Cantina Benanti, Sicilia. Parte I

Cantina Benanti, Sicilia. Parte I

“Non invidio il paradiso, perché sono soddisfatto di vivere in Sicilia” 

Federico II di Svevia

“Cantina Benanti”, Etna: la  Sicilia che vorrei

Curiosa come tutti i  Sommelier,  penso che il vino sia un modo per guardare posti già battutti con occhi diversi. Il mio viaggio nei vini dell’Etna  mi ha dato la possibilità di esplorare  meglio lo  straordinario patrimonio vitivinicolo della Sicilia  , l’isola in cui sono nata.  Seguitemi in questo  racconto che parla di un Sud che vale!

Per questa scoperta devo ringraziare i miei colleghi toscani del  gruppo AIS di Lucca” . Sono loro i responsabili , che mi ha fatto innamorare  della “Cantina Benanti” con la degustazione di 2 dei lori vini:

“Cantina Benanti” , primo incontro al “Vinitaly 2018 “

Il sogno di  conoscere meglio la  “Cantina Benanti”  si è realizzato a Verona, in occasione del   Vinitaly 2018″  , celebre manifestazione dedicata al mondo del vino.

Giuseppe Benanti e  i figli Antonio e  Salvino , sono i titolari della  “Cantina Benanti” . Una realtà che in questi trent’anni è stata un vero e proprio traino per  la Trinacria, al punto da scatenare un vero e proprio “miracolo etneo” .

L’ uggiosa domenica di Aprile al Vinitaly 2018″ si è scaldata con la famiglia Benanti, appena mi hanno parlato della loro storia, del loro legame profondo con la terra, con la gente e la Sicilia.

I vitigni autoctoni dell’Etna

E ancora una volta la Sicilia mi è venuta in mente in tutto il suo splendore attraverso la degustazione delle  migliori  etichette della “Cantina Benanti , provenienti da sole uve tipiche  dell’Etna. Tra le quali:

  • Nerello Mascalese: questo è il principe dei vitigni rossi autoctoni dell’Etna,  Portato originariamente dai greci, questo vitigno arriva a maturazione nella terza decade di ottobre. Esso si presta a lunghe macerazioni, ed esprime il suo meglio quando il vino viene affinato per molti anni. Il vino che ne origina è fine ed elegante, scarico di colore, sapido e con tannini setosi;
  • Nerello Cappuccio (detto anche Mantellato) :  anch’esso un rosso autoctono di prestigio dell’Etna. Il suo nome è dovuto alla particolare conformazione della pianta, coltivata ad alberello. La sua origine non è nota , ma viene coltivato in loco da diverse centinaia di anni. La sua produzione è andata calando anno dopo anno . Per un certo periodo se ne è temuta pure  l’estinzione. Esso viene raccolto molto tardi, verso la metà del mese di ottobre. Il vino rosso che se ne ricava è fine, leggiadro ma al tempo stesso deciso;
  •  Carricante : anche questo è vitigno autoctono a bacca bianca  dell’Etna , ed  è un tesoro immenso.  Anch’esso tardivo nella maturazione, dà al vino un colore giallo paglierino e delle note minerali molto spiccate. Sorprendentemente per un vino bianco esso si presta ad invecchiamenti anche superiori ai dieci anni, caratteristica che lo pone idealmente prossimo ai Riesling alsaziani

Ecco la mia top list dei vini della “Cantina Benanti”

“Cantina Benanti”, la rinascita dei vini dell’Etna

La  “Cantina Benanti”  è stata  protagonista della “rinascita dei vini dell’Etna. Giuseppe, Antonio e Salvino hanno lavorato per primi  e con amore i frutti generosi del territorio Etneo. Lo hanno ridisegnato e potenziato con ingegno e perfezione, davvero  un esempio lodevole di “viticultura eroica” alle pendici dell’Etna.

