‘B&B Domus Gemi’ , via dei Tribunali 309, Napoli

‘B&B Domus Gemi’ , via dei Tribunali 309, Napoli

“…Napule è mille culure
Napule è mille paure
Napule è a voce de’ criature
Che saglie chianu chianu
E tu sai ca’ non si sulo…”

Pino Daniele

b&b ‘Domus Gemi’ ,   Napoli

Il b&b ‘Domus Gemi’ in via dei Tribunali 309 di Pasquale Lomolino è il posto dove alloggiare se volete godervi il centro storico di  Napoli . Si trova a  19 minuti dalla Stazione Garibaldi e a 10 minuti dalla fermata della metropolitana ‘Cavour’ . Questo vi permetterà di raggiungere tranquillamente a piedi (e con i mezzi dove necessario)  i principali punti di interesse turistico della capitale partenopea.

Alloggiare la prima settimana di Luglio al b&b ‘Domus Gemi’  in via dei Tribunali 309  mi ha permesso infatti di perlustrare ancora una volta  Napoli . Mi sono nuovamente inebriata  della sua bellezza, dal blu del suo mare fino alla vetta del Vesuvio, imbiancata  dal volo di mille gabbiani. Per cui seguitemi in questo altro incantevole viaggio nella metropoli più incantevole del Sud Italia. Scoprirete altri tesori nascosti di questa parte così verace e autentica del  centro storico di  Napoli.

‘Napule è’…

Napoli è molto grande, conta circa un milione di abitanti. Per cui scegliere un alloggio strategico è fondamentale. E allora quale scelta migliore  del  b&b ‘Domus Gemi’  in via dei Tribunali 309?  E per questo contatto devo ringraziare Fabio Comella , la guida turistica  che  ho scelto  per vivermi la Napoli più verace!

‘Napule è mille culuri’, così canta  Pino Daniele   .  L’intramontabile cantautore napoletano ha sapientemente  racchiuso in un solo verso della sua canzone  l’essenza di questa incredibile megalopoli.  Napoli è variopinta , perché è tanto affascinante quanto problematica.

La perfezione annoia! 

Eppure nella sua emblematica imperfezione Napoli  ti entra a prepotenza dentro, al punto da creare dipendenza. Perché è piena di meraviglie  paesaggistiche, artistiche , e architettoniche. Perché qui puoi essere come vuoi, senza che nessuno ti giudichi. Rispetto ad altre parti d’Italia Napoli   mantiene uno stile do vita  semplice, e resiste all’appiattimento della globalizzazione e del boom del turismo!

Poi dovete sapere che a Napoli  ci si viene e ci si  ritorna principalmente per il calore della gente. Lo stesso che Pasquale Lomolino e Fabio Comella mi hanno trasmesso . Come? Ospitandomi e facendomi sentire come a casa!  La stessa cosa potrà succedere a voi,  se seguirete i miei consigli su dove dormire, cosa vedere e fare a Napoli . Buona lettura!

Clicca qui per visionare e prenotare le camere del b&b ‘Domus Gemi’ , via dei Tribunali, 309, Napoli

b&b ‘Domus Gemi’ ,  dove prenotare al centro storico di Napoli

Attiva dall’Aprile 2007, il b&b ‘Domus Gemi’   è una piccola e graziosa struttura posta al terzo piano di un palazzo d’epoca in via dei Tribunali 309. E più precisamente è il luogo da dove mi sono persa tra le viuzze strette , affollate e straboccanti di vita  di  Napoli.

Il b&b ‘Domus Gemi’   prende il nome dall’unione delle iniziali di Gerardina e Mimmo,  i genitori di Pasquale Lomolino . Li ha voluti così ricordare dopo la loro tragica scomparsa, quando era appena ragazzino. Da allora ereditò  un appartamento di famiglia , che  ristrutturò,  trasformandolo in un business di successo qual è oggi.

