“Perché correre affannosamente qua e là senza motivo? Tu sei ciò che l’esistenza vuole che tu sia. Devi solo rilassarti”
Osho
Negombo, il parco termale a Ischia
Senza dubbio il Negombo è uno dei parchi termali più suggestivi d’ Ischia. Il direttore Marco Castagna mi ha dato la possibilità di perdermi in questo paradiso una domenica di fine Aprile. E così oltre a dimenticare i miei affanni, mi sono rigenerata fisicamente tra gli zampilli di acqua e agavi giganti.
Come potrete immaginare il Negombo è un’oasi di benessere immersa all’interno di una natura esotica dalla prepotente bellezza. Occorrono circa due ore per vagare in questo eden, che degrada dolcemente nella baia di San Montano. Questa è una delle spiagge più esclusive d’ Ischia, una mezza luna di mare cristallino che che abbaglia per i suoi colori e la sua tranquillità.
Vi assicuro che una volta entrati al Negombo non sarete più gli stessi di prima! Perché vi abbandonerete alle gioie dell’esistenza . E vi prendenderete cura del corpo e della mente . Per cui seguitemi in questa altra avventura ischitana, che mi ha riservato altre sorprese infinte. Come quella del Negombo di cui vi parlerò in questo articolo. Buona lettura!
Negombo un piacere a cui cedere!
Ancora una volta il mio viaggio a Ischia mi ha fatto scoprire qualcosa di nuovo e di straordinario, che è il parco del Negombo. Così mi sono incamminata dal mio ‘Albergo Locanda sul Mare’ , un delizioso hotel in via Isolino 80 a Ischia Porto per continuare il giro dell’isola.
Al Negombo ci si può arrivare con i mezzi oppure in macchina o in motorino (c’è un ampio parcheggio coperto). E addirittura potrete anche farvi una passeggiata e raggiungerlo dal centro di Lacco Ameno, uno dei sei comuni d’Ischia .
Appena ho attraversato il cancello d’ingresso del Negombo mi sono precipitata verso gli spogliatoi per cambiarmi. Ho affittato un telo. E dopo aver pranzato nel bar adiacente, mi sono incamminata per esplorare questo dedalo di palme e ibiscus rosa confetto.
La baia di San Montano
Ho iniziato il mio tour dalla spiaggia di San Montano, che era davvero incantevole e quasi deserta. Sedermi in riva con la compagnia di qualche gabbiano e sentire solo il fruscio degli alberi è un lusso che non ha prezzo.
Sarà stato perché era primavera, stagione perfetta per soggiornare nell’atollo campano, lontani dalla confusione e dal caldo estivi. Questa è una sensazione meravigliosa , perché si è circondati da un’atmosfera più intima e serena.
Santa Restituta e i gigli bianchi
Adesso capisco perché Santa Restituta , patrona d’Ischia , trovò conforto alle torture dei Romani in questo angolo di terra benedetto da Dio. Si dice che le sue spoglie di furono poi devotamente recuperate e custodite nei secoli dai lacchesi.
Ancora oggi ogni 16 di Maggio si celebra la martire con una formidabile festa . Si tiene sulla sabbia cosparsa di gigli bianchi. Un appuntamento ormai che è diventato un’istituzione a Ischia. Partecipano in flotte da ogni dove per venerare questa Madonna africana.
Il Negombo , il giardino verticale del duca Camerini
Sicuramente la perfezione non esiste. Ma ad avvicinarsi a qualcosa di simile nel 1947 ci è riuscito un romantico aristocratico del Nord con la creazione del Negombo. Si tratta di Luigi Silvestro Camerini , un veneto benestante dal cuore d’oro.
Il suo era un animo ribelle specie contro il fascismo. Ciò gli costò alla fine della seconda guerra mondiale l’esilio a Ponza. In seguito gli alleati liberarono Luigi Silvestro Camerini , che finita la sua galera fu dirottato a Ischia. Qui poi si trasferì definitivamente.
Chi era il duca Luigi Silvestro Camerini?
