“Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli”
Luciano De Crescenzo
Napoli. Itinerario a piedi da ‘Piazza Plebiscito’ al ‘Lungomare Caracciolo’
Altra giornata, altra gloria! Ora di pranzo e mi regalo in via Toledo un ‘cuoppo di pesce fritto’ in un cono di delizie di mare a soli sei euro. Bevuta una cola ghiacciata mi rialzo per fare una passeggiata a ‘Piazza del Plebiscito’.
Patrimonio dell’ ‘UNESCO dal 1995’, ‘Piazza del Plebiscito’ è il ventre ellissoidale di Napoli ed è immensa e suggestiva. ‘Piazza del Plebiscito’ è epicentro di avvenimenti clamorosi e considerevoli, come appunto il plebiscito che la battezza , quello del 21 Ottobre 1960 per l’annessione del regno delle Due Sicilie all’Italia.
Questo giardino di pietra è ricco di monumenti e tesori artistici di alto valore e da qui in poi si prosegue verso il mare di Napoli, il ‘Lungomare Caracciolo’ , da cui si ha una vista mozzafiato sul Vesuvio! Siete pronti? Seguitemi in questo giro dal centro al mare di Napoli!
‘Piazza del Plebiscito’, il salotto di Napoli
Per secoli ‘Piazza del Plebiscito’ è stata punto di ritrovo per tutti i Napoletani. Originariamente si chiamava ‘Largo di Palazzo’ e ‘Largo San Francesco di Paola’.
‘Piazza del Plebiscito’ visse un periodo glorioso tra il 1890 e i tardi anni Trenta, quando l’apertura di bar storici quali il ‘Gambrinus’ e il ‘Turco’ (poi ribattezzato ‘Tripoli’) la animavano giorno e notte.
Oltretutto ‘Piazza del Plebiscito’ non smise mai di essere palcoscenico di manifestazioni, installazioni d’arte e concerti. Però con il ridimensionamento e la chiusura dei noti locali sempre in festa , la piazza sembrò invasa da un’atmosfera rigorosa e severa che proprio non le si addiceva. Ed è solamente negli anni’ 90 che è stata resa accessibile unicamente ai pedoni, diventando così il simbolo del ‘Nuovo Rinascimento Napoletano’.
8 Cose da vedere a ‘Piazza del Plebiscito’
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- Le statue equestri di ‘Carlo III di Borbone’ e di ‘Ferdinando I : Firmate dal Canova e dal suo allievo Antonio Calì ;
- ‘Palazzo Salerno’: Risale al XVIII secolo e fu fatto dall’architetto messinese Francesco Sicuro, e così chiamato da Leopoldo di Borbone-Napoli, principe di Salerno;
- ‘Palazzo della Prefettura’: Venne costruito nel 1815 dall’architetto Leopoldo Laperuta per volere di re Ferdinando I, per farne un posto dove accogliere gli ospiti. La facciata si presenta su due ordini, con un basamento bugnato, nel quale si apre anche il portale in piperno, e con le finestre del piano nobile sormontate da timpani triangolari e arrotondati. Il palazzo, oltre che della Prefettura, dal 1890 è sede del più famoso caffè della città, il ‘Caffè Gambrunus’;
- ‘Caffè Gambrunus’ : Il nome di questo storico caffè deriva dal re fiammingo Gambrinus, considerato inventore della birra. Tra marmi, stucchi e specchi i suoi interni sono stati decorati da 43 pittori e scultori e hanno visto sedersi ai tavoli le più illustri personalità della storia italiana, dai vari presidenti della Repubblica, a letterati come Gabriele D’Annunzio;
- Chiesa di San Francesco di Paola’ : Un tempio a pianta circolare con 48 colonne (per questo rievoca il ‘Pantheon’ di Roma) in stile Neoclassico fatto dall’architetto Pietro Bianchi. Fu fatto erigere da Ferdinando I di Borbone perché riuscì a riconquistare il regno dai francesi;
- ‘Palazzo Reale’ : Questo fu uno sfizio del vicerè Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos ! Esso fu rimaneggiato più volte con l’aggiunta di diciannove arcate. Queste vennero tappate dall’ingegnere napoletano Luigi Vanvitelli , perché causavano instabilità . Le arcate furono poi riempite da Umberto I nel 1880 con i busti dei capostipiti fondatori delle dinastie ascese al trono di Napoli: Ruggiero II, Federico II di Svevia, Carlo I D’angio, Alfonso V D’Aragona, Carlo V D’Asburgo Carlo III, Gioacchino Murat, e Vittorio Emanuele II;