Il successo dei  dei vini dell’Etna è dovuto anche a un terroir unico nel suo genere :

  • Microclima mediterraneo e di montagna (Catania è, infatti, alla stessa latitudine della punta settentrionale della Tunisia,  e la vite sull’ Etna arriva fino ai 1300 m di quota);
  • Grandi escursioni termiche;
  • Suoli vulcanici ricchi ed eterogenei per composizione ( con la presenza di cenere e lapilli);
  • Diversa altitudine ed esposizione solare;
  • Età avanzata dei vigneti (spesso pre-fillosserici).

Intervista a Giuseppe Benanti. Castello di  Falconara

Sicuramente il Vinitaly 2018″ è stato un primo approccio importante per avvicinarmi  alla “Cantina Benanti” . Al rientro  nell’isola per le mie vacanze estive, ne ho approfittato per fissare un’intervista con Giuseppe Benanti, il fondatore nel 1988  della storica impresa vinicola .

L’incontro è avvenuto presso il favoloso Falconara Resort” (Butera) . Ci siamo ritrovati a fare due chiacchiere come tra buoni amici sotto un pergolato di palme e ulivi , che ci hanno riparato dall’afa di un sabato d’Agosto. Location perfetta per accogliere una personalità di spicco  come Giuseppe Benanti .

Tra un aperitivo e l’altro , davanti lo spettacolo di un mare africano , e di un orizzonte infinito , il cavaliere si presenta con tutta la semplicità e la classe che contraddistingue la sua prorompente personalità.

La storia del Cavaliere Giuseppe Benanti

Giuseppe Benanti  è un imprenditore catanese nel campo della farmaceutica da generazioni. Giusto per essere precisi il cavaliere è stato promotore della “Sifi” , la società catanese del settore oftalmico . Questa è terza in Italia per quote di mercato, dietro due multinazionali !

Giuseppe Benanti è un uomo di altri tempi , che ha  una grinta e una voglia di vivere da fare invidia a un ventenne! Ha avuto varie nomine per il suo grande genio, tra queste quella di Cavaliere del Lavoro, ed Accademico Aggregato dei Georgofili.

Giuseppe Benanti ha fatto di un’ antica passione di famiglia per il vino un punto di riferimento ed un fiore all’occhiello per l’intera economia del  territorio Etneo e Siciliano.

Come è iniziata l’avventura di Giuseppe Benanti nel vino?

Tutto iniziò quasi per caso a fine anni’ 80 al Picciolo Golf Club” di Castiglone di Sicilia. Giuseppe Benanti era per caso a pranzo con Francesco Micale, suo caro amico medico .  Rimanendo insoddisfatto di un rosso ordinato al tavolo, scommise che si poteva e si doveva fare di meglio in fatto di vini a Catania.  Perché l ‘Etna  era un luogo ricco di grandi potenzialità.

Giuseppe Benanti, uomo di mondo, sofisticato, ma anche profondamente legato alla Sicilia, tornando in patria, non  si accontentò certo di  bere vino mediocre! Cominciò così a cercare quel qualcosa in più nel vino  che altri non furono in grado di scovare

Un visionario dall’ animo inquieto, che nel giro di pochi anni realizzò il “rinascimento” dei vini Etnei. a dispetto del più  modaiolo Nero d’Avola di quel periodo.

Francia e Piemonte come modello per dei vini Etnei nuovi e di tendenza

Giuseppe Benanti comprese velocemente  il tremendo potenziale non sfruttato sulla “muntagna” , e si circondò di uno staff di autorevoli personalità dell’ enologia provenienti dalle Langhe e dalla Borgogna. Tra questi :

Giuseppe Benanti fu  un pioniere in fatto di vino, perché  intravide una punta di diamante laddove gli altri fermarono lo sguardo su uno strato di carbone.

Valorizzazione dei vitigni autoctoni dell’Etna

Giuseppe Benanti ebbe un’intuizione importante  che  poi diventò una filosofia aziendale:

Il cavaliere  capì che bisognava puntare a Nord dell’Etna per i rossi autoctoni,  quali il Nerello Cappuccio, e il Nerello Mascalese. Per i bianchi autoctoni, quali il Carricante, Giuseppe Benanti puntò  invece più a Sud dell’Etna,  precisamente nel comune di Milo  .

