Banksy

Banksy

“Nothing in the world is more common than unsuccessful people with talent, leave the house before you find something worth staying in for. ”
Banksy

Banksy, l’anima pop di Bristol

Classe 1974, Banksy è uno degli street artist più famosi al mondo. Non ci sono dubbi al riguardo! Nel giro di poco tempo la sua notorietà è aumentata sempre di  più. Originario di Bristol  la sua esistenza è avvolta dall’anonimato, che a quanto pare inizialmente è stata involontaria. Cosa che però per ovvie ragoni gli è tornata comoda, visto che ancora non ha deciso di mostrare il suo volto a nessuno!

Pare che  sia  stata colpa di alcuni giornalisti di Londra! Questi non avrebbero avuto molta voglia di identificare uno a uno a  Bristol   il personaggio che imbrattava la capitale inglese. Perciò hanno dato per scontato (non avendo mai saputo realmente chi fosse) che Banksy  si mantenesse in incognito per volontà sua. Scopriamo qualcosa di più su questo personaggio straordinario in questo articolo!

Chi è Banksy? 

Chi è Banksy allora? Bella domanda!  Ci sono varie  ipotesi , tra cui quella che sia una donna o addirittura un gruppo di sconoscuti. Comunque, in riferimento alle tesi più accreditate del momento, una di queste due personalità   potrebbe essere Banksy:

Banksy, qualcosa sulla sua biografia

Come potete capire Banksy è un rebus da risolvere.  Ma questo ha ulteriormente rafforzato il suo successo. Ci sono molti comunicati sparsi sulla sua biografia.  Come per esempio la leggenda legata al suo nickname, che  farebbe riferimento alle sue doti calcistiche. Infatti pare sia stato inventato in base al nome del mitico portiere Gordon Banks . A diffondere questa  congettura sarebbe stato Nobby Stiles, calciatore del Manchester .

Sveliamo qualcosa sulla sua famiglia e la sua adolescenza  secondo alcuni studi pubblicati sul ‘Mail on Sunday’   nel 2008.  Banksy sarebbe cresciuto a Yate, un sobborgo piuttosto malandato di Bristol  . Figlio di un tecnico stampanti e di un’infermiera, avrebbe frequentato una scuola privata. Ma non si sarebbe mai iscritto a nessuna facoltà a indirizzo artistico.

‘Barton Hill’, starting point dell’arte di  Banksy

Dati più sicuri sono quelli che riguardano  la susseguente carriera   di Banksy . A ‘Barton Hill’ ,  un’ area periferica di Bristol, sarebbe iniziato il suo amore  per la street art . Cosa che si è  concretizzata inizialmente nel dipingere le pareti di un’assocazione  giovanile di accoglienza.

Successivamente nel 2000  Banksy  si è trasferito a Londra , che  ha rappresentato il  trampolino di lancio per i suoi primi esordi artistici  (soprattutto da Shoreditch  a Portobello Road). Da allora in poi si è spostato parecchio,  e   negli USA  è rimasto per ben un mese.

L’arte secondo Banksy

La street art di Banksy è irriverente, ribelle ed è intrisa di una satira pungente. Le sue opere sono graffiti che hanno come tema:

  • Politica;
  • Cultura;
  • Etica;
  • Brutalità della società moderna;
  • Sfruttamento degli animali.

Le  tele di Banksy sono le superfici di spazi pubblici in disuso e abbandonati . Un modus operandi di natura anarchico e sovversivo, che spesso gli ha causato guai con la legge!

Oltretutto per scongiurare l’arrivo della polizia e velocizzare i tempi delle sue creazioni,  Banksy è dovuto ricorrere alla tecnica dello stencil  .

Cosa è lo stencil

Cosa è lo stencil ? Si tratta di riprodurre sagome sui muri attraverso degli stampi di carta, che poi sono spruzzati di colore nero . Suo maestro in questo campo è stato l’artista francese Blek Le Rat. La conferma della sua firma la rivela attraverso i suoi canali sociali, come quello di instagram.