Nonostante questa perdita immane, Pasquale Lomolino non ha perso il sorriso, perché è quello che ti scalda appena ti accoglie nel suo b&b ‘Domus Gemi’ . Questo è quello che ha fatto con me ! In modo timido e gentile si è messo a mia completa  disposizione, rendendo  il mio soggiorno indimenticabile. Vediamo più da vicino com’ è questo mio nuovo rifugio nel  pieno  centro storico di  Napoli.

b&b ‘Domus Gemi’ ,  Napoli. Tre stanze su ‘piazza San Gaetano’

Appena  sistemata nella mia stanza nel b&b ‘Domus Gemi’ ,  l’ afa estiva di Napoli è stata alleviata dall’aria condizionata  . Questa è uno dei tanti comfort che si hanno a disposizione nelle tre camere. Inoltre quello che ho  apprezzato è stato:

Il b&b ‘Domus Gemi’  è l’ideale per chi è alla ricerca di una sistemazione confortevole e semplice. Si respira un’aria familiare all’interno di questa abitazione spaziosa dagli arredamenti un po’ retrò e lineari. La sua più grande caratteristica è la posizione strategica, che mi ha permesso di scovare altri angoli nascosti del centro storico di  Napoli.

‘Via dei Tribunali’ a Napoli secondo Fabio Comella

Quando ti affidi a un professionista per ottenere il massimo, la differenza la noti. E nel mio caso sto parlando di Fabio Comella, una giovane e brillante guida locale. In poche ore mi ha spiegato tutto quello che  il centro storico di  Napoli poteva offrirmi fuori dai consueti circuiti turistici. Mi ha cucito addosso un  tour personalizzato da fare a piedi a partire da ‘Via dei Tribunali’,  dov’è ubicato il b&b ‘Domus Gemi  .

Via dei Tribunali’  è la parte più autentica di  Napoli, dove la macchina non serve, piena come è di ZTL. L’ho percorsa in lungo e in largo. Ho sentito il profumo del soffritto di aglio , che le massaie usano per preparare la pummarola fresca a pranzo. Così sono andata oltre i classici itinerari  del centro storico di  Napoli  (di cui tra l’altro vi ho parlato in un precedente articolo) fra guglie, chiostri, cavità sotterranee, e i vicoli ciottolati di sanpietrino .

‘Via dei Tribunali’, il decumano maggiore di Napoli

 ‘Via dei Tribunali’  è il cuore pulsante di tutto il centro storico di  Napoli  . Quest’ultimo si estende per 17 km a est della città, inglobando  i quartieri di ‘San Giuseppe’, ‘Porto’, ‘Pendino’, ‘San Lorenzo’, e ‘Mercato’. Un gioiello di inestimabile valore che  è stato riconosciuto dall’ ‘UNESCO’ nel 1995 e inserito tra i beni dell’umanità.

‘Via dei Tribunali’  per di più è una delle tre strade principali dell’antico impianto urbano greco  . Per questa ragione è detto decumano , ed è quello maggiore di Napoli. Ce ne sono altri due:

Perché si chiama ‘Via dei Tribunali’ ?

‘Via dei Tribunali’  si snoda  per 800 metri . Comincia  a ‘Porta Alba’ e ‘Piazza Bellini’ e  finisce,  dopo l’incrocio con ‘via Duomo’ , in corrispondenza del ‘Castel Capuano’. In questo edificio nel XVI secolo Don Pedro di Toledo riunì cinque terribili corti di giustizia .  La loro spietatezza era talmente rinomata che si battezzò quest’area come quella   ‘via dei tribunali’ da non dovere mai percorrere nella vita! Fatto curioso è che la stessa ‘Piazza San Gaetano’  , quella che si staglia esattamente in mezzo a ‘Via dei Tribunali’ ,  sorge su una precedente agorà greca e foro romano.