Figlio di un ricco industriale, e viaggiatore instancabile il duca Luigi Silvestro Camerini aveva avuto un’infanzia agiata. Vagabondò per l’India e l’Asia, appassionandosi alla botanica e al paesaggismo. Laureatosi in lettere, possedeva una grande cultura umanistica, che affinò la sua indole già sensibile.
Da quando il duca mise piede a Ischia rimase stregato da un preciso punto. Quello situato tra il Monte Vico e il promontorio di Zaro, dove sorge attualmente il Negombo . Inizialmente la sua idea era quella di riprodurre la baia del Negombo (nell’isola di Ceylon, l’attuale Sry Lanka). Un luogo di cui si era innamorato e che diede il nome alla sua regia termale.
Paolo Fulceri e Ermanno Casasco: un sogno diventato realtà
Inevitabile fu la fatica per il duca di concretizzare il suo progetto. Una delle principali difficoltà fu acquistare tutti i poderi che erano divisi tra famiglie locali. Tuttavia, presto si aggiudicò una grande proprietà dove agì indisturbato. Il passo successivo fu quello di importare piante di ogni genere: africane, australiane, giapponesi e brasiliane. In questo modo ebbe inizio un’impresa straordinaria.
Chiaramente il peso del mantenimento di quel patrimonio il duca lo avvertì subito. E per sostenere la struttura la trasformò da privata a pubblica. Questo accadde nel 1970 per intervento di suo figlio Paolo Fulceri. Questi ingentilì la tenuta per realizzare qualcosa di meno selvaggio. Da lì si rivolse al Ermanno Casasco, un famoso paesaggista. Un genio che creò un fil rouge all’interno del Negombo oltre ad aree esterni da destinare a svariati usi.
Le novità del Negombo
Certamente gli interventi successivi fatti al Negombo lo hanno tanto migliorato e valorizzato. Un lavoro certosino di manutenzione e sperimentazione che continua ancora adesso. E non si è mai fermato rispettando l’ambiente e ricorrendo alle tecnologie più moderne laddove è stato necessario. Un impegno costante che è cominciato con:
- Introduzione di piante mediterranee che c’erano ma non in grandi quantità. Quali per esempio: il mirto, l’olivo, il sughero e altre specie vegetali di origine australiane e americane. Cosa che si allineava con la funzione originale di orto botanico del Negombo ;
- Recupero dei terrazzamenti, dei muri a secco e di altre innovazioni, che hanno reso il Negombo una meta di un turismo internazionale di qualità;
- L’istituzione di eventi speciali che contribuiscono al richiamo di molti visitatori ogni anno. Tra questi basta citare Ipomea , una manifestazione che dal 26 al 28 Maggio è dedicata al giardinaggio. Una kermesse allietata da spettacoli e banchetti in cui ammirare rarità in termini di flora.
Negombo e la storia delle terme a Ischia
La complessa origine geologica e vulcanica d’ Ischia è responsabile del suo ricco patrimonio termale. Esso si sviluppa lungo tutta la fascia costiera (fino a 100 metri da essa) e in prevalenza nei centri d’Ischia Porto , Casamicciola, Lacco Ameno , Forio e Sant’Angelo.
Possiamo dire che il Negombo , insieme al Poseidon , è il fiore all’occhiello d’Ischia in fatto di terme, splendida invenzione nota sin dai tempi degli Etruschi. Sia i Greci che i Romani sfruttarono al massimo i poteri curativi delle acque termali d’Ischia, costruendo molti edifici pubblici.
Il Rinascimento e il medico Iasolino
In seguito durante il Rinascimento ci fu un grande salto in avanti parallelamente alla fioritura della balneazione. Infatti il medico calabrese Giulio Iasolino studiò e censì la ricchezza termale ischitana , che venne impiegata in medicina.
Perciò si cominciò a raggiungere Ischia specificatamente per lenire ferite, e guarire malattie e disturbi di vario genere. Il risultato dell’operato di Iasolino fu che ad Ischia dal 1600 al 1900 cominciarono a spuntare numerosi stabilimenti e alberghi. Proprio in prossimità delle più rinomate sorgenti termali.
