Chi è Roberto Cipresso? È l’arte di fare il vino a Montalcino

Chi è Roberto Cipresso? È l’arte di fare il vino a Montalcino

“L’arte è un punto di vista e un modo geniale di guardare le cose.”

Henry James

Roberto Cipresso. L’arte di fare vino a Montalcino.

Un  weekend  di Settembre mi sono recata a Montalcino  a  ‘Poggio al Sole’  , resort stellato di Roberto Cipresso  , enologo di fama internazionale. Ho avuto l’occasione di conoscerlo meglio nel suo  eden e assaggiando il suo oro rosso, ossia il Brunello,  uno dei vini più conosciuti al mondo.

Senza dubbio, la mia è stata  un’esperienza che vi metterà di fronte all’evoluzione dell’imprenditoria agricola in Toscana. Certamente essa affonda le radici nella tradizione, ma è decisamente proiettata verso il futuro dell’innovazione.

E non a caso vi parlerò delle novità nella cantina di Roberto Cipresso , il cui sguardo non segna mai un confine, ma si apre ogni volta ad un orizzonte nuovo. Per cui, sedetevi pure comodi e cercate di seguire Roberto Cipresso   attraverso il mio racconto, perché non è facile stargli dietro!

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Il primo incontro con Roberto Cipresso

L’ 08 Novembre del 2018 è una data memorabile per me. Fu allora che incontrai infatti per la prima volta  Roberto Cipresso . Ero stata invitata con altri sommelier a una cena a sorpresa  con degustazione di vini al  ristorante ‘Nautilus’ di Andrea Baldeschi  a Tirrenia, Pisa. Si trattava dei vini di  Roberto Cipresso  abbinati a dei piatti di cucina tradizionale toscana. In quell’occasione l’eclettico winemaker presentò anche il suo libro  ‘Il Romanzo Segreto’  .

In questo mio post  scoprirete con il mio articolo il motivo del successo di Roberto Cipresso  ,  che  risiede nel connubio tra un’eccellente preparazione accademica e una prorompente personalità. Roberto Cipresso  rivoluziona tutto ciò che ordinario, si mette in gioco quotidianamente, poiché la sua curiosità lo spinge a vedere castelli laddove gli altri vedono ruderi!

‘Poggio al Sole’, il buen ritiro di Roberto Cipresso

Così un venerdì mattina sono partita in treno da Pisa direzione Montalcino, per conoscere da vicino e intervistare  Roberto Cipresso. Dal treno sono scesa alla fermata di  Buonconvento . Qui mi è venuto a prendere in macchina  Fabio degli Stefani, braccio destro di  Roberto Cipresso. 

Dopo qualche minuto con Fabio degli Stefani abbiamo percorso con la sua Fiat grigia  un viale di cipressi alti e fieri , che ci hanno portato dritti al cancello di ‘Poggio al Sole’

‘Poggio al Soleè l’ incantevole agriturismo di Roberto Cipresso , che si estende  per  due ettari per lo più coltivati a Brunello  in località Torrenieri. Si tratta di uno spettacolare  wine relais posto  tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata.

‘Poggio al Sole è un vecchio rudere del 1700 trasformato nel 1996 in un elegante casa vacanza di campagna  in perfetto stile toscano. Immerso in una vegetazione dolce e avvolgente tra l’Abbazia di Sant’Antimo (VIII secolo), Castelnuovo Abate e Sant’Angelo in Colle , ‘Poggio al Sole dispone di cinque appartamenti a pietra viva , dotati di tutti i comfort di ultima generazione.

Il mio loft a ‘Poggio al Sole’

Ho davvero trascorso un fine settimana indimenticabile a ‘Poggio al Sole’  nella pace del creato, tra i piaceri del cibo,  del vino, e della buona compagnia di Roberto Cipresso.  Ho proprio staccato un biglietto per la prima fila di uno spettacolo di una natura rigogliosa e silenziosa tra filari di vite e  panorami mozzafiato.

La mia stanza era un elegante e comodo loft a pianterreno di ‘Poggio al Sole’  . Quando mi ero affacciata da una finestra interna, vedendo  i colori del tramonto che  pennellavano di arancione le pareti del casale.

Tutto intorno sentivo  profumi di lavanda, ginestra e rosmarino, che invadevano il pergolato. Mi ero goduta appieno  il mio soggiorno, rinfrescandomi con una doccia e rilassandomi nel mio morbido  letto in soffitta.

Mi fecero compagnia Briciola il gatto, e le cicale, che intonarono un canto, salutando l’estate che intanto andava via. A volte bisogna  ricordare che basta davvero poco per rigenerarsi, e la Toscana di Roberto Cipresso è un all inclusive di sensazioni, che difficilmente si possono provare altrove .