Adesso andiamo a spasso per ‘Via dei Tribunali’per esplorare  posti esagerati che vi faranno apprezzare  la storia, l’arte e la cultura del centro storico di  Napoli . Poi vi darò delle dritte su dove gustarsi una pizza bomba o specialità locali, e su dove godersi la  movida notturna a Napoli . Siete pronti? Let’s go! 

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2 itinerari da fare a piedi in  ‘via dei Tribunali’, Napoli

Napoli è piena di sorprese, e sta  diventando una meta turistica molto ambita non solo dagli stranieri ma anche dagli stessi Italiani. Perché? Provate a farci un salto e vi accorgerete che non basta una volta per dire che la conoscete abbastanza. Anche gli stessi Napoletani si stupiscono della loro città,  perché trovano  sempre qualcosa di nuovo da vedere o fare.

Non è semplice quantificare le attrattive di ‘Via dei Tribunali’ perché sono infinite. Quando ci si entra si ha come la sensazione di entrare in un labirinto fatto  di stradine ciottolate, affollate da turisti e puntellate da famose pizzerie e ristoranti. Qui  avrete un posto in prima fila per un grande spettacolo, quello della vita in tutte le sue forme. Le signore anziane che stendono i panni bianchi al sole ,  i commercianti che lavorano per guadagnarsi la pagnotta, e i motorini che sfrecciano senza casco impaurendo qualche passante distratto.

Cosa dire, ‘Via dei Tribunali’  è un teatro a cielo aperto. Qui  gli sconosciuti vi sorridono, e si fa facilmente amicizia . E tra una chiacchiera e l’altra scorgerete residenze nobiliari, chiese, che spuntano qua e là tra venditori ambulanti di frutta e verdura e zingare che leggono le carte. Per voi ho creato :

Buona Napoli !

‘Piazza Plebiscito’ e ‘Lungomare Caracciolo’, Napoli

‘Piazza Plebiscito’ e ‘Lungomare Caracciolo’, Napoli

“Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli”
Luciano De Crescenzo

Napoli. Itinerario a piedi da ‘Piazza Plebiscito’ al ‘Lungomare Caracciolo’

Altra giornata, altra gloria! Ora di pranzo e mi regalo in  via Toledo un  ‘cuoppo di pesce fritto’ in un cono di delizie di mare a soli sei euro.  Bevuta una cola ghiacciata mi rialzo per fare una passeggiata a ‘Piazza del Plebiscito’.

Patrimonio dell’ ‘UNESCO dal 1995’,  ‘Piazza del Plebiscito’ è il ventre ellissoidale di Napoli ed è immensa e suggestiva. ‘Piazza del Plebiscito’ è epicentro di avvenimenti clamorosi e considerevoli, come appunto  il plebiscito che la battezza , quello del 21 Ottobre 1960 per l’annessione del regno delle Due Sicilie all’Italia.

Questo giardino di pietra è ricco di monumenti e tesori artistici di alto valore e da qui in poi si prosegue verso il mare di Napoli, il  ‘Lungomare Caracciolo’  , da cui si ha una vista mozzafiato sul Vesuvio! Siete pronti? Seguitemi in questo giro dal centro al mare di Napoli!

‘Piazza del Plebiscito’, il salotto di Napoli

Per secoli  ‘Piazza del Plebiscito’  è stata punto di ritrovo per tutti i Napoletani. Originariamente si chiamava ‘Largo di Palazzo’ e ‘Largo San Francesco di Paola’.

‘Piazza del Plebiscito’  visse un periodo glorioso tra  il 1890 e i tardi anni Trenta, quando l’apertura di bar storici quali il ‘Gambrinus’ e il ‘Turco’ (poi ribattezzatoTripoli’) la animavano giorno e notte.

Oltretutto  ‘Piazza del Plebiscito’  non smise mai di essere palcoscenico di manifestazioni, installazioni d’arte e concerti. Però con il ridimensionamento e la chiusura dei noti locali sempre in festa , la piazza sembrò invasa da un’atmosfera rigorosa e severa che proprio non le si addiceva. Ed è solamente negli anni’ 90 che  è stata resa accessibile unicamente ai pedoni, diventando così  il simbolo del ‘Nuovo Rinascimento Napoletano’.

