Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale a Ischia

Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale a Ischia

“Prendo un piccolo pullman , anzi pulmàn , e in dieci minuti arrivo a Porto d’Ischia . È già sera . Ma questa è una città ! La pace di Casamicciola è un sogno . Qui vie , vicoli , lungomari sono scintillanti , la gente è un fiume”
P. P. Pasolini

Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a Ischia

Certamente la Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia è stata un’esperienza unica che mi fatto scoprire  un altro angolo di paradiso dell’isola verde. Queste terme non sono paragonabili alle altre strutture termali moderne isolane . Nel senso che non sono dotate di piscine artificiali e ambienti di lusso. Qui si fanno le terme con metodi tradizionali ridotti all’essenzialità delle risorse naturali dello stesso stabilimento.   Si trovano incastonate come un gioiello nella macchia mediterranea del comune di Barano. Ci si giunge  sia in auto che con i bus isolani (c’è un parcheggio).

In una calda giornata estiva avevo voglia di stare lontana da tutti e tutto e mi sono rifugiata nell’ eden della Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia. Nonostante il caldo, ho trovato refrigerio tra il verde e la quiete  dei suoi giardini . Per poco più di venticinque euro vi regalerete non solo l’accesso a  un meraviglioso  parco termale dalle origini secolari, autentico e introvabile. Ma coccolerete anche  il corpo e la mente, staccando letteralmente la spina. Penserete solo a voi stessi. Che ogni tanto male non fa! In questo post vi descriverò questo luogo magico, raccontandovi del suo passato ,  dei percorsi termali da fare . E perché sceglierlo tra e mille altre terme isolane! Buona lettura !

Storia della  Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a Ischia

Quella della  Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia è un racconto che affonda le radici nel mondo antico greco e romano. Possono essere classificate come tra le più antiche dell’atollo campano e d’Europa. Il nome deriverebbe dal termine greco “nitron”, che significa “puro, cristallino”  in riferimento alle sue  acque sorgive benefiche e miracolose.

Le prime tracce della sua frequentazione risalgono infatti alla colonizzazione greca d’Ischia. Quando la sorgente era già meta di chi cercava sollievo e guarigione. Da allora si veniva qui per approfittare dei poteri straordinari.  C’era di tutto. Guerrieri feriti, donne in cerca di fertilità, anziani afflitti da artriti o gotta.  E persino matrone romane che rivolevano la giovinezza.

L’acqua degli dei

In un’epoca in cui scienza e religione si confondevano, l’efficacia delle acque di Nitrodi era attribuita al dio Apollo e alle sue ninfe. Queste erano considerate divinità protettrici della cascata divina. La fama di questa area sacra fu tale che, tra il I secolo a.C. e il III secolo d.C., divenne un importante centro di culto. Ne sono testimonianza gli ex-voto marmorei rinvenuti nel 1757.  In sostanza si tratta di  tavolette che raccontano, attraverso incisioni e dediche, storie di salute rinvenuta.  Questi oggi sono conservati al Museo Archeologico di Napoli. Altri reperti, provenienti dallo stesso sito, sono oggi sparsi in musei internazionali, come l’Hermitage di San Pietroburgo

I primi ritrovamenti risalgono addirittura al Seicento, quando il medico Giovanni Pistoja ne segnalò alcuni nell’edizione aggiornata del De’ rimedi naturali che sono nell’ Isola di Pithecusa . L’opera è del medico calabrese G. Iasolino che nel XVI secolo censì tutte le terme a Ischia con rigore scientifico.

Infine negli anni ’50 Angelo Rizzoli, l’imprenditore che fece conoscere Ischia al mondo,  incaricò il Prof. Mancioli di studiare l’acqua di Nitrodi. Si scoprì allora   che aveva pure altri vantaggi medici. Tra questi : favoriva la diuresi, migliorava le funzioni renali e digestive . La qual cosa contribuì ad attestare sempre di più la celebrità delle suddette terme.

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Fonte delle Ninfe Parco Termale  a Ischia oggi:  un’oasi sospesa tra mare e cielo

Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia è ubicata a 300 mslm  in località Buonopane. Un tocco di modernità glielo ha conferito la recente ristrutturazione della struttura . Si sono anche  introdotte importanti novità grazie all’intervento di illustri personalità come quella del professor Sollino scomparso nel 2022.

Il luminare introdusse dei percorsi particolari detti idroaromaterapici, cioè un viaggio benefico che inizia dalla sua acqua e finisce nei profumi intensi del suo giardino fatto di tante piante . Tra queste alberi di ulivo,  fichi d’India, rosmarino, melograni, aloe vera e lentisco. Molte erbe sono usate dal locale Bio Bar per la preparazione di  tisane e centrifughe fresche.

Struttura delle terme

Magicamente la Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia si  affaccia sulla spiaggia dei Maronti e sul pittoresco Borgo di Sant’Angelo. Sembra un  quadro,  che cambia colore a seconda dell’ora del giorno . La tonalità prevalente è quella del blu del Tirreno e l’unico rumore che si sente è il canto delle cicale

Vi si accede attraverso un vicolo stretto  che conduce all’ ingresso del parco, dove un vecchio alimentari e un  piccolo ristorante tipico accoglie i clienti. All’entrata subito dopo la reception si notano subito le  copie degli antichi ex voto  e un piccolo negozio per souvenir e prodotti termali .

Ai confini del silenzio

Tutti gli spazi sono dotati del necessario per usufruire delle terme: come spogliatoi , sala massaggi ecc. Il cammino inizia lungo un sentiero che procede  in salita . Ai lati ci sono varie terrazze di piccola dimensione che sono dotate di docce a getto e sdraio e ombrelloni per rilassarsi all’ombra o prendere il sole.