- Il ‘Castel Nuovo’: Detto anche ‘Maschio Angioino’, questa imponente fortezza domina il fronte del porto di Napoli. Questo è uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli. Il ‘Castel Nuovo’ ha subito varie modifiche nel corso del tempo. Esso è principalmente la rappresentazione plastica della potenza di Alfonso d’Aragona, che aveva conquistato il trono di Napoli nel 1443. Non poteva che essere simbolo stesso di Napoli , e tutto l’anno ospita eventi culturali ed è tra le altre cose sede del ‘Museo Civico’ ;
- ‘Museo Civico’ : Quest’ultimo si trova dentro il ‘Castel Nuovo’ e venne inaugurato nel 1990 . Esso vanta capolavori quali la ‘Cappella Palatina’ e ‘La Sala dell’Armeria’ , insieme a sculture, oggetti e dipinti dall’epoca medievale al tardo Ottocento;
- ‘Teatro San Carlo di Napoli’: Questo è il più antico teatro d’opera del mondo fondato nel 1737. Date le sue dimensioni, struttura e antichità è stato modello per i successivi teatri d’Europa. Affacciato sull’omonima via al civico 98, esso è stato inserito dall’ ‘UNESCO’ tra i monumenti considerati ‘Patrimonio dell’Umanità’;
- ‘Chiaia’ : Questa è la zona benestante e dello shopping di Napoli , sono presenti le griffes più importanti. Inoltre qui è un punto centrale della movida partenopea grazie alla presenza di numerosi locali raffinati e alternativi . Il fascino di ‘Chiaia’ però non si esaurisce di certo qui, poiché è un quartiere ricco di belle chiese, stupendi edifici storici ed eleganti piazze. Clicca qui per sapeere cosa vedere a Chiaia.
‘Lungomare Caracciolo’, Napoli da mare!
Napoli o la ami o la odi. E io torno sempre a riprenderci il cuore quando posso. Crea dipendenza, perché è un insieme di contrasti infiniti, come noi essere umani. Ha un’anima che vibra in maniera prepotente . Non si può fare a meno di perdersi nella bellezza di Napoli . Come quella del ‘ Lungomare Caracciolo‘ e delle sue acque cristalline, a cui ci si giunge scendendo da ‘Piazza del Plebiscito’ .
Il ‘ Lungomare Caracciolo’ è lungo 3 km , e comprende 4 strade principali:
- ‘Via Nazario Sauro’: Parte dal ‘Molo di Santa Lucia’ fino a ‘Castel dell’Ovo’, attraversando i più famosi hotel di lusso della città come il ‘Grand Hotel Santa Lucia’ e ‘Hotel Miramare’. Ma anche celebri ristoranti come ‘La Bersagliera’ e ‘Zi Teresa’ (clicca qui per altri ristoranti al ‘Lungo Mare Caracciolo’);
- ‘Via Partenope‘: Qui si trovano le più rinomate pizzerie di Napoli come ‘Sorbillo lievito Madre al Mare’ e ‘Vesi Pizzagourmet’, e altri importanti alberghi come il ‘Royal Continental Hotel’ e il ‘Grand Hotel Vesuvio’ (clicca qui per dove dormire nella zona del ‘Lungo Mare Caracciolo’ );
- ‘Via Caracciolo’: Questa è la parte più lunga che fiancheggia la ‘Villa Comunale’ e il mare . A metà percorso c’è la ‘Rotonda Diaz’ con la famosa statua equestre dell’omonimo generale ;
- ‘Via Mergellina’: Si estende da ‘Via Caracciolo’ a ‘Piedigrotta‘. Qui siamo a stretto contatto con la Napoli più ‘verace’, tra reti di pescatori e barche ormeggiate. Non potete non andare al ‘Porto di Mergellina’, dove partono i traghetti per le isole. Ed è anche dove ci si può fermare in uno dei tanti chioschetti per bere un caffè, mangiare un gelato o piatti base di pesce con vista mare!
‘Lungomare Caracciolo’, il mare di Napoli
Il ‘Lungomare Caracciolo’ è il mio luogo prediletto perché da qui si gode di un panorama strappalacrime sul Vesuvio , Capri ed il promontorio di ‘Posillipo’. Questa è un’ incantevole promenade che sta accesa dall’alba al tramonto ed è sempre sovraffollata per i suoi campionati di vela e i suoi Capodanni. C’è molto da vedere e fare in questo posto, seguitemi.