8 Cose da vedere  a ‘Piazza del Plebiscito’ 

    1. Le  statue equestri di Carlo III di Borbone’ e di Ferdinando I : Firmate dal Canova e dal suo allievo Antonio Calì ;
    2. ‘Palazzo Salerno’: Risale al  XVIII secolo e fu fatto  dall’architetto messinese Francesco Sicuro, e così chiamato da Leopoldo di Borbone-Napoli, principe di Salerno;
    3. ‘Palazzo della Prefettura: Venne costruito nel 1815 dall’architetto Leopoldo Laperuta per volere di re Ferdinando I, per farne un posto dove accogliere gli ospiti.  La facciata si presenta su due ordini, con un basamento bugnato, nel quale si apre anche il portale in piperno, e con le finestre del piano nobile sormontate da timpani triangolari e arrotondati.  Il palazzo, oltre che della Prefettura, dal 1890 è sede del più famoso caffè della città, il ‘Caffè Gambrunus’;
    4. ‘Caffè Gambrunus’ : Il nome di questo storico caffè deriva dal re fiammingo Gambrinus, considerato inventore della birra. Tra marmi, stucchi e specchi i suoi interni sono  stati decorati da 43 pittori e scultori e hanno visto sedersi ai tavoli le più illustri personalità della storia italiana, dai vari presidenti della Repubblica, a letterati come Gabriele D’Annunzio;
    5. Chiesa di San Francesco di Paola’ : Un tempio a pianta circolare con 48 colonne (per questo rievoca il ‘Pantheon’ di Roma) in stile Neoclassico fatto dall’architetto Pietro Bianchi. Fu fatto erigere da  Ferdinando I di Borbone perché riuscì a riconquistare il regno dai francesi;
    6. ‘Palazzo Reale’ : Questo fu uno sfizio del vicerè  Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos ! Esso fu rimaneggiato più volte con l’aggiunta di diciannove arcate. Queste vennero tappate dall’ingegnere napoletano Luigi Vanvitelli , perché causavano instabilità . Le arcate furono poi riempite da Umberto I nel 1880 con i busti dei capostipiti fondatori delle dinastie ascese al trono di Napoli: Ruggiero II, Federico II di Svevia, Carlo I D’angio, Alfonso V D’Aragona, Carlo V D’Asburgo  Carlo III, Gioacchino Murat, e Vittorio Emanuele II;
    7. Il ‘Castel Nuovo’: Detto anche ‘Maschio Angioino’, questa imponente fortezza domina il fronte del porto di Napoli. Questo è uno storico   castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli. Il ‘Castel Nuovo’ ha subito varie modifiche nel corso del tempo. Esso è principalmente la rappresentazione plastica della potenza di Alfonso d’Aragona, che aveva conquistato il trono di Napoli nel 1443. Non poteva che essere simbolo stesso di Napoli , e tutto l’anno ospita eventi culturali ed è tra le altre cose sede  del ‘Museo Civico’ ;
    8. ‘Museo Civico’ : Quest’ultimo si trova dentro il ‘Castel Nuovo’ e venne  inaugurato nel 1990 . Esso  vanta capolavori quali la Cappella Palatina’ e ‘La Sala dell’Armeria’ , insieme a sculture, oggetti e dipinti dall’epoca medievale al tardo Ottocento;
    9. Teatro San Carlo di Napoli’: Questo è il più antico teatro d’opera del mondo fondato nel 1737.  Date le sue dimensioni, struttura e antichità è stato modello per i successivi teatri d’Europa. Affacciato sull’omonima via al civico 98, esso è stato inserito dall’ ‘UNESCO’ tra i monumenti considerati ‘Patrimonio dell’Umanità’;
    10. ‘Chiaia’ : Questa è la zona benestante e dello shopping di Napoli , sono presenti le griffes più importanti. Inoltre  qui è un punto centrale della movida partenopea grazie alla presenza di numerosi locali raffinati e alternativi . Il fascino di ‘Chiaia’ però non si esaurisce di certo qui, poiché è  un quartiere ricco di belle chiese, stupendi edifici storici ed eleganti piazze. Clicca qui per sapeere cosa vedere a Chiaia.