Lo stencil  è per Banksy qualcosa di immediato da realizzare , ma che parimenti affida all’apparente e voluta semplicità della composizione il compito di denunciare ogni forma di abuso. Con tutti i problemi e le difficoltà della nostra società a Banksy non mancheranno certamente gli spunti per avere altro per cui fare rivoluzioni con bombolette a spray!

memorabili tasselli del mosaico Banksy!

Banksy è un artista poliedrico che spazia da opere di strada di enormi dimensioni a progetti multimediali e di altro genere. Non si sa mai cosa gli salta in mente. E credo che sia questa la sua arma vincente e il segreto della sua popolarità. Altrimenti non si spiegherebbe come mai si fanno art exhibition rivolte al suo genio artistico in ogni angolo del pianeta.

In basso vi propongo delle pazzie artistiche di Banksy che  lo hanno immortalato nell’eternità. Da quadri che ha fatto fuori mentre erano acquistati a prezzi vertiginosi a negozi che hanno avuto la durata di un battito di ciglia. E il bello penso che debba ancora venire. Ci si può aspettare davvero di tutto da Banksy!

banksy-mostra-museo-dello-olio-livorno-wine-travel-blog-weloveitalyeu

‘The Girl with the balloon’ 

 ‘The  Girl with balloon’  del 2022  è il graffito di una bambina che lancia un palloncino rosso a forma di cuore. Simbolo indiscusso di  speranza, esso si ammira nelle scale del Waterloo Bridgesul lato di South Bank a  Londra.

Nel 2018 l’iconica ragazzina venne battuta all’asta di ‘Sotheby’s’ per poi essere distrutta nello stesso attimo della vendita! Aperta protesta quella di Banksy contro la mercificazione dell’arte. Nel 2019, più di 500 suoi lotti sono stati battuti per un valore di circa 23 milioni di dollari.

thnik-tank-copertina-album-blur

2.  ‘Think Tank’  

Nel 2023 Banksy ha eseguito il disegno per  la copertina di ThinkTank, settimo album dei ‘Blur’ Il gruppo musicale era stato già reduce da molt problemi di salute e perdizione dei singoli membri. Il disco era nato in Marocco , dove avrebbero abitato in una sorta di riad tra gli ulivi.

Le visioni avute a Marrakech, furono tante insieme a dissenteria. Tra le loro  visioni mistiche si racconta di ambulanti  andalusi  che strimpellavano  melodie senza senso , o trattori presi a bastonate e altre follie. Per cui Banksy è stato il fiore all’occhiello per etichettare le loro note più popolari.

3. ‘Flowers’ 

‘Flowers’ del 2005  è il graffito di un manifestante con il volto coperto che lancia un mazzo di fiori. Anche qui c’è allusione al desiderio di pace. ‘Flowers’   è stato fatto sulla cortina eretta da Israele per isolare la Cisgiordania.

In questi paraggi nel 2017 Banksy ha pure  arredato il   ‘Walled Off Hotel . Questo è un albergo gioiello, e volutamente ha decorato le stanze con affaccio sulla barriera di separazione israeliana a Betlemme. Un gesto decisamente provocatorio per attirare l’attenzione verso questa realtà disumana.

Altre cose strane di Banksy! 

Difficilmente si potrà mai avere un’idea completa di Banksy . Per questa ragione bisogna accontentarsi di pillole informative sul suo conto . Senza logicamente  dare mai  nulla per definitivo, perché ci potrebbe sempre essere qualche altra stupefacente novità che stravolge!

banksy-napoli-madonna-con-pistola-venezia-il-naufrago-bambino-wine-travel-blog-weloveitalyeu

Banksy in Italia

Anche in Italia sono presenti opere di Banksy:

Non si finisce mai con Banksy!

Impossibile dilungarsi ancora su tutto quello che è l’arte di Banksy . Tra le altre cose spesso si è presentato all’interno dei più gradi musei del globo. Ci ha lasciato di nascosto caricature di capolavori . Ovviamente l’intento è stato quello di sottolineare il suo essere un fiero detrattore del feticismo collezionistico.

Banksy non finisce mai di stupire. Adesso vi propongo di seguito qualche chicca del genio della bomboletta , che ho beccato negli angoli più nascosti di Bristol .