Per cui il primo polo dellla cantina  nasce nel 1988,  a Castiglione di Sicilia  con l’originario nome  di “Tenuta di Castiglione”.

Giuseppe Benanti , un visionario del vino

Dopo nel 1994  Giuseppe Benanti lavorò per conto di terzi l’area vitivinicola a  Santa Maria di Licodia (Etna sudovest). Poi  finì per allagarsi fino a  Monte Serra a Viagrande (Etna sud est), zona del nonno, riprendendo con ben altra visione l’attività amatoriale di famiglia avviata qui alla fine del 1800.

Giuseppe Benanti investì tutto e subito con decisione su tali varietà. Effettuò circa 150 prove di micro vinificazione. Inoltre valorizzò sia i tradizionali assemblaggi tipici della DOC Etna Rosso” (Nerello Mascalese più Nerello Cappuccio) , che i mono vitigni , che  all’ epoca  erano una vera rarità.

Famiglia Benanti,  carattere Etneo dal 1734

Nel  giro di pochi anni la “Cantina Benanti”  ispirò diversi produttori giunti in seguito sull’ Etna e diventò in breve tempo  un  distretto vinicolo di eccellenza.

Dal  2000 a oggi la “Cantina Benanti”  contribuì  ad incrementare ancor di più la visibilità e la conoscenza dei vitigni autoctoni etnei, e si evolse attraverso importanti tappe aziendali.

Tra queste:

  • 2003 primo spumante metodo classico dell’Etna da uve Carricante;
  • 2010 selezione ed ottenimento del brevetto di quattro lieviti autoctoni, ancora oggi, esempio unico sull’ ’Etna. 

Cambio generazionale: Antonio e Salvino Benanti

Nel 2012  si affiancarono a   Giuseppe Benanti  i figli Antonio e Salvino. Classe 1974, i brillanti gemelli erano reduci da esperienze accademiche e lavorative di diversi anni all’estero e poi in Italia.

Antonio e Salvino interpretarono con ancora maggiore focalizzazione e rigore il modus operandi dell’azienda .  Agirono da subito con grande decisione facendo scelte importanti.

“Cantina Benanti”, un modello da seguire per una Sicilia migliore!

Si era fatto tardi al Falconara Resort”Giuseppe Benanti e io ci avviammo a cena  alla “Bottega”, un rinomato ristorante del lussuoso  “Relais Villa Giuliana” (Agrigento)

Un piatto gigantesco di crostacei freschi serviti su ghiaccio e una bottiglia di “Seleziona di Familia di Cantine Milazzo” fu l’unica cosa capace di far scendere improvvisamente il silenzio tra me e il cavaliere.

In conclusione ,   Giuseppe Benanti  è un motivo in più per essere fiera delle mie origini siciliane. La sua carriera professionale , e il suo modo di pensare vanno oltre il provincialismo italiano, motivo per cui ha creato un impero che corre come al presente come un treno!

Scheda e info utili della “Cantina Benanti”

If you like my post, please subscribe to the socials of www.WeLoveitaly.eu :

 

 

 

 

 

Aeolian Islands

Aeolian Islands

Aeolian Islands, the beauty of Sicily

The Aeolian Islands , located off the coast of north eastern Sicily, are one of southern Italy’s greatest natural and cultural treasures. Formed by volcanic eruptions over time, the  Aeolian Islands are formed up  of seven beautiful islands:

Follow me in this incredible adventure at the Aeolian Islands, it’s a paradise for the travellers , who love nature and life!

Aeolian Islands

Aeolian islands, the 7 pearls of the Mediterranean

The Aeolian Islands are collectively called the “seven pearls of the Mediterranean” and according to history, they were named this way after the Greek god of the wind, Aeolus. The Islands were designated a “World Heritage Site” by UNESCO in the year 2000 in recognition of the pure natural scenery possessed by the islands.
The Aeolian Islands  are ideal for tourists to hike, sun bath or just get lost in their endless and amazing beauty. For the more serious visitors, the islands are rich in history, both architectural and archeological.

1 week at Aeolian Islands

My friend Martina Emanuele  invited me to have an holiday in the Aeolian Islands for one week in July . It was a perfect chance to meet her again and to visit again this gorgeous volcanic archipelago in thw North of Sicily .