Che dire  la Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia è un posto  talmente bello da sembrare irreale. A ciò contribuisce anche la sua posizione piuttosto isolata rispetto al centro dell’isola. Comunque non è difficile arrivarci né in auto né con i bus isolani , cliccate qui per maggiori informazioni.

Sua maestà l’acqua di Nitrodi

L’acqua che sgorga da Nitrodi è riconosciuta dal Ministero della Salute per le sue proprietà terapeutiche. Fuoriesce  a 27°, è oligominerale e si può anche bere. Leggera, ricca di bicarbonato, calcio e zolfo e  con la sua temperatura è  ideale per curare problemi cutanei, gastriti, irritazioni e disturbi digestivi.

Fin dall’antichità è rinomata per essere un elisir  contro mali e dolori.  E ancora oggi, gli abitanti  la definiscono “l’acqua che guarisce”, tramandando il rituale di raccoglierla in bottiglie durante gli ultimi giorni di apertura stagionale. Cosa che si può fare anche al parco e a pagamento .

La bellezza che nasce dall’acqua dalle Terme di Nitrodi

Dalla  Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia   prende forma  la linea cosmetica delle Terme di Nitrodi realizzata dall’azienda Ischia SPAEH. Questa è  una collezione di prodotti naturali fatti con quest’acqua che è ricca di minerali preziosi , e proprietà lenitive, purificanti e cicatrizzanti. A questa viene combinata l’azione degli  estratti di piante mediterranee, oli vegetali ed essenziali . Il risultato è   un toccasana per la pelle, poiché è capace di restituirle equilibrio, morbidezza e luminosità.

Non sono utilizzati parabeni, siliconi, petrolati e coloranti sintetici, per garantire il massimo rispetto anche delle pelli più delicate. La filosofia aziendale è diretta e chiara: “salus per aquam et herbas”, ovvero salute attraverso l’acqua e le erbe. Ovviamente il tutto è  100% made in Italy . Dietro un marchio così importante e di prestigio c’è tanto lavoro,  anni  di ricerca e soprattutto tanta passione e disciplina.

Le linee e i prodotti della Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia   

La gamma delle Terme di Nitrodi  è ampia e adatta a ogni esigenza:

Tra i prodotti più amati spiccano l’Acqua Termale di Nitrodi in spray, perfetta per rinfrescare e la pelle ogni volta che si sente la necessità . Ogni applicazione di questi cosmetici  è davvero un modo per coccolarsi .

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Conclusioni. Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a Ischia

Visitare  Fonte delle Ninfe Nitrodi Parco Termale  a  Ischia   vuol dire  venire  a contatto con la propria pace interiore e rinvigorirsi da dentro. Come tuffarsi in mare e lasciarsi alle spalle tutto quello che non serve più, che appesantisce.

Lo staff del parco è accogliente, discreto e attento e rendono la permanenza ancora più piacevole. Ti sorridono sempre e sono a disposizione per qualsiasi curiosità o eventuale richiesta.

Orari, periodo di apertura e consigli utili:

Sono aperte stagionalmente da aprile a novembre, con orari variabili in base al periodo:

  • Primavera e autunno: dalle 9:30 alle 18:00;
  • Estate: dalle 9:00 alle 19:00

Il sito ufficiale www.nitrodi.com fornisce aggiornamenti in tempo reale su aperture, tariffe e eventuali modifiche.

📍 Indirizzo: Via Pendio Nitrodi, 80070 Barano d’Ischia (NA)
📞 Telefono: +39 081 904316

 

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Antiche Terme di  Cavascura a Ischia

Antiche Terme di Cavascura a Ischia

“…Il Sole porta il giorno ad altri mondi
Silenziosa sale la luna nel deserto orizzonte
E getta, penetrando le tenebre profonde,
Un velo trasparente sulla fronte della notte…”

A. De La Martenne 

Antiche Terme di  Cavascura a Ischia

Senza dubbio le Antiche Terme di  Cavascura a Ischia sono la risposta giusta  al vostro desiderio di fuga dal caos della vita . Si tratta di regalarsi  un’esperienza indimenticabile legata al benessere di corpo e mente . Esattamente come ho fatto io . Sono stata una giornata intera in questa spa- gioiello.  Mi ha rigenerata lo spirito e il fisico  grazie a una combinazione perfetta di pace , e pacchetti termali particolari e genuini.

Le Antiche Terme di  Cavascura a Ischia  sono situate nel comune di Serrara Fontana . Precisamente  a 10 minuti  a piedi dalla splendida spiaggia dei Maronti che si può  raggiungere in macchina o con i bus isolani.  Non ci sono altre soluzioni per arrivarci, tranne quella di prendere un taxi boat dal vicino e delizioso borgo di Sant’Angelo. Ma cosa le rende così speciali rispetto alle altre terme dell’isola verde? Continuate a leggere e lo scoprirete!

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Antiche Terme di  Cavascura a Ischia .  Perché andare?