If you like my post, please subscribe to the socials of www.WeLoveitaly.eu :

 

 

 

 

 

Bristol

Bristol

“Alcune persone vogliono rendere il mondo un posto migliore. Io voglio solo rendere il mondo un posto più bello. Se non ti piace, puoi dipingerci sopra!”

Banksy

Bristol   

Bristol   è una città inglese che sicuramente si può girare in un weekend. Si trova a Sud Ovest della Gran Bretagna (nel Sommerset). Bagnata dal fiume Avon, che la divide da Cardiff  nel  Galles, conta una popolazione di circa 460 0000 abitanti. Un gioiello moderno incastona nell’isola che è facilmente raggiungibile con un volo diretto dall’aeroporto di Pisa!

Si può dire che Bristol    è il sesto centro più popoloso d’Inghilterra e l’ottavo del Regno Unito. Nonostante Bristol sia poco estesa geograficamente, la sua archittettura urbanistica è simile a quella di una metropoli. C’è molto da vedere e da fare a Bristol   . E potrebbe essere  una valida alternativa a Londra! Scopriamo di più su Bristol    in questo articolo. Magari potrebbe essere la vostra prossima metaà per una vacanza!

Bristol, alla ricerca di Banksy!

Senza esitare troppo a fine Gennaio ho fatto le valigie e sono partita per  Bristol   , dove è nato Banksy. Questi  è  il più famoso street artist al mondo . Mi sono appassionata alla sua arte . Ed è stato uno dei motivi per la mia partenza per la cittadina inglese. Il risultato è stata un’esperienza magnfica che auguro anche a voi di fare.

Oltretutto qualche settimana prima ho anche visto una sua bella mostra al ‘Museo della Città Polo Culturale Bottini Dell’Olio’ di  Livorno . Mi sono divertita tantissimo a Bristol     e in tre giorni potrete farvi un’ idea di cosa offre da fare  e vedere .  Volevo ringraziare John Nation, esperto di graffiti e guida turistica di Bristol per i suoi presiozi consigli. Buona lettura!

La  storia di Bristol

Per quanto riguarda le origini di Bristol ,  la sua storia risale all’epoca anglosassone. Allora era poco più di un villaggio intorno a un ponte di legno, che è l’esatta traduzione del suo antico appellativo, cioè ‘Brycgstow’  .

L’insediamento a Bristol     iniziò a crescere sempre più .  Durante il periodo dei Normanni, Bristol    cambiò aspetto .  E a poco a poco sparirono i terrapieni sassoni. Per volere di Guglielmo il Conquistatore le primitive difese  furono sostituite con una cinta muraria e un castello.

Il castello normanno

I resti delle fortificazioni sono oggi visibili  a Castle Park’. L’impianto stradale assunse una sua forma. E il centro della città diventò il punto  in cui convergevano quattro strade principali . Lo stesso snodo in cui oggi si incontrano High Street, Corn Street, Broad Street e Wine Street.

Per continuare, durante il Medioevo il commercio a Bristol  divenne sempre più importante. Le barche salpavano per l’Irlanda, la Francia, la Spagna e il Portogallo . Esse erano cariche di manufatti e tessuti realizzati con lana di Cotswold.  E tornavano con vino, pesce, pelli, mais e ferro. La  potenza commerciale di Bristol  era garantita soprattutto dai traffici portuali . Cosa che le assicurò una ricchezza superiore a quella della regione a cui apparteneva!

Giovanni Caboto e la partenza per il Nord America

Successivamente nel 1497 Giovanni Caboto prese il largo da  Bristol   con la nave ‘Matthew’  e  scoprì il  Canada . Enrico VII finanziò il progetto intuendo le potenzialità dell’impresa. L’ardito Genovese , come Cristoforo Colombo , volle trovare una via alternativa  per approdare in Asia via mare.

Così come era usale all’epoca, Giovanni Caboto seguì la rotta verso Ovest attraverso l’Atlantico . Questo per raggiungere la terraferma, che era identificata erroneamente con le Indie.

Che fine fece Giovanni Caboto? 