‘Lungomare Caracciolo’, Napoli da mare!

Napoli o la ami o la odi. E io torno sempre a riprenderci il cuore quando posso. Crea dipendenza, perché è un insieme di contrasti infiniti, come noi essere umani. Ha un’anima che vibra in maniera prepotente . Non si può fare a meno di perdersi nella  bellezza di Napoli . Come quella del ‘ Lungomare Caraccioloe delle sue acque cristalline, a cui ci si giunge scendendo da ‘Piazza del Plebiscito’  .

Il ‘ Lungomare Caracciolo’   è lungo 3 km , e comprende 4 strade principali:

  1. ‘Via Nazario Sauro’: Parte  dal  ‘Molo di Santa Lucia’ fino a Castel dell’Ovo, attraversando i più famosi hotel di lusso della città come il ‘Grand Hotel Santa Lucia’ e ‘Hotel Miramare’. Ma anche celebri ristoranti come ‘La Bersagliera  e ‘Zi Teresa’ (clicca qui per altri ristoranti al ‘Lungo Mare Caracciolo’);
  2. ‘Via Partenope‘: Qui si trovano le più  rinomate pizzerie di Napoli come ‘Sorbillo lievito Madre al Mare’  e ‘Vesi Pizzagourmet’, e  altri importanti alberghi  come ilRoyal Continental Hotel’  e il ‘Grand Hotel Vesuvio’ (clicca qui per dove dormire nella zona del ‘Lungo Mare Caracciolo’ );
  3. ‘Via Caracciolo’: Questa è la parte più lunga che fiancheggia la ‘Villa Comunale’ e il mare .  A metà percorso c’è  la ‘Rotonda Diaz’   con la famosa statua equestre dell’omonimo  generale ;
  4. ‘Via Mergellina’:  Si estende da ‘Via Caracciolo’  a ‘Piedigrotta.  Qui siamo  a stretto contatto con la  Napoli più ‘verace’, tra reti di pescatori e barche ormeggiate. Non potete non andare al ‘Porto di Mergellina’, dove partono i traghetti per le isole. Ed è anche dove ci si può fermare in uno dei tanti chioschetti per  bere un caffè, mangiare un gelato o piatti base di pesce con vista mare!

‘Lungomare Caracciolo’, il mare di Napoli

Il Lungomare Caracciolo’ è il mio luogo prediletto perché  da qui si gode di  un panorama strappalacrime sul Vesuvio , Capri ed il promontorio diPosillipo’.  Questa è un’ incantevole  promenade che sta accesa dall’alba al tramonto ed è sempre sovraffollata per i suoi campionati di vela  e i suoi Capodanni. C’è molto da vedere e fare in questo posto, seguitemi.

Storia del ‘Lungomare Caracciolo’

Fino alla fine dell’‘800 il  Lungomare Caracciolo’ non esisteva, ed il mare bagnava Napoli fino alla ‘Riviera di Chiaia’ (dall’altro lato della Villa Comunale’). Al posto di quello che c’è oggi  c’ era una spiaggia molto frequentata dai napoletani, che venne assorbita  dall’asfalto. Dieci anni fa il sindaco di Napoli Luigi De Magistris decise di chiudere il  ‘Lungomare Caracciolo’  al traffico  regalandola finalmente ai cittadini, che qui passano volentieri il loro tempo libero.