Chi è Roberto Cipresso? Winemaker eclettico , blend perfetto di razionalità e sentimento. 

Classe 1963, Roberto Cipresso  nasce a Bassano del Grappa , ma l’uva da giovane non gli interessa affatto. Non solo! Inizialmente la sua vera passione è l’alpinismo. Pensate che Roberto Cipresso   studia volentieri agronomia a Padova per stare più vicino alle vette da scalare!  Roberto Cipresso   doma saggiamente questa sua forma di irrequietezza giovanile. Perché se da un lato la scuola lo disturba, dall’altro è consapevole della sua importanza per dare un solido fondamento alla sua carriera.

In tutta sincerità, Roberto Cipresso è sempre stato un montanaro, e in cima alle Dolomiti impara più che tra i banchi. Cosa? La capacità di oltrepassare i propri limiti, le proprie paure, di scegliere la cosa più logica, perché si sa in fondo fino a dove ci si può spingere!

La perdita di un amico e l’addio alla montagna

Il potere senza la mente, serve a ben poco. Per quanto capaci , siamo sempre esseri umani, macchine perfette , ma non infallibili. E questo Roberto Cipresso l’ha imparato a proprie spese, dopo essere rimasto miracolosamente illeso a causa di una caduta di 80 metri dal Cividale, e la tragica perdita di un amico fraterno!

Così Roberto Cipresso si prende una pausa dai bollori interni, e  decide di conseguire un master presso l’ ‘Istituto di San Michele all’Adige’. Da qui sono usciti fuori numeri uno nel settore vinicolo con la direzione del celebre Professor Attilio Scienza, guru dell’enologia italiana. Roberto Cipresso  non rinuncia a fantasticare, cambia solo rotta, facendo presto parte di quella nicchia di winemakers da rivista platinata.

Roberto Cipresso si descrive nel suo ‘Il Romanzo del Vino’ 

Eppure Roberto Cipresso è rimasto lo stesso ragazzo di prima, come si descrive nel suo libro ‘Il Romanzo del Vino’ :

Da giovane ero già tutto quello che sono oggi. Ballavo poco e male. Suonavo la chitarra con passione. Il mio fumetto era ‘Alan Ford’’. Il Libro con la maiuscola era e resta ‘Lo Straniero di Camus’, ma non potevo certo scappare a ‘Siddharta’ e ‘L’Alchimista’.

Per completare il quadro dirò che mi sono commosso con ‘L’Attimo Fuggente’ e ‘Schindler’s List’, la grande sfida versione cinema è ‘Duel’, l’incanto formato pellicola è ‘Il Color Viola’, un grande attore è De Niro ma restano indimenticabili Giannini e la Melato nel film di quella che sarebbe diventata anche la mia amica Lina Wertmüller, il cantante del cuore è James Taylor, la grande trasmissione è ‘Blob’, per quanta TV vedo, e il comico è Benigni…”.

Dal Veneto alla Toscana. Nulla è per caso!

Il concorso vinto da ranger è un lontano ricordo per Roberto . Appena venticinquenne, si trasferisce definitivamente a Montalcino, che stravolge in meglio la sua esistenza, diventando il posto della memoria. Casualità, destino? Poco davvero importa, perché dal 1988 al 1996, Roberto lavora presso importanti cantine a Montalcino,  quali ‘ Soldera Case Basse’ , ‘Poggio Antico’ e ‘Ciacci Piccolomini d’Aragona’.

Inevitabilmente Roberto mette su famiglia a  Montalcino  , sposando Marina Fiorani , proprietaria del rinomato ristorante Il Boccone Divino’ . Parallelamente nel 1955 con i campioni del rally Miki Biason e Tiziano Siviero,  e altri personaggi illustri,  Roberto   coofonda  ‘La Fiorita’, una azienda vinicola, che  cresce fino a toccare i nove ettari di superfice vitata.

Poggio al Sole, wine relais a Montalcino
‘Poggio al Sole’, wine relais a Montalcino

Roberto Cipresso, un visionario e un uomo dal cuore d’oro

Roberto Cipresso non è solo un professionista del settore enoico, è in primis un visionario con un cuore a prova di oceano. Lui è un globe trotter, capace di stare tanto accanto ai re quanto ai poveri, restando pur sempre se stesso, con tutta la sua straordinaria semplicità.

Quello che più mi conquista di Roberto  è la sua umanità, quello che più ammiro è l’arte del delegare. Mi ha dato fiducia, e quindi la possibilità di approfondire la mia formazione da sommelier. Mi ha spedito un po’ ovunque per lo stivale per documentare il decollo di imprenditori di spicco,  a cui ha fatto da mentore, che si sono lanciati nel vino per poi esplodere con il suo fidato appoggio.

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