Certamente il segreto della bellezza delle Antiche Terme di  Cavascura a Ischia  deriva da un mix sorprendente  di storia, paesaggi mediterranei e modalità di fruizione. Tutto ciò le rende un luogo quasi fuori dal tempo. Ecco  5 motivi per prenotare alle Antiche Terme di  Cavascura :

  1. Sono le più antiche d’ Ischia : è tra le più autentiche d’Italia. Risalgono addirittura all’epoca dei Greci e dei Romani che già sfruttavano le loro acque miracolose. Frequentate nei secoli da nobili e sovrani, furono più volte restaurate dopo frane e abbandoni. Nel 1988 i fratelli Di Iorio le riaprirono al pubblico, preservandone l’aspetto originale;
  2. Sono terme assolutamente naturali : scavate in un canyon di roccia tufacea avvolto da una natura quasi primordiale. C’è poca gente anche in alta stagione , questo è dovuto alla sua posizione piuttosto isolata;
  3. Non ci sono piscine artificiali o ambienti lussuosi:  ma docce e vasche di pietra dove potere beneficiare dei vapori salutari di una sorgente acquifera  che bolle a circa  90°C ;
  4. Le sue acque sono ricchissime : di zolfo, sodio e sali minerali, ideali per curare problemi della pelle, delle vie respiratorie e dell’apparato osteoarticolare;
  5. Si usano tecniche tradizionali per i trattamenti: quelli al viso e al corpo sono fatti con il fango che viene mescolato all’acqua termale . Poi viene  spalmato con un pennello sulla pelle all’aria aperta . Poi ci si risciacqua con una pompa in un bagno adiacente;

Cosa si fa alle Antiche Terme di  Cavascura ?

Quando sono stata alle  Antiche Terme di  Cavascura era luglio . Nonostante il caldo ho trovato rilassante,  tonificante  e salutare il percorso che c’è  stato da seguire che consiste in :

  1. Inizio con un forte getto d’acqua calda a cascata per acclimatarsi;
  2. Sauna naturale nella spelonca tufacea: esalazione drenante e calmante ;
  3. Immersione in acqua calda per circa 20 minuti in una piccola conca rocciosa : ideale per non pensare a niente e nessuno. Sentirete solo il canto delle cicale;
  4. Trattamenti aggiuntivi (se scelti): fango applicato, massaggio curativo, lettino al sole, inalazioni termali;
  5. Relax nella terrazza panoramica : ci si può sdraiare sotto gli ombrelloni per l’ombra o farsi baciare dal sole con gli occhi chiusi.

L’apertura è stagionale: le terme sono accessibili generalmente da aprile a ottobre, in orario indicativo 8:30-18:00 . Verifica sempre  eventuali variazioni sul sito ufficiale:  www.cavascuraterme.it

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Conclusioni . Antiche Terme di  Cavascura

Che dire ! Le  Antiche Terme di  Cavascura a Ischia  è dove staccare la spina, lasciandosi  alle spalle lo stress quotidiano .  Lo staff accoglie ogni ospite con gentilezza e premura.  Ogni gesto, ogni sorriso, racconta la passione di chi custodisce un eden così prezioso. Se poi volete rinfrescarvi in loco c’è un bar che prepara bevande salutari. A soddisfare le vostre papille gustative invece c’è l’adiacente ristorante PietroPaolo Stalino, famoso per il suo super prelibato coniglio all’ischitana!

Questa è una ricetta antica  che risale ai tempi di Ferdinando di Borbone (XIX sec.)  In passato, i contadini allevavano i conigli in fosse scavate nel terreno, da cui il nome.
Era una fonte di cibo preziosa
: carne bianca, nutriente, facilmente reperibile e simbolo di prosperità.

La piperna , erba aromatica d’Ischia

Oggi non sempre si trovano veri conigli di fossa, ma il segreto del piatto resta nella semplicità dei condimenti e nella tecnica di cottura.
Il coniglio viene marinato in aceto bianco per almeno mezz’ora, poi cotto lentamente in un tegame di coccio, insieme a pomodorini, aglio, vino bianco e una spezia unica: la piperna, il timo selvatico che cresce solo sull’isola.

Fare una visita alle  Antiche Terme di  Cavascura a Ischia è qualcosa che bisogna fare almeno una volta nella vita: un viaggio sensoriale che ritempra, coccola e riconcilia con il proprio equilibrio interiore. Un piccolo paradiso dove concedersi il lusso più grande di tutti — prendersi cura di sé.

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Il Borgo di Mare, Ischia Ponte

Il Borgo di Mare, Ischia Ponte

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“Soltanto la musica è all’altezza del mare”
Albert Camus

Il Borgo di Mare , Ischia Ponte

Il Borgo di Mare a Ischia Ponte è una società consortile che offre servizi nautici e turismo culturale a   Ischia Ponte , la parte antica di Ischia  . Se ne attesta l’esistenza sin dal XIII secolo. Nel 1300 Ischia Ponte era conosciuta con il nome di ‘Borgo di Celsa’ per i gelsi che l’abbellivano.

Mi sono rivolta a il   Borgo di Mare  per girare l’isola d’Ischia da un’altra prospettiva, cioè via mare . Mai fatta scelta più felice . Ho chiamato questa straordinaria impresa e mi sono messa d’accordo per effettuare un giro  privato in barca di un’ora accompagnata dal signor Giulio, che è il suo fondatore!

Il  Borgo di Mare , affonda le sue radici nella Cooperativa Ischia Barche che dal 1988 si occupa di assistenza alla nautica di porto . Nel 2010 si è ampliata l’offerta con l’avvio anche del turismo culturale.  Si è creata una società a tutti gli effetti che ottenne le giuste autorizzazioni per valorizzare il ricco patrimonio storico, paesaggistico e culturale ischitano. Così facendo signor Giulio,  artefice di questo impero, ha anche donato ai suoi figli un vento propizio per navigare. Verso una destinazione unica, la valorizzazione del territorio d’Ischia e la sua custodia . Seguitemi e tuffatevi nel blu del Mar Tirreno. Buona lettura!

Da Ischia Porto a Ischia Ponte

Il mio punto di partenza per un’altra avventura nell’atollo campano è sempre la mia seconda casa  , ovvero l’Albergo Locanda sul Mare a Ischia Porto. Da qui in circa mezz’ora di camminata (1, 5 km) ho raggiunto gli uffici de  Il Borgo di Mare a Ischia Ponte   . Ho attraversato   tutto il centrale  Corso Vittoria Colonna  . Un tragitto costellato da negozi raffinati , ristorantini eleganti e hotel di lusso.

