Reggia di Capodimonte, Napoli

Reggia di Capodimonte, Napoli

“Prendo in prestito dei corpi e degli oggetti, li dipingo per ricordare a me stesso la magia dell’equilibrio che regola l’universo tutto. In questa magia l’anima mia risuona dell’Unico Suono che mi riporta a Dio”
Caravaggio

Reggia di  Capodimonte, Napoli

Sicuramente  la Reggia di Capodimonte a Napoli è uno dei musei più visitati e amati della città partenopea. Mi ci sono ritrovata partendo da Piazza Dante  in autobus (clicca qui per sapere come altro andare) in una giornata afosa di Luglio. Condizione perfetta per stare al fresco dell’aria condizionata  E così ho  esplorato in 124 gallerie i tesori dei re di Borbone , che l’hanno ideata come loro residenza nobiliare e casa per la Collezione Farnese.

Vi assicuro che girare per la Reggia di Capodimonte è un’esperienza unica. Perché vi fare capire il passato glorioso di Napoli   , che raggiunse il suo periodo di massimo splendore artistico culturale nel Settecento. La dinastia Borbone volle infatti fare diventare Napoli  un luogo capace di gareggiare con altre capitali europee come Parigi. E diciamo pure che ci sono riusciti, distinguendosi come una famiglia di politici capaci, lungimiranti, raffinati e dall’animo sensibile. Tra le luci e le ombre dei sovrani più discussi e curiosi degli annali italiani , vediamo più da vicino cosa c’è  di preciso all’interno della Reggia di Capodimonte a Napoli . Buon viaggio!

Storia della Regia di Capodimonte

Ancora una volta  i  Borbone hanno lasciato il segno a Napoli con la loro Reggia di Capodimonte, voluta da   re Carlo III  come sua  villa reale e riserva di caccia  . In più era un’ottima area per contenere la preziosa collezione d’arte della madre Elisabetta Farnese,  seconda moglie del padre Filippo V di Spagna. Chiaramente si scelse come location la collina di Capodimonte , poichè era lontana dalla confusione cittadina. E oltretutto c’era tanto terreno intorno e uno splendido panorama sul Golfo di Napoli! Niente male!

Ci volle un secolo per terminare la Reggia di Capodimonte: 14 000 metri quadri di bellezza artistica iniziata nel XVIII secolo (17381838) ,  inaugurata nel 1775 e aperta al pubblico  nel 1957. Da allora ne passò di acqua sotto i ponti, e ci abitarono altre personalità di spicco tra le quali Murat, i Savoia , i quali poi cedettero il tutto allo Stato nel 1910. E fu una salvezza per  i capolavori custoditi dai regali . Questi  per un periodo furono alloggiati al  Palazzo degli Studi per volontà di Ferdinando IV , figlio di Carlo. Parte di questa sfarzosa eredità oggi è spalmata tra il Museo Archeologico (MANN) e il Palazzo Reale di Napoli

La Collezione Farnese, cosa è ?

Senza dubbio la Collezione Farnese è una delle più importanti raccolte di opere artistiche e archeologiche mai esistita al mondo. Essa spazia da pitturesculture  a  disegnilibri, bronzi, cammei, monete, medaglie e altro ancora.

Prima che i  Borbone diventassero ufficialmente (e per legami di parentelaù) gli unici titolari effettivi, essa era stata avviata da diversi esponenti della famiglia (di origini laziali)  dei Farnese, su tutti i cardinali Alessandro e Odoardo.

Come è strutturata la Regia di Capodimonte?

La Reggia di Capodimonte in stile Barocco e Neoclassico  è il frutto dell’inventiva di diversi architetti tra i quali: Giovanni Antonio Medrano, Antonio Canevari, Ferdinando Fuga e Antonio Niccolini. Lo stabile di un rosso brillante è a pianta rettangolare e sfoggia lateralmente delle colonne in piperno grigio .

