il mito  Corfù potrebbe essere l’isola dei Feaci dove Ulisse incontrò Nausicaa.  Una giovane fanciulla il cui padre Alcinoo avrebbe fornito la nave all’intrepido marinaio per tornare in patria.
Certo è solo che l’isola di Corfù trasuda di storia.

Da originale colonia corinzia (734 a. C.) passò dall’Impero romano (229 a.C.) a quello di Costantinopoli (395-1204) . Successivamente diventò per 400 anni uno dei possedimenti strategici di Venezia (1386) nel Mediterraneo. Mossa che assicurò alla Serenissima l’opposizione al dominio ottomano per ben due volte nel XVI sec.

Corfù e i francesi e gli inglesi

In seguito nell’isola di Corfù f u la volta di Napoleone e dei francesi (1797). E infine arrivarono ancora gli inglesi (1809-1815) sotto il cui protettorato si ottenne l’indipendenza come Repubblica indipendente. Solamente nel 1864 le isole ioniche si annessero alla Grecia libera dai Turchi.

Da allora ci fu una ripresa fiorente in ogni settore da quello agricolo e industriale a quello artistico. Merito del primo ministro G. Theotokis. Quella fu una breve estate. Le conseguenze disastrose delle due guerre mondiali impoverirono lo stato. Inseguito subentrò   la crisi di debito pubblico del XX secolo , che spezzò l’animo dei corfioti . Si trattò di  una malattia cronica,  praticamente inguaribile. Oggi nell’isola di Corfù  si sopravvive per lo più  con gli aiuti dell’Unione Europea e del turismo emergente.

Perché andare nell’isola Corfù?

Basterebbe solamente la natura rigogliosa dei paesaggi variegati e mozzafiato dell’isola di Corfù a farvi innamorare. Se ci si aggiunge il suo ricco patrimonio storico, artistico e culturale il danno è fatto per tornarci più volte! Cosa aspettarsi allora?

Tesori nascosti da scovare ovunque. Dalle cittadine più sofisticate ai borghi dell’interno nascosti fra fitti boschi. Dalle sontuose località balneari attrezzate alle piccole baie nascoste da faraglioni giganti baciati dal sole.

Corfù la vicina d’Italia

Cosa di non poco conto inoltre è che  l’isola di Corfù è facile da raggiungere in aereo o in traghetto dall’Italia. Ed  è davvero per tutte le tasche. E non ultimo soddisfa ogni tipo di viaggiatore, da quello che cerca la semplicità e la pace a chi ama il lusso e la mondanità. Oltretutto è adatta a solitari, a comitive, coppie e famiglie con bambini!

L’ideale per girare l’isola di Corfù sarebbe di affittare una macchina. Tuttavia , se per voi l’auto è uno stress come per me, vi consiglio di soggiornare al centro storico di Corfù città  . La  old city del capoluogo  è infatti il cuore pulsante di tutto il territorio. La zona più organizzata per trasporti, strutture ricettive, vita notturna, cosa da fare e vedere.

 Cosa visitare?

Così la mia avventura nell’isola di Corfù è partita dal versante est dell’atollo greco per proseguire poi verso nord e ovest. A parte Corfù città  devo ammettere che il lato orientale non mi ha particolarmente entusiasmato (Gouvia in particolare, un po’ meglio Ipsos) , esclusa   la deliziosa Kanoni. Forse per il troppo cemento delle rinomate catene alberghiere presenti laggiù. In questi punti le spiagge sono strette e prevalentemente fatte di ghiaia e ciottoli lisci.

Al contrario ho scovato qualche chicca a  nord (Kassiopi, Sidari) e a ovest  (Paleokastrista) . In effetti i lati settentrionali e occidentali sono i più suggestivi dell’isola di Corfù . La sabbia si fa fine e dorata e il mare più aperto si accende di un blu cobalto che abbaglia! Ho escluso il sud dal mio  tour per mancanza di tempo. Ed è stato un gran peccato perché sarebbe stato quello più interessante perché più deserto e lontano dalle orde di turisti. Prossima volta non me lo farà scappare!

Cibo e vino a Corfù

Se si vuole scoprire l’essenza dell’isola di Corfù bisogna provare anche  i suoi piatti tipici e il suo buon vino. In generale la cucina locale  è fatta di piatti mare e monti, che sono poco elaborati ma gustosissimi. Alla loro base c’è la ricerca della freschezza e della stagionalità dei prodotti. Senza dimenticare che ogni popolo ci ha lasciato traccia della propria cuisine  creando una tradizione di ricette uniche e appetitosissime.

In merito al vino che da millenni ha visto la Grecia come protagonista in Europa, oggi i riflettori sono accessi su altre nazioni. Tuttavia il settore enologico è in rapida ricrescita . E può contare (oltre la classica Retsina , vino dolce da uva  Savatiano aromatizzato con resina di Aleppo) su una serie di vini di tendenza. Tra questi : Assyrtiko,  Moschofilero, Agiorgitiko, Xinomavro, Vinsado, Mavrodafni.