Qualcosa di fenomenale che non era solo per ricchi, ma anche per i più poveri con la fondazione nel 1610 Casamicciola delle terme ‘Pio Monte della Misercordia’. Da allora in poi Ischia venne riconosciuta come la stazione termale più famosa del mondo!
Le acque termali d’Ischia
Ischia deve parte del suo successo alle sue acque termali che sono curative . Queste acque sono calde o caldissime. E alimentano i singoli stabilimenti e i giardini termali. Altre invece sgorgano quasi infuocate direttamente in alcune spiagge o nel mare.
Oltretutto in talune parti dell’isola si assiste allo spettacolo dei getti di vapore acqueo, che risalgono verso l’alto con altre sostanze aeriformi. Questo si vede spesso lungo i crinali dell’Epomeo, nelle stufe di molte strutture dedicate, o nelle fumarole di alcuni arenili.
Tre tipi di acqua a Ischia
Ci sono tre tipologie di acqua a Ischia :
- Acqua piovana: questa è giovane e rimane piuttosto in superficie dopo essersi insinuata nel sottosuolo. Una parte della pioggia evapora, e un’altra riempie alcuni fiumiciattoli e il mare;
- Acqua fossile: è quella invece bloccata in una falda acquifera per migliaia, milioni, o addirittura miliardi di anni;
- Acqua juvenile: è quella che è contenuta nel magma, e viene fuori da grandi profondità̀. Per cui è completamente nuova. Ed è pronta a partecipare per la prima volta al ciclo dell’acqua fuoriuscendo sotto forma di sorgente.
Tipologia delle acque del Negombo
Durante questo up and down nell’acqua si concentrano minerali e miscele gassose, che sono contenuti nelle rocce millenarie che attraversa. Appena poi si riscalda si gonfia e risale tra fenditure e fratture della crosta terrestre.
Questo fenomeno è percepibile nelle acque del Negombo, il cui effetto benefico è garantito dalla presenza del Radon . Questo è un gas definito nobile in quanto stimola l’assorbimento dei sali e il tono muscolare.
In base a degli studi fatti, le acque sorgive del Negombo possono essere così classificate:
- Minerali : sono quelle che hanno un residuo secco superiore a 1 grammo per litro;
- Ipertermali: son quelle che escono fuori dalla fonte a una temperatura superiore ai 40° gradi;
- Salso-alcaline: sono quelle ricche di cloruro di sodio.
I 14 percorsi termali del Negombo
Al Negombo si contano in tutto 14 piscine termali incastonate in un perimetro di alture che si affacciano su paesaggi mozzafiato. La vista spazia dal mare alle montagne fino ai pendii scoscesi terrazzati a vigneto. Uno spettacolo a cielo aperto in cui ci si può sempre ritemprare per via di un clima che è sempre mite.
In aggiunta, al Negombo non c’è un percorso suggerito da seguire. Per cui mi sono abbandonata a vagabondare in questo labirinto magico senza seguire il filo di Arianna. Vediamo da vicino e in breve quali sono i percorsi termali presenti al Negombo e le loro caratteristiche principali.
1 Buco Nero
Il Buco Nero è un agglomerato di cascate di acqua termale a 32° C che finiscono in una grotta di roccia trachitica di origine vulcanica . Si forma una pozza verde smeraldo in cui potete perdere anche i sensi e sognare a occhi aperti.
2 Templare
I doccioni termali a 30° C del Templare vi coccolano, migliorando il tono dei muscoli della nuca e delle spalle e riducendo la loro tensione. Grande giovamento ne traggono quindi i soggetti sofferenti di cervicali. L’ideale per scordare le fatiche di una giornata e i pensieri negativi o la semplice routine quotidiana.
3 Nesti
Nesti sono tre vasche collegate fra loro a gradoni che terminano in un getto-cascata di 30° C. Sorge davanti una parete di tufo stratificata in un punto molto panoramico. Appartata e silenziosa, è adatta per la riabilitazione motoria. Nella zona sottostante, un pavimento di legno ad uso solarium.