Chiaramente la gloria della spedizione di Giovanni Caboto dette a Bristol una fama planetaria. E  alla Gran Bretagna egli consegnò il dominio sul Nord del ‘Nuovo Mondo’. Fu il secolo delle esplorazione transatlantiche inglesi. Pare che Giovanni Caboto fosse ripartito una seconda volta per quei luoghi lontani.

A parte che tra la ciurma c’era il figlio Sebastiano e che si toccò il Labrador, non ci sono altre informazoni al riguardo. Anche l’enigma sulla fine di Giovanni Caboto è abbastanza fitto. Non si sa se sia morto durante la navigazione. O se il vascello fosse naufragato durante il tragitto . O se ci fosse stato un ammutinamento da parte dell’equipaggio.

 

Bristol e il sanguinoso commercio degli schiavi  

Purtroppo Bristol (insieme a Liverpool) è tristemente nota per la tratta degli schiavi. Nell’era dell’interregno di Oliver Cromwell (1649-1660) , i manufatti locali (oltre ai tessuti, carbone, piombo e pelli di animali) erano esportati in Africa. A Ovest di questo continente si scambiavano questi beni con persone. Le stesse che in seguito si vendevano oltreoceano .

Questo accadeva per farli lavorare nelle piantagioni di zucchero, tabacco, rum, riso e cotone. A volte in Europa si adoperavano come servitù per le famiglie più aristocratiche. Qualcosa di meno faticoso, ma non sicuramente di più lodevole!

Una triste pagina della storia della umanità 

Qualcosa di davvero orribile.  Una mercificazione di cane umana che ammontava a circa a 500 000  crani! Per le condizioni disumane in cui erano tenuti, molti di questi poveri uomini morivano prima di essere sfruttati. Perché non avevano cibo a sufficenza e acqua , e altro ancora. 

C’è da sottolineare che in questa barbaria organizzata erano conivolti anche altri popoli tra cui Portoghesi, Olandesi e Francesi. Disgraziatamente la desolante piaga dello schiavismo ebbe il suo culmine tra il 1730 e il 1745.  Per fortuna poi si abolì con lo ‘Slave Trade Act’  del 1807 .

Edwuard Colston un Inglese da dimenticare!

Attualmente esistono a Bristol tutta una serie d’ iniziative per ricordare quello che non deve mai più succedere! Per esempio nel 2020 si ribattezzò la vecchia sala concerti ‘Colston Hall’ in ‘Bristol Beacon’ .   L’enorme edificio della   ‘Colston Hall’ era dedicato a Edwuard Colston (1636-1721).

Edwuard Colston era un commerciante inglese, che si arrichhì  con il sangue degli africani deportati. Alla luce delle sue nefandezze , le sue opere caritatevoli furono messi in discussione. Visto appunto  come si era guadagnato i soldi!  E al presente a Bristol si sta cercando di eliminare o modificare tutto quello che è a lui intitolato . Come un suo mezzo buzzo in bronzo  distrutto e gettato via da un gruppo di cittadini ribelli.

L’era moderna, Bristol

A prescindere da tutto e dopo un breve tracollo finanziario, nel XIX secolo Bristol  continuò a prosperare . Era sostenuta da nuove industrie e da nuove entrate finanziare. Però la Seconda Guerra Mondiale segnò fortemente la cittadina, visti i pesanti bombardamenti subiti.

Non tutto il male vien per nuocere! Almeno il dopoguerra si rivelò per Bristol  fondamentale per la sua riprogettazione urbana. Una ricostruzione che interessò notevoli complessi quali:

  • La ‘Council House’ (1956): sede del consiglio di stato fu costruito a forma di mezza luna dall’architetto Vincent Harris ;
  • Il ‘Broadmead’ : concepito nell’autunno del 2008, questo è un grosso centro commerciale con circa 300 negozi , bar, locali e sale multimediali;
  • Il ‘Royal Portbury Dock’ : edificato negli anni ’70, questo è un porto per l’importazione di auto e altri tipi di veicoli a motore.

L’ economia di Bristol

Attualmente Bristol  può contare su un’economia in crescente sviluppo, che, basata su un efficiente sistema bancario  comprende:

  • Agricoltura (frumento , orzo , avena e segale);
  • Pastorizia (con allevamenti concentrati sugli ovini di cui è il primo esportatore in Europa);
  • Industria di vario tipo (di raffinerie, chimiche, petrolchimiche, meccaniche e tessili).