L’entrata principale alla Reggia di Capodimonte è quella di Porta Milano (ce ne sono altre due Porta Piccola e Porta Grande) . Si estende su tre livelli con cortili interni. Il piano terra è adibito all’accoglienza dei visitatori con i vari servizi. Tra questi  la biglietteria, il  guardaroba, un bookshop, la caffetteria e un auditorium. Diamo un’occhiata agli itinerari da fare al suo interno.

Ammezzato

Questo  intermezzo ingloba il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe (2500 fogli e 25000 pezzi) di cartoni che sono da ricondurre a Michelangelo, Raffaello, alla scuola parmense, bolognese e romana. Si distingue anche la Collezione Mele. Questa è l’insieme delle migliori affiches di fine Ottocento di Emiddio e Alfonso Mele. Furono fatte per i Grandi Magazzini Italiani che aprirono  nel 1889 in via S. Carlo a Napoli  .

Dall’ammezzato poi una scala esagonale conduce alla Ottocento Privato, che era una estensione degli ambenti abitati dalla corte dei Borbone e dei Savoia. Si possono venerare oltre 200 dipinti, sculture, mobili e arredi che ci riportano a come era la vita a palazzo.

Piano Nobile

Al primo piano fa bella mostra la perla della Reggia di Capodimonte , ovvero la Collezione Farnese (sale 1-30). Tra i membri più in vista di questa famiglia patrizia appare tra le cornici appese il Ritratto di Paolo III .  Il pontefice  romano che fu come fotografato da Tiziano con le pennellate del suo immancabile e intramontabile rosso. Colpisce il particolare della mano del papa, che cerca di nascondere il bottino dallo sguardo dei nipoti ai lati. Questo allude alle difficoltà dei rapporti tra eredi.

Di notevole impatto e valore è poi la Crocefissione del Masaccio (sala 3) che del 1426 rappresentava il comparto centrale superiore del Polittico di Pisa . Un capriccio che fu commissionato da Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la sua cappella. Essa mostra la scena della Crocifissione con  la VergineSan Giovanni e la Maddalena . Si evidenzia un forte patos e  uno studio preciso dello spazio e del corpo umano . In questo modo Masaccio rivoluzionò la pittura del Quattrocento anticipando quella del Rinascimento.

Cosa altro vedere al piano nobile?

Da non perdere all’interno del piano nobile tra le altre cose :

Secondo Piano

Questa galleria include tutte quei beni napoletani che provengono per lo più dalla Collezione d’Avalos e da chiese e monasteri soppressi nell’Ottocento per ordine di Gioacchino Murat.

Tra queste pareti sono custodite preziose tele databili dal 1200 al 1700 firmate da geni quali Colantonio, Caracciolo, Jusepe de Ribeira, M. Stanzione, A. Gentleschi, A. Vaccaro, A. Falcone e A. Caravaggio con la sua Flagellazione.  I colori scuri di questo Cristo morente sono tipiche del magnifico pittore lombardo, che contrastano con il chiaro del corpo dilaniato illuminato da un fascio di luce a sinistra. Un gioco di colori che mettono l’accento sulla tensione emotiva e psicologica dei personaggi.

All’epoca barocca si rifanno invece i dipinti di Mattia Preti e Luca Giordano. Mentre appaiono anche incanti artistici del XVIII di Francesco de Mura, Francesco Solimena e Paolo de Matteis . Di prestigio è anche la Gallleria degli Arazzi d’Avalos, che sono 7 tessuti giganti la battaglia di Pavia del 1525 tra le armate di Francesco I e quelle di Carlo V                   

Terzo Piano

Qui  spicca la Galleria dell’Ottocento che è ricca di opere neoclassiche dei pittori della Scuola di Posillipo (da Anton Pitloo a Giacinto Gigante e Francis Vervolet) e dei maestri del Naturalismo come Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura e Michele Cammarano.

Di grande interesse è anche la Collezione Fotografica con opere di Mimmo Jodice e la sezione dell’arte contemporanea , che è stata inaugurata nel 1798 e che annovera Burri, Warhol, Alfano, Buren, Kosuth, Pistoletto, Konellis, Merz, Bourgeonis.