4 Onphalos
Onphalos è una grotta di tufo per antroterapia profonda 12 mt e alta 4 mt. Questa è dotata di una base fonda a 32° C dove ci si rilassa. Segue un flusso di acqua fredda e un pozzo termale. Ci sono dei sedili per doccioni e una serie di tre getti per le cervicali. Tutta una serie di ambienti diversi per trascorre un weekend in pace con voi stessi.
5 Maya
Maya e piscina Kneipp (18-38°C) sono due vasche, una maggiore calda, una minore fredda, con gradini e massi. Si passa dall’ una all’altra. Lo sbalzo termico stimola la circolazione periferica e provoca una tonificazione generale corporea e sensoriale.
6 Piccola Vasca Marina
La Piccola Vasca Marina misura mt. 3.40 x mt. 1.65, ed è bassa mt. 1.45. Fondamentalmente è fatta per chi preferisce un idromassaggio forte in vasca con acqua di mare. Un qualcosa di davvero insolito che prende forza dagli abissi per tornare gentile sulla vostra pelle.
7 Irrgang
L’ Irrgang o Labirinto Giapponese è diviso in due piste separate da un muretto, che sono cosparse di ciottoli. Ognuna ha due temperature, una di acqua termale calda (38° C) e una fredda (18° C). Camminando almeno cinque volte da una sezione all’altra, si effettua una frizione plantare per via dei sassi. Questo attiva alcuni punti cruciali del sistema venoso e linfatico.
8 Hamam
L ‘Hamam o bagno turco presenta elementi simili alla sauna. Favorisce una generale vasodilatazione e l’eliminazione, attraverso una profusa sudorazione, delle tossine accumulate.
9 Piscina grande di mare
Piscina grande di mare è una piscina olimpica a temperatura ambiente per nuoto leggero. Dimensioni: lunghezza mt. 33, larghezza mt 15. Due profondità, mt. 0.90 e mt. 3. È adatta a tutti, e si può comodamente nuotare senza avere paura magari di andare al largo!
10 Piscina marina dell’Arco
La Piscina marina dell’Arco è sia a temperatura ambiente che riscaldata. Questa è principalmente pensata per i bambini. Diametro mt. 6, profondità mt. 1.50. Per le famiglie è un toccasana, perché possono tranquillamente lasciare i propri piccoli a giocare indisturbati senza correre nessun pericolo.
11 Ribollita
La Ribollita è una vasca termale Jacuzzi di 38 ° C. Può ospitare fino a un massimo di 8 persone (mt. 2.20 per mt. 1.80, profondità mt. 0.80). La sensazione di relax appena ci siede lateralmente su degli appositi sedili con gli spruzzi d’acqua che vi solleticano è sublime.
12 Piscina termale 8
Piscina termale 8 è a 34° C ed è stata pensata a doppio circolo (due diametri di mt. 4.40 e mt. 5.50, profondità mt 1.40) con idromassaggio forte in vasca e caduta di acqua termale dai bordi, a media temperatura. Si consigliano movimenti lenti e una permanenza di 10 min.
13 Piscina grande termale
Piscina grande termale è a 30° C. La bassa temperatura permette ampi movimenti e nuoto leggero. Dopo i primi 15 min. si assorbono oligoelementi essenziali per la terapia analgesica. Con movimenti specifici, le articolazioni acquistano più mobilità ed elasticità.
14 Piscina termale circolare
La Piscina termale circolare è a 38° C (diametro mt. 5.80, profondità mt. 0.90). Esattamente dai bordi cade giù dell’acqua e contemporaneamente dal basso si genera un idromassaggio. Dato il calore elevato è bene fare movimenti lenti per una permanenza di circa e non più di 8 minuti.