A un certo punto sono passata per la deliziosa Spiaggia dei Pescatori’ e l’omonima chiesa . E sono giunta a una piazzetta . Questa è dominata dalla facciata  del ‘Museo del  Mare’.  Quest’ultimo dal 1996 illustra su tre piani rudimentali attrezzi per la pesca. Un mestiere antico , che un tempo era la fonte principale di sostentamento d’Ischia . Dopo lo storico panificio Boccia, finalmente sono approdata al molo in cemento d’Ischia Ponte per il mio tour in gozzo colorato nelle acque cristalline ischitane.

Ischia, poppa a est!

Dopo qualche convenevole di benvenuto il signor Giulio mi ha caricato a bordo e mi ha fatto    perlustrare Ischia  per 60 minuti lungo  la costa orientale. Durante tutto il tragitto mi ha raccontato come è nata Ischia da un punto di vista geologico . E della trasformazione del suo aspetto nell’arco di cinque secoli. Dall’insediamento romano di Aenaria (II sec.)  fino ai nostri giorni. Attraverso la dominazione di molteplici popoli europei che si sono succeduti nel governo di Napoli e delle sue colonie.

Di tutto questo rimane testimonianza nei punti visitati con il signor Giulio. L’unica nota dolente è sono dovuta andare via. Ma tornerù!  E se mi venisse voglia di ripercorrere con la mente questa fantastica esperienza ho con me un bel libro e degli opuscoli donatimi per leggere delle meraviglie e dell’incredibile passato d’Ischia.

Tappe della mia minicrociera con Il Borgo di Mare , Ischia Ponte

Delle tante destinazioni proposte da il Borgo di Mare  la circumnavigazione del lato orientale isolano è stata quello che ho preferito. I tratti più salienti del mio periplo con il signor Giulio sono state: la Baia di Cartaromana , la  Torre di Guevara, il  Castello Aragonese. C’è stata l’ immancabile  sosta per un bagno negli abissi della Baia di San Pancrazio . Con la visione e l’esplorazione a nuoto della famosa  Grotta del Mago e della  Grotta Verde. Quest’ultima antistante Punta della Cannuccia, è un’ insenatura con un fondale bassissimo . Al suo  interno si verifica uno strano fenomeno.  La pelle si colora di verde per effetto dell’ unione del riflesso della luce del sole con quello dell’acqua!

Baia di Carta Romana e Castello Aragonese

Alla Baia di Cartaromana ( II  secolo a.C.) fu attribuito  un insediamento romano caratterizzato da forni per la lavorazione  del piombo e dello stagno. Da cui  l’appellativo del sito come  Aenaria (aenus in latino significa metallo) e anche dell’intera isola insieme ai tanti tra cui Pithecusa. Praticamente accanto la famiglia spagnola dei Guevara ha edificato una delle sue innumerevoli torri che reca il suo nome. Una piccola fortificazione che serviva per avvistare i nemici voluta dal re Alfonso il Magnanimo. Secondo leggenda la suddetta Torre Guevara era collegata al castello con  un passaggio segreto per gli incontri segreti e amorosi tra Vittoria Colonna e Michelangelo.

15 parti del Castello Aragonese

Il  Castello Aragonese è una solenne fortezza arroccata su un isolotto, ed è collegata a Ischia Ponte da un ponte in muratura di 220 metri. Il ‘Castello Aragonese’ comprende quindici soste:

  1. La Chiesa dell’Immacolata’ ;
  2. Il ‘Convento di S. Maria della Consolazione’ ;
  3. Il ‘Cimitero delle Monache;
  4. La ‘Casa del Sole;
  5. La ‘Chiesa di San Pietro a Pantaniello;
  6. Palmenti per la vinificazione e cellaio;
  7. Il ‘ Carcere Borbonico;
  8. La ‘Chiesa S. Maria delle Grazie o dell’Ortodonico;
  9. L’ ‘ Antica torre di avvistamento e di difesa;
  10. Il ‘Sentiero del sole;
  11. ‘Gradoni di S. Cristofaro;
  12. La ‘Chiesa della Madonna della Libera;
  13. Il ‘Viale dell’Ailantus;
  14. Resti del tempio del sole;
  15. La ‘Cattedrale dell’Assunta;

Un percorso che ci racconta delle conquiste dei Greci, dei Romani, degli Aragonesi .  E delle gloriose nozze del 1509 tra Fernando Francesco D’Avalos e la poetessa Vittoria ColonnaQuesta  nobildonna per la perdita del marito si immerse totalmente nelle arti, creando in quella rupe abitata un cenacolo culturale.

Nel 1912 , dopo varie vicissitudini,  il  Castello Aragonese   fu acquistato dalla famiglia Mattera , e nel 1996 fu aperto al pubblico. Ci vollero anni di incessanti interventi di restaurazione per portarlo all’attuale splendore.  Tuttora è visitabile ed è sede di importanti eventi come l’Ischia Film Festival , ideato nel 2003 da Michelangelo  Messina

La Grotta del Mago

Senza dubbio la fermata alla Baia di San Pancrazio  è stato un momento indimenticabile. Di mattina presto non c’era molta gente e per fortuna il caldo era sopportabile. Ci hanno fatto compagnia gli abitanti veri di quell’anfratto esotico, gabbiani e cormorani. Volano in alto a dispetto di noi mortali che non avendo ali non  possiamo spostarci con la stessa agilità in  questa caletta pennellata di blu cobalto ! Altrimenti saremmo accecati dalla bellezza della sua macchia mediterranea dalla imponenza delle sue  rocce frastagliate e scoscese.