Il parco della Reggia di Capodimonte

Il parco della Reggia di Capodimonte è di circa 130 ettari ed è stato progettato da Ferdinando San Felice (1734) come riserva di caccia del re Carlo di Borbone. Esso fu restaurato da Federico Dehnhardt (metà del XIX secolo).

Esso fu realizzato sulla stregua dei modelli dei giardini Inglese e Francesi. Ma ne venne fuori un qualcosa di originale e tipicamente barocco: 5 lunghi viali alberati che si irradiano dal piazzale dell’entrata abbelliti da statue di marmo (al presente ne resta solo una forse dedicata a una dea romana). Oltretutto disseminate ovunque si trovano panchine in bronzo abbellite con dei piedi a forma di serpente.

All’interno del parco della Reggia di Capodimonte furono piantate 400 diverse specie vegetali, tra cui orti, frutteti e alberi secolari, tra cui oggi risplendono una spettacolare Magnolia e una Canfora. Successivamente furono messe piante da frutta, e altre specie esotiche. Entrare in questo immenso paradiso significa immergersi in una natura rigogliosa e ordinata che è stata arricchita attualmente di molte palme.

Gli edifici del Parco di Capodimonte

Di enorme impatto sono i circa 17 edifici presenti che servivano a soddisfare le esigenze venatorie, agricole e spirituali dei Borbone. Tra i più caratteristici ricordiamo la Torre, la Fontana del Belvedere, la Vaccheria, il Casino della Regina, il Fabbricato Cattaneo, l’Eremo dei Cappuccini, il Granaio, la Cappella di San Gennaro, e la Real Fabbrca di Porcellana , che è sede dell’Istituto professionale per l’industria della Ceramica e della Porcellana.  Quest’ultimo merita un accenno perché era una vera e propria fabbrica che soddisfava le vanità dei Borbone. Ballavano e organizzavano banchetti con altri aristocratici di stampo internazionale. Perciò l’esigenza di avere un servizio di piatti numeroso e di alto livello. A tal proposito si può ammirare nella Reggia di Capodimonte .

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Reggia di Capodimonte, c’era una volta Napoli !

In conclusione posso dire che da sola la  Reggia di Capodimonte vale un viaggio a Napoli . Ci vuole una giornata intera per visitarla tutta, e vi garantisco che anche in estate è un’ottima alternativa all’afa cittadina!

Napoli stupisce sempre e non si finisce mai perché dietro ogni angolo di questa metropoli c’è sempre qualcosa che ti fa alzare lo sguardo verso l’alto. Per questo motivo non si può mai pensare di perlustrare Napoli in un weekend . E se volete perdetevi pure per una settimana senza programmi nell’urbe , perché è davvero l’unico modo per afferrarne la vera anima. Buone vacanze!

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Florence,  ‘Dimora degli Angeli’ , a luxury b&b in the heart of the city

Florence, ‘Dimora degli Angeli’ , a luxury b&b in the heart of the city

‘Dimora degli Angeli’, a luxury b&b in the magic Florence

The ‘Dimora degli Angeli’ is a luxury b&b , which is located in Via dei Brunelleschi, 4, Florence. It’s a fine and comfortable accommodation in the historic center of  Florence . It offers an evocative solution for an unforgettable stay experience, surrounded by the beauty of Florence, which is one of the most beautiful cities in the world.

A weekend in November from the ‘Dimora degli Angeli’  I  had the possibility to admire the charme of  Florence thanks to its central position. Florence is a unique open-air museum.  But beyond producing some of the most beautiful art and landscapes ever seen, Florence remains a distinctly traditional city  with strong family values and much to surprise the traveller. Follow me for reading some useful tips to visit Florence!