‘Cabot Circus’ 

Dall’aeroporto di Bristol ci ho impiegato venti minuti con il bus per arrivare alla city center (13 km di distanza) . Prima fermata è stata quella di ‘Cabot Circus’ , che è una zona molto residenziale. Questa è caratterizzata dalla presenza di un omonimo ed enorme mall dal tetto trasparente. Esso è strapieno di ristoranti e cafè .

Ci si perde a ‘Cabot Circus’ , e gli Inglesi lo usano spesso come putno di ritrovo. Per stare con gli amici, passare del tempo a fare spese negli shops alla moda. Ci sono le firme più prestigiose e si può anche mangiare e bere , o assaggiare degli ottimi gelati o dolci.

‘Hampton by Hilton’ , dove dormire a  ‘Cabot Circus’

Cinque minuti di passeggiata e mi sono ritrovata nel mio albergo, che è  l’‘Hampton by Hilton’  .  Ve lo consiglio , un po’ vintage ma spettacolare per altri aspetti, quali :

  • Reception aperta anche la notte;
  • Staff gentile e professionale;
  • Colazione internazionale: dal dolce al salato troverete davvero di tutto;
  • Camere ampie, insonorizzate, molto eleganti e dotate di bagno privato e tutti i comfort (TV, aria condizionata e calda, ecc. ).

Cosa fare a  ‘Cabot Circus’ 

 ‘Cabot Circus’ è perfetta per alloggiarvi perché è viva e connessa con i mezzi al resto del territorio. Potete anche fare un salto per esempio nel Galles e perlustrare delizione località inglesi quali :

3-cose-da-vedere-a-park-street-bristol-wine-travel-blog-weloveitalyeu
Clicca qui per itinerario a piedi a  Park Street   su Google map

Venerdì  mattina a ‘Park Street’ 

‘Park Street’  è un distretto culturalmente molto ricco. Nei dintorni vale la pena vagabondare  nella vecchia galleria di arte di   ‘Royal West of England Academy’. E se volete osservare Bristol  in tutto il suo splendore, potrete salire in cima  alla ‘Will Memorial Building’ . Questa è la torre dell’università di Bristol , tappa d’obbligo per i giovani laureati!

Per i palati più sofisticati da provare è  il ‘Browns Restaurant’ , che è stato costruito sulla base del ‘Palazzo del Doge di Venezia’. Per i wine lovers è assolutamente una garanzia la cantina ‘Averys Wine Merchants’ in 9 Culver St, Bristol BS1 5LD, Regno Unito.

2 Cose da vedere a ‘Park Street’ 

1. ‘Cabot Tower’ : questa torre è alta 32 metri , e si trova nel parco collinoso di ‘Brandon Hill’, non lontano dal center di Bristol . Questa  è stata innalzata in onore di Giovanni Caboto, in commemorazione del 400 ° anniversario della sua spedizione. La sua costruzione cominciò  nel 1897 e si  completò nel 1898. In stile neogotico, essa è tutta composta di arenaria rossa e rivestita di pietra calcarea. Al suo interno c’ è una scala a chiocciola che è dotata di due pontegg  , che offrono uno incantevole panorama su Bristol ;

2. ‘Bristol Cathedral’: il duomo è situato nel centro storico di  Bristol. Fu fondato nel XII secolo come abbazia dell’ordine agostiniano, e divenne cattedrale nel 1542, in seguito allo scioglimento di monasteri ed abbazie voluto da Enrico VIII. L’ intero impianto architettonico giunto fino a noi incorpora solo poche parti della chiesa originale. Mentre è stato per lo più ampliato nel XIX secolo in stile neogotico. In essa si trovano sepolte numerose personalità storiche .