Più di tutto mi ha incantato l’ambita destinazione della   ‘Grotta del Mago’ . Una gola marina profonda che è un vero e proprio mistero. Un’ enigma che ha appassionato residenti, studiosi e persino le truppe tedesche. Queste forse ci si infilarono per riportare a Hitler qualche tesoro. Si narra che all’interno di questa cava , posta tra  Punta Lume e Punta Parata, dei pescatori fossero come ipnotizzati da una strana epifania. Quella di un vecchio canuto dall’aspetto gentile e di alcune ninfe.  A quanto pare quella visione era di buon auspicio, interpretata come augurio di un abbondante pescato.

Negli anni trenta ci furono numerose spedizioni speleologiche per studiare la Grotta del Mago . Si innalzarono parecchie impalcature, che furono poi smantellate da delle forti mareggiate. Da allora si spensero tutti i tentativi di scavare  sui suoi  misteri, che non hanno mai smesso di suscitare stupore e curiosità.

Conclusioni . Il Borgo di Mare , Ischia Ponte

Non finirò  mai di ringraziare il  Borgo di Mare ,  perchè mi ha regalato momenti magici  riscoprendo ancora una volta sotto un altro aspetto nuovo  Ischia . Questa mezza gionnata trascorsa con il signor Giulio mi ha regalato una traversata di un territorio immenso e infinito che non finisce mai di stupirmi. Come l’ospitalità innata degli ischitani, abituati allo straniero e ad avere la mente aperta, affacciata ad altri orizzonti.

Che dire gente di mare dal cuore grande che non ci pensa neppure due volte a darti le chiavi di casa e farti restare fino a quando vuoi . Una volta che entri ami la loro terra, loro amano te ed è questo l’unico modo perché da semplice viaggiatore diventi uno di loro, un amico, un membro della famiglia! Come avrete capito a Ischia , non ci annoia mai. Sembra piccola, ma in realtà le cose da fare e vedere sono tante . E se volete saperne di più date un’occhiata a questa mini guida fatta apposta per voi per perdervi e ritrovarvi a Ischia , perla del Tirreno! 

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Ischia film Festival 2023

Ischia film Festival 2023

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“L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore.”

A. Camus

Ischia film Festival 2023

Senza dubbio Ischia Film Festival 2023 è una delle kermesse cinematografiche più significative d’Italia tenutasi all’interno della splendida cornice del Castello Aragonese d’ Ischia . Dal 24 Giugno al 01 Luglio ci sono state proiezioni cinematografiche d’autore che mi hanno rapito l’anima. Ed è così che Piazzale delle Armi, la Cattedrale dell’Assunta e la Casa del Sole  sono diventate sale sotto un cielo trapuntato di  stelle . Un biglietto staccato il mio per uno straordinario evento annuale di alto livello culturale. Un appuntamento imperdibile quello dell’ Ischia Film Festival 2023 , che con un programma vario e internazionale cerca di raccontare l’umanità nel bene e nel male.

Ancora una volta Ischia Film Festival 2023 mi ha riportato alla bellezza d’ Ischia. Ormai l’atollo campano mi ha creato dipendenza . Un’oasi che diventa sempre occasione per me di una pausa rigenerante e necessaria per il corpo e la mente. Tappa fissa in questo luogo del cuore è sempre l’Albergo Locanda sul Mare in via Iasolino 80 a Ischia Porto. Una casa ormai più che un albergo. Ci  torno tutte le volte che mi manca la poesia, e  il calore dei suoi gestori. Un posto in cui vi consiglio di soggiornare per vivere Ischia in tutta la sua magia.  Vediamo meglio  cosa è il Ischia Film Festival 2023.  Buona visione!

Cosa è Ischia film Festival 2023 ?

Che dire , Ischia Film Festival 2023  è una manifestazione artistica che vede in concorso lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Capolavori in grado di valorizzare le tradizioni, la storia, i paesaggi di quei territori scelti per la narrazione filmica.

Giunto alla sua XI° edizione Ischia Film Festival 2023 è sostenuto dalla:

Da puntualizzare che  Ischia Film Festival 2023 nasce dall’idea dell’imprenditore Michelangelo Messina. Un uomo così appassionato della sua Ischia e del cinema, che è riuscito a creare  un evento di fama internazionale. Qualcosa di unico nel suo genere che ha fatto rinascere il cinema sull’isola dai tempi d’oro di Angelo Rizzoli.

Ischia e il cinema

Comunque Ischia era  abituata ai riflettori . E precisamente da quando a Ischia Ponte nel 1909 aprì Unione, la terza sala cinematografica più ampia dello stivale. Tuttavia, le luci della ribalta si accesero quando nel 1936 vi cominciarono le riprese del:

Decisamente un colossale avvenimento fu quando nel 1957 Charlie Chaplin scelse Ischia  come anteprima planetaria per il suo capolavoro  Un Re a New York . La fortuna continuò nel 1963 quando in varie zone  d’ Ischia   la  20th Century Fox girò il colossal di Cleopatra’ con Liz Taylor  e Richard Burton  ! Una produzione parecchio costosa , in cui si possono ancora apprezzare alcune inquadrature della Baia di San Montano .

Da Lucchino Visconti all’era moderna

Certamente un’altra figura di rilievo per Ischia   fu Lucchino Visconti. Questi fu  padre del Neorealismo  primo movimento cinematografico di spicco in Italia del secondo dopo guerra. L’illustre regista lombardo si trasferì a Ischia  . Dal barone Fassini comprò un vistoso immobile. In seguito lo modificò in uno splendido cottage in stile liberty . Di poi fu conosciuto meglio e localmente come  ‘La Colombaia’   .  Esso oggi è  il mausoleo dedicato al regista). 