Storia del ‘Lungomare Caracciolo’
Fino alla fine dell’‘800 il ‘Lungomare Caracciolo’ non esisteva, ed il mare bagnava Napoli fino alla ‘Riviera di Chiaia’ (dall’altro lato della Villa Comunale’). Al posto di quello che c’è oggi c’ era una spiaggia molto frequentata dai napoletani, che venne assorbita dall’asfalto. Dieci anni fa il sindaco di Napoli Luigi De Magistris decise di chiudere il ‘Lungomare Caracciolo’ al traffico regalandola finalmente ai cittadini, che qui passano volentieri il loro tempo libero.
2 Cosa da non perdere al ‘Lungomare Caracciolo’
1. ‘Borgo Marinari’
Al ‘Lungomare Caracciolo’ spicca il ‘Borgo Marinari’ , che è a ridosso del ‘Castel dell’Ovo’, nel quartiere ‘San Ferdinando’. Esso è unito alla terraferma tramite un istmo artificiale collegato col ‘Borgo Santa Lucia’.
Gli studiosi attestano che qui sarebbe da individuare l’ ‘Isolotto di Megaride’ che sarebbe l’embrione di Napoli . I greci delle colonie di Ischia e Cuma del IX secolo ci fecero un emporio commerciale. Questo venne dapprima nominato ‘Partenope,’ in reverenza alla sirena di Ulisse , poi Neapolis’, cioè ‘città Nuova’ . Volendola appunto distinguere dalla ‘Paleoplis’ , ovvero ‘città vecchia’ , quando essa si espanse verso Monte Echia (‘Pizzofalcone’). Qui è tutto particolare, è una cittadella dove mangiare e bere di gusto o fumare un‘narghilè’. Tutto è avvolto in un’atmosfera speciale, lontano dai ritmi frenetici di Napoli .
2. ‘Castel dell’Ovo’
I resti di un passato glorioso fanno del ‘Castel dell’Ovo’ un must irrinunciabile a Napoli. Quando si salgono gli scaloni si arriva in cima al secondo piano. Qui a una finestra è scolpito un piccolo ‘Gallo in Bronzo’ a opera dell’avellinese Antonello Leone), quasi a custodire tutto quel ben di Dio. Appena giunti nella terrazza panoramica, si ammira il blu del Tirreno che pare una cosa unica con il cielo pieno di gabbiani che virano assecondando il buon vento.
Il ‘Castel dell’Ovo’ è una costruzione prestigiosa . Secondo il mito è così soprannominato perché Virgilio celò nelle sue segrete un uovo per mantenere in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi a Napoli.
Perché è famoso il ‘Castel dell’Ovo’?
C’è una lista di episodi eclatanti che riguardano il ‘Castel dell’Ovo’:
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- Sarebbe stato la sede della ‘Oppidum Lucullianum’ , che è la strabiliante villa del patrizio romano Lucio Licinio Lucullo ;
- Ci sarebbe morto l’ultimo imperatore romano Romolo Augusto.
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Nel corso del Medioevo la decadenza ‘Castel dell’Ovo’ regna sovrana fino alla riqualifica dei Borbone. Le colmate al mare della prima metà dell’800 successivamente ampliarono la superficie abitabile, che si riempì di fastose residenze di personaggi illustri.
3 ‘Mergellina’
‘Mergellina’ è una delle aree più spettacolari Napoli, perché si distribuisce su enormi spazi pubblici, vie larghe e un caratteristico lungomare , dove alle barchette di pescatori si alternano yatch di lusso. L’atmosfera è Mediterranea, e il mare cristallino, lo stesso che ha ispirato pittori, poeti e musicisti che hanno immortalato questa zona nelle loro opere. Pare che il suo nome derivi da una parola latina ‘mergus’, cioè ‘uccello marino tuffatore’ , o da un’altra ‘mare ialinum’, ovvero ‘mare chiaro’. Clicca qui per sapere cosa vedere a ‘Mergellina’.
Napoli è una poesia!
‘Piazza del Plebiscito’ e ‘ Il Lungomare Caracciolo’ sono due tappe da non perdere a Napoli . Per immergersi nell’arte e nel mare dell’urbe partenopea, e per godere di momenti di relax al mare e per prendere il sole. La sera sono punti ideali poi per fare delle belle passeggiate e mentre avrete come sfondo un panorama mozzafiato.
Indipendentemente da cosa cercate da una vacanza, Napoli è in grado di soddisfare ogni vostra esigenza. E vi dirò d più, non programmate troppo, perché vi può succedere di cambiare idea semplicemente vivendola come è successo a me.
Ed è per questo che vi consiglio di affidarvi alla gente di Napoli per capirla e girarla in lungo e in largo seguendone i consigli. Io mi sono affidata a Roberta di Porzio proprietaria del ‘InCentro b&b’ in via Toledo 156 a Napoli. E me ne sono innamorata!