2 Cosa da non perdere  al ‘Lungomare Caracciolo’

1. ‘Borgo Marinari’

Al ‘Lungomare Caracciolo’   spicca il ‘Borgo Marinari’ , che è a ridosso del Castel dell’Ovo’, nel quartiere San Ferdinando’. Esso è unito alla terraferma tramite un istmo artificiale collegato col Borgo Santa Lucia’.

Gli studiosi attestano che qui  sarebbe da individuare l’ ‘Isolotto di Megaride’  che sarebbe l’embrione di Napoli . I greci delle colonie di  Ischia e Cuma del IX secolo ci fecero un emporio commerciale. Questo  venne dapprima nominato Partenope,’ in reverenza alla sirena di Ulisse , poi Neapolis’,  cioè ‘città Nuova’ . Volendola  appunto distinguere dalla ‘Paleoplis’ , ovvero ‘città vecchia’ , quando essa si espanse verso Monte Echia (‘Pizzofalcone’). Qui è tutto particolare, è una cittadella dove mangiare e bere di gusto o fumare  unnarghilè’. Tutto è avvolto in un’atmosfera speciale, lontano dai ritmi frenetici di Napoli  .

2. ‘Castel dell’Ovo’

I  resti di un passato glorioso  fanno del  Castel dell’Ovoun must irrinunciabile a Napoli. Quando si salgono gli  scaloni si arriva in cima al secondo piano. Qui a una finestra è scolpito  un piccolo Gallo in Bronzo’ a opera dell’avellinese Antonello Leone), quasi a custodire tutto quel ben di Dio. Appena giunti nella terrazza panoramica, si ammira il blu del Tirreno che pare una cosa unica con il cielo pieno di gabbiani che virano assecondando il buon vento.

Il  Castel dell’Ovo è  una costruzione prestigiosa . Secondo il mito è così soprannominato perché Virgilio celò nelle sue segrete un uovo per mantenere in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi a Napoli.

Perché  è famoso il ‘Castel dell’Ovo’?

C’è una lista di episodi eclatanti che riguardano il ‘Castel dell’Ovo’:

Nel corso del Medioevo la decadenza ‘Castel dell’Ovo’ regna sovrana fino alla riqualifica dei Borbone.  Le colmate al mare della prima metà dell’800 successivamente ampliarono la superficie abitabile, che si riempì di fastose residenze di personaggi illustri.

3 ‘Mergellina’

‘Mergellina’  è  una delle aree più spettacolari Napoli, perché si distribuisce su enormi spazi pubblici, vie larghe e un caratteristico lungomare , dove alle barchette di pescatori si alternano yatch di lusso. L’atmosfera è Mediterranea, e il mare cristallino, lo stesso che ha ispirato pittori, poeti e musicisti che hanno immortalato questa zona nelle loro opere. Pare che il suo nome derivi da una parola latina ‘mergus’, cioè ‘uccello marino tuffatore’ , o da un’altra ‘mare ialinum’,  ovvero ‘mare chiaro’. Clicca qui per sapere cosa vedere a ‘Mergellina’. 

Napoli è una poesia! 

‘Piazza del Plebiscito’‘ Il Lungomare Caracciolo’   sono due tappe da non perdere a  Napoli . Per immergersi nell’arte e nel mare dell’urbe partenopea, e per godere di momenti di relax al mare e  per prendere il sole. La sera sono punti ideali poi per fare delle belle passeggiate e mentre avrete come sfondo un panorama mozzafiato.

Indipendentemente da cosa cercate da una vacanza, Napoli è in grado di soddisfare ogni vostra esigenza. E vi dirò d più, non programmate troppo, perché vi può succedere di cambiare idea semplicemente vivendola come è successo a me.

Ed è per questo che vi consiglio di affidarvi alla gente di Napoli per capirla e girarla in lungo e in largo seguendone i consigli. Io mi sono affidata a Roberta di Porzio proprietaria del ‘InCentro b&b’ in via Toledo 156  a Napoli. E me ne sono innamorata!

 

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