Lucchino Visconti  ci visse fino al 1976 e fu il suo quartier generale . Qui è dove creò  pellicole eccezionali quali ‘Senso’, ‘Rocco e i suoi fratelli’. Fu un via vai di collaboratori e celebrità quali PasoliniElsa MoranteMoravia

Il cinema a Ischia oggi

Dal 1970 in poi il cinema Italiano subì una crisi irreparabile . E si spense anche  Ischia   , che si allontanò dal genere della commedia sexy all’italiana di quell’epoca.  A parte  la novità nel 2003 di Michelangelo Messina che lanciò appunto  l’  Ischia Film Festival , al presente si possono annoverare pochi risvegli di prestigio con setting a Ischia, quali:

Come è articolato Ischia film Festival 2023?

Ischia Film Festival 2023  è un palinsesto ricco di anteprime d’eccezione e grandi nomi. In questo modo ha garantito nel corso del tempo successo e la fidelizzazione di un pubblico sempre più vasto. In particolare  Ischia Film Festival 2023  si è articolato in diverse sezioni:

  • Best of : sono lungometraggi nazionali ed internazionali che esprimono al meglio l’attuale stagione cinematografica;
  • Sezione competiva: lungometraggi, documentari e cortometraggi che hanno avuto come protagonista principale e colonna portante del racconto le location dei filmati;
  • Location Negata: film, documentari e corti che raccontano gli spazi del pianeta violentati dal progresso, quelli in cui vengono negati i diritti ai popoli, quelli distrutti dalla guerra, o fagocitati da calamità naturali ;
  • Scenari Campani : lungometraggi, corti e documentari che hanno come tema portante la Campania e la sua identità culturale.

Delle 72 opere dell’ Ischia Film Festival 2023  36 sono inserite nella  Sezione competiva . E  le atre   36 nel resto della lista in alto (24 delle quali saranno proiettate esclusivamente online  su www.ischiafilmfestivalonline.it ).

Momenti salienti dell’ Ischia film Festival 2023

Di notevole effetto è stata l’inaugurazione dell’ Ischia Film Festival 2023  con la consegna di un premio alla carriera a Christopher Lambert, stella indiscussa e mondiale del panorama cinematografico. Riconoscimento che nelle edizioni passate è toccato ad altre star importanti quali :

California, l’Emila di Andrea Roncato

Sono stati otto giorni indimenticabili quelli dell’ Ischia Film Festival 2023    tra giornalisti,  registi  e attori di spessore.  Tra loro c’è stato anche Andrea Roncato. Mi ha commosso con le sue parole di coraggio rivolte alla sua Emilia Romagna dopo il tragico evento delle inondazioni d fine Maggio. La sua regione natale è pronta a rialzarsi . Egli  chiede agli Italiani non bonifici , ma di visitarla rilanciando così un turismo responsabile e attivo.

La sua terra è stato il leitmotiv della pellicola in gara California (2022) di Cinzia Bomoll con la partecipazione di Silvia e Giulia Provedi. Da maschera solitamente comica Andrea Roncato mi ha colpito nella parte responsabile del nonno di due gemelle . Una figura centrale per la salvezza di una parte di una famiglia della provincia emiliana. Un nucleo affettivo che è apparentemente tranquillo. Perché in realtà nasconde tante violenze contro le quali si eleva una denuncia forte e spietata. Specie per quella degli uomini contro le donne. Oltre a California vi descrivo in basso altri due audiovisivi estremamente significativi ed emblematici . Entrambi affrontao il dilemma del legame indisslubile tra l’essere umano , le proprie radici e l’esistenza riconsociuta come dono divino. Mi sto riferendo a La Cura di Francesco Patierno e a An Irish Goodbye di Tom Berkeley e  Ross White

La Cura di Francesco Patierno

Con la La Cura  torna alla ribalta il famoso regista napoletano Francesco Patierno (2022) .  Tra i suoi innumerovoli  traguardi profssionali si ricorda  il lungometraggio il  Mattino ha l’oro in bocca del 2007. Esso è tratto dall’autobiografia de Il Giocatore di Marco Baldini (interpreti Elio GermanoLaura Chiatti e Martina Stella)  .  Si tratta di  una condanna a tutti i tipi di dipendenze estreme.  Come quelle per il gioco d’azzardo che hanno massacrato il celebre conduttore radiofonico.

La Cura   vede nel cast il bravissimo Alessandro Preziosi e  parla di una troupe cinematografica, che per l’arrivo del Covid interrompe  le riprese della La Peste, un romanzo dello scrittore Albert Camus. Un film che evolve dal master piece inizale fino a confodersi e fondersi  con esso . Suo obiettivo è quello di esporre in maniera diversa da un documentario il dramma del planetario del lockdown, che ha segnato e cambiato per sempre la nostra società. Dalla finzione si passa alla realtà e non si capisce davvero quale sia il confine, quale sia la parte vera da interpretare!

Il flagello della black death si sposta dall’Argentina a una Napoli contemporanea , che smette di pulsare come è solita fare. Un caos immane in cui si perde il senso dell’orientamento. Il  virus  ha messo a dura prova e fatto rilevare come effimeri , se non modulati nel giusto modo,  i perni saldi della nostra era: soldi e sviluppo industriale.  Inolre a piegato fisicamente e moralmente per solitudine e povertà migliaia di persone in tutto il globo. Una malattia per cui esiste un unico rimedio l’amore e il rapporto con l’altro.