I took a ferry from Milazzo. You can reach the Aeolian Islands by ferry and hydrofoil from various points in Sicily. I would recommend pre-booking on line your ferry  tickets in advance,  above all during peak season.

Milazzo, a city to discover

Milazzo is the main departure point for the Aeolian Islands with several  hydrofoils leaving daily throughout the year. Crossings take between 45mins to 3 hours, depending on which island your are heading for .

Take your time walking in the center of Milazzo as well . I  love this town. It’s small, has excellent bread shops, cafes and shopping in general. There is a very Old Castle that you can go to. The promenade is great for just strolling along.

Lipari, the Aeolian Islands

Lipari is the main island of the Aeolian Islands and the main town. Lipari town is a pretty little place and easily visited on foot. It’s the  ideal destination for those who come for the first time to the Aeolian Islands and want to take advantage of its central position for trips and excursions to the other islands.

Top 5 things to do in Lipari in one day

  1. Have a typical Sicilian breakfast with granita e brioche  (baked buns with a frozen dessert that is similar to a sorbetto)  getting  lost in the beauty of it’s main  picturesque port  “Marina Lunga”. It’s a functional port where both large ferries and fast hydrofoils dock. Poke your nose into churches and alleyways;
  2. Walk from “Marina Lunga”   to “Marina Corta” simply following Via Garibaldi: a really cute little pedestrian street filled with cafes, bars and shops where relaxing and doing shopping;
  3. Visit the historic centre of Liparistarting from ”Marina Corta” :  here is the ruins of an ancient namesake fortress on a steep rocky coast (it was an ancient Greek Acropolis, and then the Central part of the Roman, medieval and then Spanish cities). The best attractions here are: the  Archeological Park”,  the “Regional Aeolian Archaeological Museum”,  the “Old Castel”  and  “Cathedral of San Bartolomeo” ;
  4. Have a rest taking photos in “Marina Corta”: the historic harbour in the South of the citadel . In this colourful port  you can contemplate scenes of daily life: children splashing in the water, fishermen playing cards in the piazza,  lazy stray dogs dozing, and the sun illuminating a little church out on the jetty. The atmosphere is very peaceful;
  5. Have an unforgettable dinner ay  “Trattoria del Vicolo”It’s located in vicolo Ulisse, 15, just right in the city center in order to get delicious local food , fresh fish and top white Sicilian Wines !
  6. What about nightlife in Lipari? There’s an answer: “Corso Vittorio Emanuele”. It isa lively little road which runs from “Marina Lunga” along the back of the castle headland. Along the “Corso” you’ll find not only most of the island’s useful shops and services, but also amazing clubs ! Try there  “Il Giardino di Lipari to spend the rest of your long and unique day in company of very hospital people.

aeolian-islands-sicily-travel-wine-blog-weloveitalyeu

“Castello winery” at Aeolian Islands

Finally thanks to my friend Martina I discovered Castellaro Winery”, where she works. I had  a surprising wine tasting in a stunning location and my first wine grape harvest. Martina has got  a chief role in the marketing and organization of Castellaro Winery”.  She is so sunny and so good at this.

The estate was built by Massimo Lentsch and Stefania Frattolillo because they wanted to create a true work of art on the island where they felt a strong connection. The stunning vineyard and micro residences built from ancient ruins sure felt like art to us!

Vulcano, the Aeolian Islands

I spent my second day in Vulcano , which is a “quieter” version of Lipari . Vulcano is one of the most interesting of the Aeolian Islands , where I relaxed and got inside the spirit of  nature. The island was full of volcanic rocks, therapeutic sulphur mud and also alum caves. Vulcano offered  a quiet, romantic and perfect getaway from  the busy Lipari .

Therefore, if you love the city life, you can stay in Lipari but if you prefer calm and quiet, it is best that you sleep in Vulcano

The rest of my day was all about the food and the local white wine. In Vulcano they are passionate about their specialities: fish and capers. Their Food is so fresh that at noon you might be told there is no menu “because we don’t know what we’re getting in tonight”.