Da queste parti all ‘ 1 Unity St. l BS1 5HH  si cela  ‘Well Hung Lover’   di Banksy . Una vignetta  eseguita  su uno stabile, che era una clinica di salute sessuale.  Si intravede un uomo nudo appeso alla finestra della sua amante mentre sfugge allo sguardo del marito di lei .  Dopo una serie di diatribe comunali, ‘Well Hung Lover’   venne a essere il primo graffito  riconosciuto in patria  come legale. Esso è stato danneggiato  con delle macchie di vernice nel 2009 e nel 2018 con frasi offensive.

Il ‘British Museum’ di  Bristol

Non fatevi scappare poi  il  ‘Bristol Museum’  , che è un museo britannico con annessa pinacoteca. Il massive building che lo ospita  è in stile barocco edoardiano . Vi si puà accedere gratuitamente è internamente sono visitabili delle collezioni che  includono: geologiaarte orientale e storia di Bristol .

Di particolare interesse sono delle sezioni che sono rivolte alle ceramiche di Delft di produzione inglese. Al ‘Bristol Museum’   ho scovato un’altra genialata di Banksy che è il  ‘Pait Pot Angel’ .  Questo angelo con la testa coperta da un baratollo rovesciato di vernice rosa è un promemoria della  ‘Banksy versus Bristol’ , sua eclatante  exhibition tenuta in loco nel 2009 .

cosa-vedere-nella-old-city-bristol-wine-travel-blog-weloveitalyeu
Clicca qui per itinerario a piedi nella Old City su Google Map

Venerdì pomeriggio nella ‘Old city’ di Bristol 

L’ ‘ old city ‘ di Bristol   si sviluppa su Corn Street,  che è stato il cuore pulsante della vita amministrativa e finanziaria di tutta la comunità cittadina. Nel corso dei secoli si è trasformata nel salotto principale di Bristol un susseguirsi di strade irte e ciottolose dove pptere fare shopping e trascorrere tempo lbero.

Qui c’ era il vecchio quartiere dei mercanti. Adesso la cultura e la creatività si sono combinate insieme offrendo  attrattive incredibili, botteghe bizzarre e corner speciali . Si può ovunque  mangiare qualcosa di buono, e ascoltare della buona musica , come  all’ ‘Old Duke’ ( jazz) , o all’  ‘Bristol Hippodrome’  (genere del  west end).

2 Cose da vedere nella ‘Old city’ di Bristol 

1 . ‘Christmas’ Steps Market’: sono delle scalinate del 1600 su cui si stagliano bazar di abiti, scarpe, strumenti musicali, mobili e molto altro. Sono da ricercare anche le magnifiche caffetterie, e gli studi di vari artisti.

2 .  ‘St Nicholas Market’ : questo è il mercato inglese più vecchio in assoluto. Dal tipico aspetto vittoriano ha fatto la sua apparizione nel 1743. Si annida dentro il ‘Corn Exchange’,  che è la borsa di scambio merci di Bristol , che fa bella vista con il suo  gigantesco orologio . ‘St Nicholas Market’  è  tutto al coperto e troverete davvero di tutto. Sta aperto tutta la settimana tranne la domenica (gli orari variano per cui consultare il loro sito web) . Lunedì è il day  della cucina vegana, mercoledì e giovedì sono riservati i produttori agricoli locali, giovedì e venerdì si fa la fila per la  street food .

cosa-vedere-clifton-bristol-wine-travel-blog-weloveitalyeu
Clicca qui per itinerario a piedi a Clifton su Google Map

Sabato mattina  a ‘Clifton’ 

‘Clifton’ è il lato periferico di Bristol  , che   e verdeggiante ed è  perfetto per una bella passeggiata. Qui si possono contemplare eleganti palazzi  in stile  Georgiano e Regency. Si può anche gustare un afternoon tea in  qualche accogliente sala da tè , e godersi i ritmi pacati del succedersi delle ore.

‘Clifton’ è molto antica e prospera, che fu in gran parte costruita con i profitti del tabacco e della tratta degli schiavi . Situato a Ovest della  ‘ old city ‘ di Bristol    si è annesso a Bristol  durante l’ era georgiana e vi fu formalmente incorporato  nel 1830.