An Irish Goodbye

An Irish Goodbye di Tom BerkeleyRoss White ha vinto il Premio Oscar come Miglior cortoemetraggio Live Action alla 95a edizione degli Academy Awards.  E si è aggiudicato il premio come Miglior cortometraggio ai Premi BAFTA 2023.

An Irish Goodbye   è una black commedy  che descrive l’unione difficile e picaresca  dei fratelli  Turlough  (Seamus O’Hara) e Lorcan (James Martin). Quest’ultimo  è affetto da sindrome di Down.  Dopo la scomparsa improvvisa  della madre Turlough non vuole più affidare  Lorcan a una zia grazie al ritrovamento di una lista di desideri incompiuta della mamma. Da sfondo a questa trama così ironicamente drammatica e a lieto fine è l’Irlanda del Nord con le sue campagne e il suo assordante silenzio e infinita quiete.

Questo corto è un inno all’amore che vincit omnia . 23 minuti di genialità assoluta e pura che ha avuto il record di essere proiettato al cinema come qualsiasi altro film. Primato che era toccato solamente al cortometraggio di Pedro Almodóvar, The Human Voice.

 

Ischia film Festival 2023, ciak le premiazioni !

In conclusione  manca solo annunciare il vincitore dell’ Ischia Film Festival 2023 (clicca qui per sapere delgl altri riconoscimenti)  :

  • Mountain Onion (Kazakistan, 2022) di Eldar Shibanov :    l’undicenne Jabai vemde  cipolle di montagna lungo l’autostrada in Kazakistan e farà di tutto per riportare il padre nella sua famiglia . Un grido di speranza per i dolori universali come quelli della sparazione dei genitori. Perché nonostante show must go on !

Ischia Film Festival 2023  è stata un’esperienza unica che mi ha fatto apprezzare ancora una volta Ischia .  Come è facile da intuire questa perla del Golfo di Napoli non affascina solo per il suo passato, il suo patrimonio archeologico. E ancora per le sue terme, i suoi paesaggi esotici e un clima mediterraneo, che ne fanno un buen ritiro in ogni momento dell’anno. E Ischia Film Festival 2023   è la conferma che a  Ischia    ci si può perdere per infinite ragioni all’insegna di un turismo di altà qualità e sostenibile. Questo è il trend da seguire per un solido futuro economico , perché è l’unico modo per prosperare senza danneggiare l’ambiente e valorizzare al massimo le risorse territoriali. Sarà l’inizio di un cambio di tendenza che vorrà sbarazzarsi della globalizzazione di massa? E quello che ci auguriamo tutti per rivedere splendere ogni angolo della nostra Italia.

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Giardini della Mortella, Ischia

Giardini della Mortella, Ischia

“Every man and woman alive is gifted by God in some special way. People who have a self-image of worth are going to see value in what they do. This is the attitude that motivates them to be and to do their best. It’s a drive that comes from within people”

Giardini della Mortella, Ischia 

I Giardini della Mortella sono un ottimo motivo per visitare Ischia , una delle tre perle del Golfo di Napoli, che offre tantissime attrattive . E che non contemplano solo le sue famose terme e le baie cristalline. L’atollo campano incanta il visitatore per il suo ricco patrimonio storico, culturale, artistico ed enogastronomico. Non ultimi i paesaggi isolani spaziano dal mare alla montagna, alle colline terrazzate a vigneti.

Non si possono perdere i Giardini della Mortella, che si trovano in Via Francesco Calise Operaio Foriano, 45 a Forio . Incastonati all’interno di un paradiso che vi può accogliere tutto l’anno per il suo clima mite farete un biglietto per il paradiso.  Si tratta della villa faraonica dei coniugi Walton che si erano trasferiti a Ischia definitivamente dopo essersene rimasti stregati. Come biasimarli. Una love story di altri tempi , che c ha lasciato   un’eredità inestimabile che oggi continua a essere preservata e valorizzata. Buona lettura.

Storia dei Giardini della Mortella

Giardini della Mortella è stata la residenza aristocratica circondata da lussureggianti giardini del compositore Sir William Walton  e della moglie Susana. Fu proprio la bella e giovane argentina a volere questa meraviglia dell’architettura realizzata nel 1956 dal paesaggista Russel Page.

Inizialmente non c’era proprio nulla in questa parte del promontorio di Zaro, tranne che il deserto e tanta terra vulcanica. Pian piano invece prese forma questo orto botanico che fu diviso in due zone. Una a valle e l’altra in collina. La prima era adibita dalla flora di  tipo subtropicale per via del clima umido. La seconda era destinata alla macchia mediterranea perché più soleggiata e ventilata.

Così i Giardini della Mortella si espansero su un’area di circa 2 ettari inglobando più di 3000 specie di piante esotiche e rare. Ad arricchire quest’opera d’arte si aggiunsero in seguito ruscelli ,  laghetti, fontane, piscine, corsi d’acqua. Tutto pensato per fare attecchire meraviglie acquatiche quali il papirofior di loto e le ninfee tropicali. Non mancano i belvedere che regalano una splendida vista sulla stessa Forio.

I Giardini della Mortella , la musica e  Sir William  Walton

I Giardini della Mortella è dunque un immenso orto botanico gestito dalla Fondazione Walton . Scopo dell’associazione non è solo quello di far funzionare e mantenere  Ma anche quello di promuovere eventi culturali che si tengono per lo più all’interno dell’annesso teatro greco di circa 400 posti. Ogni estate qui si tengono dei concerti estivi. Questi insieme a delle borse di studio per musicisti di talento (operate in un centro studio dedicato) ricordano il talento e lo spirito filantropico di Sir William Walton .