Installazioni di arte
Negombo significa un viaggio infinito in una dimensione extraterrestre. Un salto fuori dall’ordinario che poi altro non è che una realtà percettibile e dinamica fatta delle meraviglie del Creato. A cui il genio dell’uomo ha partecipato ridefinendole in delle vere e proprie opere d’arti. Non potevano mancare capolavori presenti sottoforma di installazioni di illustri artisti quali:
- Il volo: quello di un angelo in bronzo dell’artista napoletano Giuseppe Maraniello. Un essere senza tempo e con entrambi i sessi che si stacca leggero da una parete rocciosa;
- L’Arco in Cielo, e Rive dei Mari: sono le due opere di Arnaldo Pomodoro, un maestoso arco verde in acciaio smaltato nel centro del parco e una misteriosa struttura marina installata all’interno del ristorante Al FuGà (che è uno dei tanti locali che di cui potere usufruire );
- Gli occhi di Neri e Nesti : sculture piene di Laura Panno, trasparenti, lisce, che sembrano levigate dal mare, che conservano nei bagliori la memoria dei lapilli del vulcano. Sorvegliano la grotta e magnificano la salubre sosta;
- Lo Strale per il Negombo: uno zigzag colorato dagli angoli nervosi di Lucio Del Pezzo, che come un lampo precipita sulla terra, e come un albero svetta verso il cielo. Un segno preistorico, uno squillo visivo slanciato e potente;
- Sprigionamenti : il cubo giallo fluo di Gianfranco Pardi che, cadendo dallo spazio, sembra essere atterrato nella parte alta delle balze. Il pieno e vuoto degli intricati piani interni proietta complesse ombre sul terreno al tramonto;
- Incontri : Figure colorate alte circa 40 cm in ceramica smaltata, realizzate a mano da Simona Uberto. Poste a parete di taglio per una visione multipla, sospese nello spazio vuoto, formano un’unica coralità espressiva.
Centro benessere del Negombo
Dopo avere peregrinato in questo luna park di tesori nascosti e piaceri sensoriali mi sono abbandonata a un massaggio Ayurvedica rivitalizzante e senza fine. Mi sono accomodata al centro benessere del Negombo e sono uscita come rinata.
Mi hanno accolto con un gran sorriso Enzo Nicotra e Angelo Iervolino , due operatori che come altri si prendono cura dei clienti con professionalità e cortesia. Mi hanno davvero spiegato tutto quello che si può fare all’interno del centro benessere del Negombo . Il problema è stato che non volevo andare via, perché essere trattati bene fa bene all’anima e crea dipendenza.
Oltre ai massaggi si possono anche prenotare cure inalatorie e altri trattamenti che gioveranno alla vostra salute e al vostro splendore estetico (clicca qui per il listino prezzi) . In tutto si contano 16 cabine, che sono provviste di macchinari super tecnologici. Potete anche fare un po’ di acquarelax in una piscina coperta.
Perché concedersi un massaggio?
Oggi come oggi è un lusso potersi permettere le terme e un massaggio ma una volta nella vita bisogna farlo. Staccare la spina e dedicare un attimo a noi stessi è un dovere , e dovrebbe essere un rituale anche nel mondo del lavoro. Perché se si sta bene si produce anche di più e meglio.
Ma accontentiamoci magari di una vacanza al Negombo e al suo centro benessere per sciogliere la tensione e tonificarci. I massaggi infatti allentano i muscoli e diminuiscono lo stress. Per noi donne poi è fondamentale il giovamento che donano all’epidermide che risulta più luminosa e levigata. Spariscono le tossine e di conseguenza si rafforza il sistema immunitario e si cancella l’inestetismo della cellulite.
Perché andare al Negombo?
In conclusione, posso garantirvi che recarsi al Negombo è stata un’esperienza unica e indimenticabile. Baciata da un sole ancora tiepido e avvolta da un silenzio assordante non ho fatto caso al trascorre del tempo. Ogni tanto bisognare oziare, perché apporta tanti vantaggi. Ci si concentra su noi stessi e l’unico obiettivo è volersi bene.
Il Negombo è un modo per riprendere un dialogo con il nostro Io, per estraniarsi da tutto e tutti. In uno spazio incantato si impara a lasciarsi andare, che dovrebbe diventare una filosofia di vita. Ogn tanto fate in modo che tutto vi scivoli addosso armonicamente senza essere troppo razionali. E allora fatela anche voi una follia, e catapultatevi a Ischia per sognare ad occhi aperti.
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