2 Cose da vedere a ‘Clifton’

1.‘Suspension Bridge’: questo è un ponte sospeso che attraversa l’ Avon ,  e che collegaClifton’ a Bristol  nel North Sommerset . Dalla sua inaugurazione nel 1864 è stato  a pedaggio , e le  varie  entrate fornirono fondi per la sua stessa manutenzione. Esso è stato fatto su progetto dell’ingegnere Isambard Kingdom Brunel .

Il ‘Suspension Bridge’ è il simbolo di Bristol  , e ve lo trovate dappertutto , su cartoline, materiale promozionale e siti web informativi. È stato sfondo per diversi film , pubblicità e programmi televisivi.

Per non farci mancare nulla, è stato anche teatro di diversi episodi storico culturali quali :

2. ‘The Downs’:  costituisce un’appezzamento di terra di 400 acri (1,6 km 2 ) , dove si cammina, e si pratica  jogging e sport di squadra . La sua posizione esposta lo rende particolarmente adatto al volo degli aquiloni .

Originariamente  ‘The Downs’ è stato a lungo devoluto al pascolo e alla agricoltura.  ‘The Downs’ è caratterizzato da ciuffi di biancospini  , ippocastani , pianeggianti distese d’ erba , e fini  case vittoriane .

Nell’Ottocento si svolgevano corse di cavalli , soprattutto a Pasqua , ma anche gare di lotta , di pugilato e di cricket . Non si è èersa la tradizione sportiva che va avanti con la Bristol Downs Football League che gioca su campi allestiti in modo permanente.

Shopping all ‘ ‘Arcade Clifton’ 

L ‘Arcade Clifton’ è una galleria commerciale vittoriana che vide la luce nel 1878.  Per un pò andò in rovina, ma è stato recentemente restaurato. La selezioni di shop di  tipologia insolita  è infinita, e ci si può tuffare in una vasta varietà di articoli desiderabili.

Da quelli economici a quelli selvaggiamente stravaganti. Da oggetti d’antiquariato, mobili e gioielli ad abiti firmati, interni contemporanei e arte (per non dimenticare i libri e la musica.

cosa-vedere-harbour-bristol-wine-travel-blog.weloveitalyeu
Clcca qui per itinerario a piedi nell’ harbour su Google Map

Sabato pomeriggio all’ ‘Harbour’ di Bristol 

A Bristol  il porto è di naturale fluviale (ricavato sul  fiume Avon). Esso si estende tra il  Redclffe Bridge e la Brunel Lock Road  per   70 acri. Forse attraversato già dai Romani, risale al 13 ° secolo, ed è sempre stato essenziale per la crescita di Bristol . La sua struttura odierna è frutto delle modifiche che sobo state fatte a partire dal  XIX° sec.

Dovete sapre che è questo bacino inglese è amorevolmente battezzato come ‘Floating Harbour’ , cioè gallegiante per il livello dell’acqua che è costantemente innalzato dalle maree.

Le jacked potatos allo ‘ Za Za Bazaar’ 

Senz’altro esso è il posto che mi ha affascinato di più per la sua vivacità ,  la sua eleganza e il food  a pranzo allo ‘ Za Za Bazaar’ all’ Harbourside, Canon’s Rd, BS5UH

Mi sono concessa le golosissime jacked potatoes, patate farcite con ragù e fagioli e cosparse di cheddar filante. Un must se siete a tavola con amci inglesi, da abbinare con a un paio di calici di birra fredda! Il  ‘Floating Harbour’ è una certezza in termini di divertimento, perché  è stracolmo di attrattive turistiche.

Cosa  vedere all’ ‘Harbour’

Se piove una soluzione formidabile è quella di entrare a due dei più simbolici musei di Brisitol che sono:

L’Harbour di Bristol , una giostra per i bambini e gli adulti

Se siete con i vodtri figli la piazza del ‘Floating Harbour’ si possono divertire con :