Per gli appassionati di nettari particolari nell’isola di Corfù   non mancano delle cantine da visitare:

Cosa mangiare nell’isola di Corfù ?

Sicuramente avrete provato una volta nella vita qualche specialità greca, dove regna sovrana la feta . Quest’ultimo è un formaggio leggero  con cui si preparano di solito la famose horiatiki , ovvero le insalate a base di succosi pomodori, peperoni , cipolle, e olive . Non molto digeribile, ma salutare e fresca. Oppure la moussaka, una sorta di parmigiana di carne, patate, melanzane e una crema simile alla besciamella. E tante altre portate con agnello e maiale con cui si preparano i gyros  pita, che è il tipico pane sottile simile a una piadina. Queste ultime sono l’essenza dello street food greco , a cui si aggiungono:

  • Souvlaki: carneo pesce e verdure infilzate su spiedini e cotte sulla griglia;
  • Bifteki: polpette di carne fritte servite con la classica salsa tzatziki (fatta con yogurt, erbe aromatiche, aglio, menta ,  aneto, cetrioli).

Oltre queste delizie nell’l’isola di Corfù si possono assaggiare primi e secondi molto originali frutto di contaminazioni straniere. Ed è proprio a tavola che osservi le abitudini dei corfioti accorgendoti che per loro mangiare e bere non è una questione di sopravvivenza ma è un piacere, non solo per il palato, ma anche per stare in  buona compania !

12 cose da mangiare nell’isola di Corfù

Nell’l’isola di Corfù ci sono molti posticini dove avrete l’imbarazzo della scelta per tuffarvi in un mondo di sapori eccezionali. Più dei ristorantini eleganti fatevi coccolare dalle  frequenti e graziose   e tradizionali taverne. Queste ultime vi piaceranno molto per la loro atmosfera così genuina e casual. E se siete fortunati magari a cena qualcuno prenderà una chitarra e improvviserà le kantades, delle serenate romantiche come le nostre canzoni napoletane.

Normalmente a tavola si cominciano le danze con una mezedakia , che è un piatto colmo di antipastini vari . Al cestino del pane segue acqua, vino o birra a seconda di cosa ordinate per poi sprofondare in queste prelibatezze locali:

  1. Bakáljros me skordalá: merluzzo con contorno di purè di patate e aglio ;
  2. Bekri mezé : spezzatino di maiale cotto al vino rosso
  3. Bourdéto : zuppa di pesce molto piccante fatto con palombo, scorfano o pastinaca;
  4. Briám : una piccolo teglia di verdure al forno come il ratotouille;
  5. Chélia : Anguilla grigliata, arrosto o in gelatina;
  6. Gópes : sardine arrosto o a forno offerte anche come spuntino;
  7. Juvétsi : pasta gratnata a forno con carne di manzo o agnello;
  8. Kokorétsi :frattaglie messe dentro un budello e cucinate allo spiedo;
  9. Marídes :pesciolini fatti a forno e da inghiottire in un boccone;
  10. Pastisada : bucatini con ragù di manzo o pollo;
  11. Patsária : barbabietola rossa ripiena di spinaci;
  12. Sofrito : manzo arrosto, marinato in aglio e aceto, e dopo rosolato nel vino rosso;
  13. Spanakópitta : pasta sfoglia ripiena di spinaci;
  14. Stifádo : stufato di manzo o coniglio con pomodoro e cannella;
  15. Tirópitta : pasta sfoglia ripiena di formaggio.

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Conclusioni

A questo punto potete stare tranquilli sul fatto che  l’isola di Corfù  è una garanzia per una vacanza indimenticabile. Nonostante il mese di luglio sia stato particolarmente caldo non ho sofferto molto perché la brezza marina è stata d’aiuto. Ovviamente è meglio andare in primavera con delle temperature più miti  per apprezzare al massimo il vostro soggiorno. E perché no anche d’inverno qui  la vitalità non manca come del resto durante durante tutto l’anno.

L’isola di Corfù vi regalerà dei momenti unici lontano dal caos delle metropoli. Vi permette di non stare dietro le lancette dell’orologio e di abbandonarvi a voi stessi. Potrete vagare all’interno di qualche villaggio sperduto e sentire il profumo di qualche rosa selvatica. O potrete scambiare due parole magari in inglese con qualcuno del posto che magari vi inviterà a bere uno dei loro liquori e distillati a scelta tra Ouzo, raki, tsipouro e masticha per rallegrare la vostra giornata. D’altronde se Sissi , Guglielmo II, Filippo marito della regina Elisabetta e il miliardario russo Roman Abramovic hanno deciso di viverci ci sarà un motivo! Buon viaggio!

Ristoranti consigliati:

Info generali su Corfù: 

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