Sir William Walton  è annoverato tra i più famosi autori musicali   inglesi del ventesimo secolo. Dopo un periodo trascorso a Londra e una relazione con una donna più anziana di lui, si sposò con Susana dopo un suo viaggio in Argentina. Ebbe un periodo di intensa notorietà negli anni ‘50 e ‘60 negli Stati Uniti. Per la sua carriera di successo la regina Elisabetta lo nominò Cavaliere nel 1951 e nel 1967 gli conferì l’alta onorificenza dell’Ordine al Merito.

I Giardini della Mortella e Susana Walton

I Giardini della Mortella prendono il nome dal mirto che da queste parti cresce spontaneo . Il mirto  è simbolo di amore e vitalità , le stesse virtù che hanno contraddistinto Susana Valeria Rosa Maria Gil Passo (1926-2010). Di origini aristocratiche questa bella ragazza infranse il volere della famiglia andando a lavorare per  il Consolato Britannico di Buenos Aires, dove conobbe Sir William Walton . Gli organizzò la conferenza stampa internazionale della Performing Right Society . Il destino li fece unire nella capitale argentina e per il resto della loro vita.

Non appena giunsero a Forio  la coppia si dedicò incessantemente alla cura della loro tenuta e ne fecero un monumento che fu aperto al pubblico nel 1991. Alla morte di Sir William Walton , Susana continuò ad allargare , impreziosire e preservare il loro eldorado, che è oggi meta di molti turisti provenienti da tutto il mondo.  Lo spirito dei due amanti si avverte in ogni angolo della loro regia e rimarrà per sempre nel ricordo delle future generazioni di romantici e sognatori.

Susana e Sir William Walton. Niente è impossibile se si vuole veramente

Amare è una cosa semplce, succede e basta.   Sir William Walton Susana  si sono innamorati sin da subito e dopo tre mesi sono convolati a nozze. Lei era molto più giovane di lui di venti anni, di ceto borghese molto indipendente e determinata. Lui era già un uomo maturo e di fama internazionale che volle ritirarsi in Campanua per scappare dalla caotica Londra. Troppi rumori,  voleva  respirare la stessa aria che Greci e  imperatori Romani avevano assorbito in questi suoli partenoperi secoli fa.

 Ischia  è stata per loro un rifugio di tranquillità e un tempio di ispirazione. Sir William Walton componeva e viaggiava tanto, e tutte le volte portava a casa dei fiori o delle radici esotiche. Susana  aveva il pollice verde e si prendeva cura della loro villa e dei loro giardini con passione e dedizione. Niente fu lasciato al caso e la loro storia è un esmepio di come si può trasformare un rudere in un castello . Una danza infinita in cui però si è sempre in due!

giardini-mortella-Ischia

Cosa vedere nei Gardini della Mortella

Come vi ho accennato sopra i Giardini della Mortella sono suddivisi in due aree:

Non si può non rimanere estasiati camminati in questo labirinto di tesori dove il genio dell’uomo ha riordinato quello che naturalmente cresce spontaneo. Una sorta di oasi nel deserto per chiunque voglia fare un viaggio nel benessere del corpo e dello spirito. E per chi magari in maniera più pratica voglia avere un po’ di frescura dagli afosi mesi estivi.

Quali sono le specie vegetali più significatine dei Giardini della Mortella?

Giardini della Mortella vantano una straordinaria raccolta di specie vegetali che sono state importate da diverse parti del pianeta. Tra quelle che meritano di essere elencate senza dubbio sono :

a Susana e William piaceva. Quel posto era somigliante “ad un gigantesco vaso di fiori scolpito nel torrente di lava ed in seguito spaccato dai terremoti,

Ischia nel cuore

In conclusione, non si può descrivere in maniera completa l’emozione che ho provato entrando ai Giardini della Mortella  . Bisogna andarci, c’è poco da fare. Per cui vi invito a tenere in considerazione un vostro viaggio a  Ischia  . Penso che non occorre spingersi lontano dall’Italia per trovare posti esotici e di straordinaria bellezza. Allora che aspettate a prenotare?

Se volete un consiglio su dove alloggiare vi suggerisco l’hotel ‘Albergo sul Mare’ a Ischia Porto. Ormai sono di casa visto che ci sono stata tre volte! Non solo per la posizione strategica (praticamente di fronte il terminal degli aliscafi a pochissimi metri da quello dei traghetti), ma soprattutto per l’accoglienza e la professionalità dei gestori. Vi lascio sognare e intanto mi riprometto di ritornare presto nell’isola perché crea seria dipendenza. Io vi ho avvertito!

Info utili sui giorni di apertura

  • Stagione 2023:da Sabato 1 Aprile a Domenica 5 Novembre;
  • Il Giardino è aperto al pubblico nei seguenti giorni: Martedì, Giovedì, Sabato e Domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00);
  • Tariffe d’ingresso: € 12,00  intero ; € 10,00  ridotto 1 ( ragazzi da 12 a 18 anni; adulti oltre 70 anni; residenti dei comuni dell’ isola d’Ischia);  € 7,00 ridotto 2 (bambini da 6 a 11 anni);  € 0,00 gratuito (bambini fino 5 anni, disabili con attestato di invalidità oltre 51%).

Info utili su ingresso:

  • Il giardino ha due entrate: una in Via Francesco Calise 45 che è l’ ingresso pedonale e l’altro in Via Zaro che è quello carrabile con parcheggio gratuito – indicazioni del percorso QUI;
  • L’ingresso è consentito fino a 1 ora prima della chiusura;
  • Superficie circa 2 ettari su vari livelli, collegati con scale e rampe;
  • La visita non è guidata, si consigliano almeno due ore;
  • Disponibili in biglietteria mappa del giardino ed itinerario di visita;
  • Visita interattiva fruibile lungo il percorso tramite QR-Code.

Per altre info utili cliccare qui

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