  • La  ‘SS Great Britain’ : al Great Western Dockyard, Gas Ferry Road  (XIX sec) si staglia imponente questo maestoso vascello, che è stato a servizio merci e passeggeri transatlantico . Il suo artefice fu l’ingegnere navale Isambard Kingdom Brunel, che apportò delle rivoluzioni teconoligche per consentire delle velocità più spedite.Tra queste:  l’uso di una elica a quattro pale invece delle tradizionali ruote a pale laterali, un’elica sott’acqua, un ponte di coperta continuo e un sistema di ventilazione a forza d’aria;
  • L  ‘Acquarium’ :   un acquario che protegge diversi esemplari di coralli e pesci , dallo squalo, alle meduse, dalle razze ai granchi, dai cavalucci marini agli anfibi dell’Atlantico. Ci sono diversi cunicli di vetro dove si possono ammirare queste creature che sono uno spasso per i bambini. Per loro nelle adiacenze c’è anche il ‘We the Curious’ , un laboratorio interattivo di fenomen per lo più scientifici. Ma era chiuso a causa di un’incendio;

‘La Ragazza con l’orecchno di Perla’ di Banksy

Nelle immediate vicinanze ad  Hanover place  mi sono trovata davanti gli occhi ‘La Ragazza con l’orecchino di perla’ , altra impresa di Banksy del 20024. In questo caso ha voluto parodiare il rinomato canvas di Jan Vermeer . Solamente che invece dell’orecchino è stato messo un antifurto quadrato.

Sarebbe stato fatto per contrattaccare la falsa news di un suo arresto e della rivelazione della sua vera identità.  In piena emergenza Coronavirus sul volto della fanciulla è stata messa una gigantesca mascherina azzurra, come specchio del grande disagio della nostra esistenza.

cosa-fare-stokes-croft-bristol-wine-travel-blog-weloveitalyeu

Domenica a ‘Stoke Croft’

‘Stoke Croft’  è il suburb  per eccellenza  di Bristol , che è stato nominato in questo modo per il sindaco  John Stoke che lo ha quasi plasmato nella seconda metà del XIV secolo. Dal secondo dopoguerra ‘Stoke Croft’  è stato affolato da popolari musicisti come i  Massive Attack, Portishead, e Tricky e Roni Size .

Quello che sorprende di ‘Stoke Croft’  sono le sue strade lunghe di cemento , in cui sorgono eserciz commerciali e stand d frutta verdura.

Quello che m ha un pò intristito è il grigiore delle sue abitazioni, che è a tratti e intervalli ravvivato dalle tinte accesse dei graffiti disseminati ovunque. Sfortunatamente è un quaritre a rischio , perché colmo di problematiche sociali.

Il ‘Mild Mild West’ di Banksy 

Nel bel mezzo di ‘Stoke Croft’ ho rinvenuto un’altra meraviglia di Banksy, che è il  ‘ Mild Mild West’ , posizionato al Jamaica St, St Paul’s, Bristol BS1 3QY. Se ci sarete di persona, vi renderete conto che ci vuole fortuna a beccare la direzione giusta. Attivate google map oppure chiedete a un passante. Un modo per mettere alla prova il vostro Inglese!

Nei mattoncini di un  bistrot in alto è stato trattegiato un  orsacchiotto che  lancia una bottiglia molotov accesa contro tre poliziotti che vestono in divisa antisommossa. Con ‘ Mild Mild West’ , Banksy vuole gridare contro i divieti delle forze armate nei confronti di alcuni rave del 1990.

Bristol , a presto! 

Bristol è briosa e in continua espansione. In Inglese si direbe ‘A city that doesn’t just buzz, it thumps”. Ovvero, non solo è una city  in fermento ma è capace anche di lasciare il segno. La mia ultima sera l’ho trascorsa a un concerto pop al ‘ Rough Trade’ 3 New Bridewell, Nelson St, Bristol BS1 2QD 

Mi ha davvero stregato Bristol, e non mi sarei mai aspettata di essere travolta dalla sua bellezza e dalla sua offerta tristica così allettante e differenziata. Un altro appuntamento che vorrei non perdere è quello della Bristol Balloon Fiesta’ . Questa è una  scenografica kermesse di mongolfiere ad aria calda a cui partecipano milioni di persone sui camp verd della  tenuta di Ashton Court , a Ovest di Bristol. Vi auguro di fare un viaggio a Bristol,   rmarrete fanatsticamente stupiti dai suoi tesori.

If you like my post, please subscribe to the socials of www.WeLoveitaly.eu :