Stromboli, the Aeolian Islands

I visited Stromboli in the third day at the Aeolian Islands. Featured in director Roberto Rossellini’s 1950 film of the same name, this island has Europe’s only dependably active volcano.

I first get impressed by its split landscape: the stark light of wildflowers, caper bushes, and bougainvillea and the barren black of the  slopes where the lava flows.

Stromboli  is an ancient and active volcano rising  from the Mediterranean, with a couple of small settlements on the coast.

There is a unique island atmosphere that attracts not just tourists but also film-makers and style-setters (Italian previous president Giorgio Napolitano and designers Dolce and Gabbana – who own a villa – are among celebrities who holiday here).

2 things to do in Stromboli

There are basically three things to do in  Stromboli:

  • One is to potter around the main village, admiring the views and looking at volcano souvenirs in little shops;
  • The second is to take a boat trip around to theSciara del Fuoco”, the steep black lava scar down the volcano’s side, where you can see Stromboli ’s explosions.

Panarea, the Aeolian Islands

My third day was dedicated to Panarea at the Aeolian Islands in the morning : a charming world of its own where time seems to have stopped.

Panarea is the second smallest and most fashionable of the islands. It owes its fame to the “Hotel Raya”, which in the summer attracts the international jet-set.

It’s often described as the “Capri of the Aeolian islands” for its wealthy and chic summer scene. The population explodes in July and August when tourists arrive  by yacht or helicoptert to have fun  sunbathing  and shopping. Shopping in Panarea is exquisite and expensive.

The colourful houses of Panarea

While Panarea may be populated by extreme “haves” , its charm comes largely from what it has not. whitewashed buildings with blue accents remind many visitors of the Greek islands.  The labyrinthine streets winding through the center are without cars or lamps.

There are no city lights. In addition to lovely coves to swim in, this island has thermal springs, scuba diving . Panarea might be small, but there’s no shortage of things to do – even if you don’t have an enormous luxury yacht floating offshore.

I spend most of my days around “Zimmari Beach”.  It’s about a 30 minute walk from the port and you can’t miss it .

Salina, the Aeolian Islands

I was  intrigued by the coloured doors of the homes in Salina the Aeolian Islands. I wandered through the quiet streets of the town of Santa Marina . Salina’s main street is lined with shops selling ceramics, gourmet food, clothing and shoes.

Almost every house in Salina comes with a view of the sea. There is  also a small salt lake, seven dormant volcanoes, and plenty of coves.

The film il “Postino” and the beach of “Pollara” in Salina

Do you know that some emotional scenes of  Il Postino” (“The Postman” ) , a famous Italian film (1994), were filmed in the rocky beach of  “Pollara”in Salina?  “Il Postino”   was directed by Michael Radford and  tells a fictional story in which the real life Chilean poet Pablo Neruda forms a relationship with a simple postman who learns to love poetry.

Finally, I couldn’t miss  a visit at the “Hauner winery”. I already knew their excellent wine Hierà” and their inimitable and exceptional Malvasia.

Filicudi & Alicudi, the Aeolian Islands

Filicudi and Alicudi are raw and rocky, devoid of celebrity attention and at first sight they seem to be hostile. Their sea is crystal clear with amazing visibility, full of fish, and accessible only by crossing over rocks or small beaches made up of pebbles. There are few restaurants and shops. They are  peaceful and remote islands

After my summer holidays here at the Aeolian Islands it was very hard to go back to my daily life. I had my eyes full of the blue of the Mediterranean sea in the Aeolian Islands  where simplicity is a luxury. The only medicine is to go back here again!

aeolian-islands-sicily-travel-wine-blog-weloveitalyeu

Aeolian Islands, a magic place where to come again soon! 

The Aeolian Islands have been an important tourist destination since time immemorial due to the cultural treasures, the climate, and the sea which is clear and warm and suitable for various different water sports and activities.

I am  so glad I had this incredible travel experience here. I couldn’t find a better place where to go . Why don’t you plan your upcoming holiday here? I think it’s really a great idea!

If you like my post, please subscribe to the socials of www.WeLoveitaly.eu :