‘Dimora degli Angeli’, a luxury b&b for exploring Florence

 Florence is full of beautiful b&b, so it was very difficult to find the right one for me!  Main reasons why I wanted to choose a b&b over a hotel was to feel like a guest in someone’s home while having a holiday in. After a few searches on the internet, my choice fell immediately on the  ‘Dimora degli Angeli’ .

‘Dimora degli Angeli’ , a balcony in ‘Piazza della Repubblica’

The ‘Dimora degli Angeli’ is close to Piazza della Repubblica’, which is the heart of the ancient and renewed city centre of Florence. It sits in a prestigious building dating back to 1890, which was also once the seat of the main local newspapers which is ‘La Nazione‘.

Moreover, in the same palace the Italian writer Eugenio Montale used to write his poems, sitting at a table of the famous cafè  called ‘the Giubbe Rosse’

What to see in Florence near ‘Dimora degli Angeli’ 

With its windows looking on a breath taking city landscape, ‘Dimora degli Angeli’  offers a spectacular sight over :

It is also near  the most important squares and monuments of the ancient city centre, such as:

Where to go shopping in Florence near ‘Dimora degli Angeli’

Only to list the more stunning ones. ‘Dimora degli Angeli’  is a short walk from the most elegant fashion shopping streets too:

Claudio Cherubini, the owner of  ‘Dimora degli Angeli’ in Florence

I loved ‘Dimora degli Angeli’  not only for its strategic area , which is really just a few steps from piazza del Duomo’, but even for the comfort and the elegance of  its rooms . And above all, I started from ‘Dimora degli Angeli’  because  of my  curiosity to learn more about Claudio Cherubini, who is the owner.

In fact, I read the blog of  Claudio   in the web site of the ‘Dimora degli Angeli’ , where he talked about his amazing life story  and Florence. And I thought it was absolutely what I was looking for in Florence.

A lovely welcome to Florence! 

Claudio Cherubini and his wife welcomed me into their ‘Dimora degli Angeli’ . It was more than just a bed, it was the warm welcome you feel from coming into close touch with locals.

As I entered ‘Dimora degli Angeli’  , I liked the modern internal design. Each room has its own style, with unique wallpaper, furnishings and decor. Here everything comes together to create a place for the experienced world traveller.

In  the warm and welcoming environment of ‘Dimora degli Angeli’  , I relaxed and enjoyed the wonderful  Florence while experiencing a vacation with the comforts of a home.

Claudio Cherubini and his ‘Dimora degli Angeli’ 

Staying at ‘Dimora degli Angeli’   in  Florence offered me not only a warm, comfortable place to head to after long days of sightseeing, it was also part of my experience and memories of Florence in an unconventional weekend in November 2017.

I interviewed Claudio Cherubini on Sunday morning . It was like to talk with an old friend. My first question to him  was about the reason why each room bore the name of  a woman!  His answer goes like this: “numbers don’t have a soul!”.

The response was far from that of a  ‘latin lover’ , because from his words I realized the central position of his wife and his mother in building all he achieved in his life.

Claudio Cherubini tried different things in his life until the military service. At the beginning of his career, he worked in a hotel, then in a coffee bar and finally with his father in the textile sector. Being a free spirit , Claudio   decided to start his own business!

Claudio   got his vendor license and began to stock clothing, the enemy of outlets, dealing with high quality women’s ‘Dimora degli Angeli’  .  What brought him to open this fantastic b&b was the desire to face the world! He loved Florence, and hosting thousands of visitors was his new job!

My itinerary in Florence!

At ‘Dimora degli Angeli’  , I had the chance to speak with  Claudio Cherubini and his wife learning about what I should not miss in Florence.

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Bye Bye enchanting Florence! 

Claudio Cherubini concluded my precious moments at ‘Dimora degli Angeli’  affirming in my  interview:

I don’t know if it is always possible, but I am certain that I will always do my best  to make travellers happy in Florence !” .

I think Claudio Cherubini knows how to pumper his clients. And I can say that it is true, because I experienced his professionality and his passion for ‘Dimora degli Angeli’  and Florence. What are you waiting for coming here for your upcoming holidays?

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